Nel corso del consiglio comunale di Marcianise tenutosi ieri sera, giovedì 19 dicembre 2024, la discussione è stata caratterizzata dalla formalizzazione di una crisi politica ad opera del sindaco Antonio Trombetta che, dopo il capo riguardante le interrogazioni e interpellanze, ha chiesto la parola per una comunicazione all’assemblea. “Il quadro politico, sotto l’aspetto numerico, che è venuto fuori dalle consultazioni elettorali – ha spiegato il primo cittadino – non ha consegnato alla città le normali e minime condizioni di fruibilità amministrativa di un sistema elettorale. È un brutto scherzo giocato dal legislatore a tante comunità come la nostra. Noi non siamo il primo caso. Una situazione che fa esplodere in maniera evidente le contraddizioni che la politica sta vivendo oggi a tutti i livelli a causa dell’assenza dei partiti e del confronto politico e dei personalismi che la attraversano e la operano quotidianamente. Io e la dott.ssa Lina Tartaglione abbiamo raccolto dai cittadini di Marcanise, nelle proporzioni che tutti voi conoscete, la fiducia reciproca sui programmi presentati nella campagna elettorale. Credo che i tempi siano maturi e che sia giunto il momento di superare questa contrapposizione. È giunto il momento di parlare e stabilire delle priorità, individuare un percorso condiviso, individuare i punti di contatto tra i due programmi e indicare nuovi obiettivi comuni, per scrivere una nuova pagina politica e amministrativa per la città. Firmare un patto nell’esclusivo interesse dei marcianisani. Ritengo che la condizione necessaria per avviare questa nuova fase sia la compatibilità delle nostre idee e dei nostri progetti. Compatibilità che va verificata sui grandi temi e sui singoli provvedimenti fin da subito. Se il matrimonio ci deve essere questo deve avvenire in funzione della città in maniera trasparente. Dobbiamo giocare a carte scoperte se non vogliamo tutti un nuovo commissariamento. Accertiamo la compatibilità e la volontà di costruire qualcosa insieme e un attimo dopo individuiamo le migliori risorse, ognuno per la propria parte, liberamente e senza veti. Al di là delle scaramucce politiche credo che i tempi siano ormai maturi”.
Sulle comunicazioni del sindaco è intervenuta la consigliera Lina Tartaglione: “La dichiarazione del sindaco, che sicuramente ho apprezzato, anche se arriva un po’ troppo tardi, mi ha spiazzato. Diciamo che, come si dice in questi casi, meglio tardi che mai. Credo che quello che sta succedendo sia la dimostrazione lampante che i trucchi politici, prima o poi, vengono sempre smascherati, perché falliscono sempre. Credo che è stato fortemente miope chi di fronte al risultato elettorale non ha visto che la città ha consegnato Trombetta sindaco di Marcianise, ma ha assegnato la maggioranza in consiglio comunale al centrosinistra. Solo questa miopia poteva permettere di andare avanti per questi 18 mesi sapendo che sarebbe stato un fallimento preannunciato. Un fallimento sia dal punto di vista amministrativo, perché era chiaro che il sindaco in questi mesi è stato limitato nelle sue possibilità e capacità procedurali, schiavo di quel tredicesimo consigliere. Ma è stato anche un fallimento dal punto di vista politico perché credo sia chiaro che ovviamente questa amministrazione non ha più i numeri per andare avanti. Questa città aveva bisogno, dopo tutto ciò che è accaduto nel suo recente passato, di una stabilità amministrativa, di un lungo respiro, di una pianificazione a lungo termine, così come era chiaro il risultato delle elezioni. La soluzione poteva essere l’individuazione di un governo di sanità pubblica, un governo tecnico che potesse davvero dare vita a questa stabilità. Noi lo avevamo palesato sin dai primi giorni, invece i fatti sono stati frenati da alcune manovre trasformiste, con passaggi innaturali di consiglieri da una coalizione all’altra. In gergo politico si chiama “salto della quaglia” ed è stato fatto non certo per il decantato bene per la città ma per interessi di bottega. Se c’è davvero la volontà di un nuovo inizio che includa veramente tutte le forze politiche e che abbia come fine unico ed esclusivo il bene della città, penso che nessuno si tirerà indietro. Se l’obiettivo è invece quello di imbarcare qualche altro consigliere comunale con un rimpasto di giunta, immagino che nessuno di noi sia disposto a farlo”.
Nella discussione che ne è seguita, il consigliere Nicola Russo (Terra Mia Marcianise) ha dichiarato che il suo gruppo si rende disponibile alle dimissioni del proprio assessore, l’arch. Domenico Tartaglione, per facilitare la soluzione della crisi politica. Dai banchi dell’opposizione, richieste di azzeramento della giunta sono venute dal consigliere Giuseppe Tartaglione di Forza Italia e di Giuseppe Moretta del Partito Democratico. Di trasformismo hanno parlato i consiglieri Raffaele Delle Curti di Vivila e Tommaso Valentino di Terra di Idee. Nella replica il sindaco ha dichiarato che la giunta può essere azzerata ma la crisi “deve essere pilotata, non al buio”. “Incontriamoci, parliamo di programmi e una volta che ci siamo accordati su quello che dobbiamo fare io azzero la giunta”- ha concluso Trombetta.
Sul capo del bilancio consolidato, dopo la pausa, la consigliera Lina Tartaglione ha dichiarato che l’opposizione, a seguito dell’apertura del sindaco, si sarebbe astenuta. Nello stesso tempo ha chiesto un’immediata convocazione, già da domani, di un tavolo per risolvere la crisi “seguendo le regole che la politica”. La consigliera regionale e comunale Maria Luigia Iodice, rivolgendosi al sindaco, dopo aver ricordato di essere stata la principale artefice della sua elezione, si è detta pronta a co-partecipare alla risoluzione della crisi politica. Il bilancio consolidato è stato poi approvato con 13 voti favorevoli e 11 astenuti. Unico assente il consigliere Raffaele Guerriero.