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La scoperta dell’esistenza di un “Catasto Onciario”

Il Diploma del Re Roberto dell’anno 1311, in cui descrive il corso del Clanio, i luoghi di Napoli, di Aversa, dei Casali di Airola, Cornicella, Campocipro, Capodrise, Marcianise, Musicile nuovo e vecchio, Vico del Gaudio, Villa Nova, San Castrense, Trentola e Loriano per il quale scorreva; e la scoperta dell’esistenza di un “Catasto Onciario” presso l’Archivio di Napoli, costituito dai soli Vassalli del Feudo Ayrola della Terra di Marcianise del 1743, fanno sorgere diversi interrogativi che rimettono in discussione lo sviluppo storico della Comunità di Marcianise, e per colmare alcuni vuoti di conoscenze storiche seguono tuttora in diversi Archivi, ulteriori ricerche. I Documenti recuperati, relativi al “Catasto Onciario”, ci informano che il giorno 10 dicembre 1742 <>, come propria e distinta Università, eleggeva deputati per confezione del “catasto”, e alcuni di questi deputati che risultano essere: ”Die decima mensis decembris 1742 Marthanisii, Personaliter constituti Magnifici Alexander Fusco, Franciscus Musone, Franciscus Marciello, Januarius Marciello, Silvester Musone et Joannes de Filippo, huis Univerisitatis Deputati, Josephus Zarrillo, et Antonius Tartaglione estimatores sive appretiatore electi ab Univeristate Castri Ayrola et Pheudi Acerrarun in pubblico colloquio pro conficendo catasto ejusdem Universitatis, qui juravenutr ecc.. I Vassalli nel 1743 furono convocati presso la sede dell’Archivio dell’A.G.P. di Marcianise per formulazione delle dichiarazioni dei redditi, questi provenivano da diversi Casali: Marcianise, Capodrise, Pignataro, Bellona, S.Secondino, Sant’Andrea del Lagno e Casapulla e furono censite le famiglie aventi titolo di Vassalli i de Filippo, Fusco, Marcello, Monaco e Musone; le vedove Varletta Lucia ved. Marcello, Buonanno Caterina vedova del fu Domenico Musone; Di Carluccio Veneranda vedova di Camillo Musone, Sgueglia Rosina vedova di Andrea Musone.

Infine i Documenti storici ci informano che la presenza dei Vassalli risale al XIII secolo con la prima concessione del Feudo che segna la data del 26 maggio 1294, e fu fatta dal Re Carlo II di Angiò a Giletto Malbehe Valletto di Camera Reale, il diploma di assegnazione recita: “Feudum AYROLA , situm in terra Lanei de terriorio Capuae, cum hominibus, vassallis, redditibus, servitiis, domibus, possessionibus, vincis terris cultis et inculturs, planis, montibus, pratis, memoribus, pascuis, molendinis, aquis, aquarumque decursibus, tenimentis, territoriis, aliisque, juribus, jurisdictionibus et pertinentiis omnibus, quae videlicet de demanio in demanium et quae de servitio in servitium, pro annua redditu unciarum auri viginti eidem Giletto et suis haeredibus utriusque sexus ex corpore letime descendentibus, natis jam et in antea nascituris, in perpetuum damus, donamus, tradimus illorum causa donationis proprii motus instinctu mera et gratia speciali, juxta et consuetudine Regni nostri Siciliae”.

Donato Musone

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