Un percorso pieno di ostacoli per la multinazionale Competence-Mercatech all’indomani della cessione degli stabilimenti e delle attività da parte di Jabil. Scenari che si fanno più cupi quando termina a dicembre il patto di «cooperazione produttiva» stilato tre anni fa tra l’allora cedente, la multinazionale delle Tlc Nokia Siemens e la precedente proprietà Jabil. Qualche giorno fa, nel corso di una riunione in Confindustria con le parti sociali, il management aziendale ha lasciato intendere che lo stabilimento casertano potrebbe andare incontro a difficoltà, anche se permangono intatte le possibilità di migliori rendimenti nel settore della riparazione degli apparati di Tlc. Settore che almeno per il primo trimestre del 2011 potrebbe garantire un fatturato di 1 milione e 600 mila euro. Per questo obiettivo Competence si starebbe impegnando, negoziando con clienti importanti la possibilità di ottenere ulteriori commesse. Ma sulle concrete, immediate possibilità di rilancio nel comparto del fotovoltaico, la più significativa scommessa di Marcianise, c’è poco da aggiungere o da sottolineare. Gli stessi progetti legati al contratto di programma sono ancora sottoposti al vaglio di Invitalia, presso il ministero dello Sviluppo, ricadute concrete almeno per l’immediato non sembrano ipotizzabili. Di qui le preoccupazioni sull’avvio del piano industriale di Competence, ribadite anche nella sede di via Roma, nonostante l’azienda abbia fatto sapere che stanno comunque partendo i primi investimenti per l’assemblaggio della linea-pannelli. AAttesa quindi per l’appuntamento annunciato per oggi, attraverso la convocazione del gruppo Competence presso il ministero dello Sviluppo economico. Una verifica alla quale non dovrebbe mancare, come invece è successo a metà ottobre, la Jabil, anche in qualità di soggetto «cedente», sia pure per meglio rappresentare le ragioni della vendita degli stabilimenti italiani e le garanzie a tutela dei livelli occupazionali definite nell’ambito del passaggio azionario a Competence. Questo almeno è nell’auspicio delle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm come descritto nel documento del 18 ottobre scorso.
