Il Liceo ” Federico Quercia” è stato fra i protagonisti del Convegno di Studi ” Philologia Delenda Non Est”, che si è tenuto martedì 3 dicembre 2024, dalle ore 9.30 alle ore 18.30, a Caserta, presso l’Auditorium della Provincia. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Italiana di Cultura Classica-Delegazione Terra di Lavoro, grazie al contributo della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali, ed è stato coordinato dai membri del Direttivo della Delegazione Terra di Lavoro dell’AICC. Il convegno si è avvalso, altresì, del patrocinio dei seguenti Enti: Consiglio Regionale della Campania, Provincia di Caserta, Comune di Caserta, Università degli Studi della Campania ” Luigi Vanvitelli” Dipartimento di Lettere e Beni Culturali, Banca di Credito Cooperativo Terra di Lavoro. L’evento, al quale hanno partecipato studiosi della filologia classica provenienti dalle piu’ importanti Università italiane e rappresentanti dei piu’ accreditati licei classici del nostro territorio, è stata una full immersion nel mondo della filologia classica. Al centro del dibattito il tema della “CANCEL CULTURE”.
Il Liceo classico del “Federico Quercia”, tra i primi nella regione in base alla ricerca realizzata dal progetto Eduscopio della Fondazione Agnelli e pubblicato nel mese di novembre 2024, ha partecipato con tutte le classi del triennio, coordinate dai proff. Rosanna Battista, Giulio Coppola, Maria Adelaide Cusano, Angelo Credendino, Marta Piccolo, Maria Luce Porceddu e Giulia Rocco.
Nel suo intervento il Dirigente Scolastico Diamante Marotta ha dichiarato : “La nostra azione didattica, in tutti questi anni, ha avuto come fondamento una rigorosa analisi dei bisogni formativi dei giovani del territorio, avendo presente l’orizzonte delle competenze necessarie per l’inclusione nella societá attuale, contraddistinta dalla velocità dei cambiamenti del lavoro, indotti dalla rivoluzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Il liceo classico è il punto di riferimento dell’intera filiera degli indirizzi liceali e veicola una formazione universale, consentendo la prosecuzione degli studi in maniera ottimale in tutti gli ambiti universitari.”
A curare le relazioni con l’Associazione Italiana di Cultura Classica è stato il Primo Collaboratore Vicario, Prof. Pasquale Delle Curti, che ha formulato la sintesi scientifica dell’ “idea” di liceo classico in seno al ” Quercia”.
” Le scelte universitarie dei nostri studenti – ha detto il Prof. Delle Curti- spaziano dai settori umanistici e linguistici a quelli scientifici e tecnologici, a quelli economici, a quelli giuridici, per passare a quelli sanitari, artistici, sociali. D’altra parte, l’ampio spettro di saperi studiato veicola una preparazione completa, spendibile in ogni direzione culturale. Questo, in sintesi, è il “Quercia”: classico e scientifico, due corpi di una sola anima, che si nutre nella prassi pedagogico-didattica dello spirito dell’Umanesimo e della Rivoluzione scientifica”.
Non è un caso che il Liceo ” Quercia” abbia attivato da tre anni anche uno specifico indirizzo di studi classici, ovvero il Liceo Classico della Medicina “Ippocrate”, fortemente voluto dal DS Diamante Marotta e dal Vicario Pasquale Delle Curti. Nella consapevolezza che la formazione del Liceo Classico consente il proseguimento degli studi in tutti gli indirizzi universitari, anche e soprattutto in quelli scientifici, il Liceo Classico del ” Quercia ” vuole offrire agli studenti la possibilità di prepararsi in modo ancora più specifico per affrontare i corsi di laurea del settore medico- sanitario e per sviluppare le competenze della ricerca scientifica.
Il “Quercia” promuove i Classici anche attraverso il Certamen Senecanum, che il Ministero dell’istruzione e del merito annovera tra le iniziative nazionali di valorizzazione delle eccellenze scolastiche.
Tra i relatori al convegno anche il Prof. Giulio Coppola, il cui intervento sul rapporto passato-presente è stato tra i più apprezzati, sollecitando riflessioni profonde. “Il presentismo – ha detto il Prof. Coppola- altro non è che il tentativo dilagante di fare accettare il presente come un dato naturale. Bisogna, invece, considerare il presente come l’esito di scelte del passato: il presente non è altro che il figlio del passato. In tale ottica, lo studio del passato diventa il modo migliore per prepararsi al futuro. Pertanto, gli studi classici continuano a costituire un prioritario punto di riferimento per la comprensione della complessità dell’attuale società”.
La Prof.ssa Giulia Rocco, invece, con equilibrio e professionalità, ha moderato la Sezione dedicata agli interventi degli studenti denominata ” La parola agli studenti”, alla quale hanno partecipato gli studenti dei vari licei ed università coinvolti nel progetto. Ha coordinato la preparazione degli studenti per una partecipazione consapevole all’evento. “L’esito degli studi di ricerca – ha dichiarato – è frutto di un continuo confronto dialettico ed è rivolto proprio alle nuove generazioni, perchè ne raccolgano il testimone per essere a loro volta la forza propulsiva del cambiamento”. Cura con la professoressa Marta Piccolo un Laboratorio di Teatro Antico, al quale partecipano annualmente tanti studenti del Liceo Classico. Da tre anni il Laboratorio teatrale partecipa al Festival internazionale del dramma antico di Siracusa, ricevendo prestigiose attestazioni di merito dal comitato scientifico.
Proprio in riferimento all’esperienza del Teatro Antico lo studente Benedetto Tartaglione – classe 3 Q– ha formulato il proprio brillante intervento al convegno. L’intervento di Benedetto, infatti, è stato incentrato sulla partecipazione come attore al Laboratorio di Teatro Antico e sul ruolo che tale esperienza ha avuto nella sua crescita e nella sua formazione personale, culturale, sociale ed umana.