Si chiama Manuel Donato, ha 15 anni, marcianisano, ed è autore di un cortometraggio (durata 4.43 minuti) del genere fantasy/mistery dal titolo “L’enigma degli specchi”. Un video totalmente autoprodotto che sorprende, per essere un’opera prima, per la qualità delle immagini e la capacità di creare suspense. Manuel, dopo aver frequentato per due anni il Liceo “Quercia” di Marcianise ha deciso di trasferirsi al Liceo Artistico “Buccini” per intraprendere indirizzo di studi audiovisivo così da poter soddisfare la sua grande passione per la cinematografia. Ha un canale YouTube dove, dal 4 maggio del 2020, pubblica i suoi video. La sua prima produzione fu uno stop motion con i lego, altra sua grande passione fin da piccolo. Da allora si è interessato alla fotografia e al video making. Il suo obiettivo è quello di riuscire a far emozionare lo spettatore.
“L’enigma degli specchi” è un corto che parla di un ragazzo che si sveglia in un posto sconosciuto, in una casa che non aveva mai visto prima. Si sveglia perché sente bussare ad una porta, Odino si alza, esplora la casa… entra in bagno, vede un orologio con delle lancette bloccate e si rende conto che il tempo non passa. Va in cucina e sente il suono di una radio, che man mano spegne. Infine si dirige in una sala da pranzo dove soffia del vento che fa muovere un telo su un mobile, anche se non c’erano finestre. Così Odino si dirige verso un block notes, poggiato su un tavolo. Sente il rumore di qualcuno che scrive, sul block notes compare un messaggio che gli dice che non è solo in quella casa…altre scritte invece si cancellano. Odino viene attratto da uno specchio che ad un tratto sembra non essere più sincronizzato con il nostro protagonista. La creatura nello specchio inganna Odino dicendo di essere parte di lui, e gli propone una sfida, di risolvere l’enigma della casa. Il ragazzo trova un pezzo di carta con un messaggio in un codice criptico, lo traduce grazie a un alfabeto che trova in un altra pagina che si apre, mosso dal vento, nel block notes. Così Odino trova come soluzione la parola Q U A D R O. Il protagonista corre verso il primo quadro che trova e apre la porta della casa ed esce, ma l’uscita porta ad un vuoto inspiegabile.
