Daniela Gambaro, nata ad Adria nel 1976. Vive a Roma, dove lavora come sceneggiatrice per il cinema e per la tv. Tra i suoi lavori, le serie tv: Tutto chiede salvezza, Lidia Poet, Le indagini di Lolita Lobosco, i film: Zoran, il mio nipote scemo (Film vincitore della Settimana della Critica alla 70’ Mostra del cinema di Venezia), Cronofobia (Premio Max Ophuls 2019 per la miglior sceneggiatura) e la raccolta di racconti: Dieci storie quasi vere, edita da Nutrimenti, vincitrice del Premio Campiello Opera Prima 2021 e menzione speciale alla XXXII edizione del Premio Italo Calvino.
L’attesa, nuova raccolta di racconti della vincitrice del Premio Campiello opera prima 2021. “È acerba e verdissima come un albero giovane. La spina dorsale che spinge contro la maglietta sembra il profilo di un paesaggio montano, le vette più alte in rilievo come tanti obiettivi da raggiungere.” Verdi, per età o per indole. Bambine, ragazze e donne raccontate nei loro desideri più naturali: avere una madre dopo la morte di quella biologica, e manifestarlo con un singhiozzo incessante; cercare una buona maestra o un buon maestro, con alterne fortune; guadagnare denaro in modi fantasiosi; confrontarsi con la perdita di un fratellino e fare in modo che il lutto non sotterri anche te. Irrorate di linfa giovane, con le chiome perennemente spettinate, le protagoniste di questi racconti hanno subito qualche potatura indesiderata, e i loro tronchi sono attorcigliati e storti, ma trovano un loro modo di crescere e trovare spazio tra alberi più forti e regolari, un loro modo d’esistere, d’amare e di non darsi per vinte. Daniela Gambaro torna – dopo la vittoria del Premio Campiello Opera Prima 2021 – ai racconti, con voce d’infanzia e di speranza, con misura e ironia, e ci incanta ancora una volta.
La rassegna Casertalegge