L’urna di Nyon è stata implacabile nei confronti del Napoli. Il sorteggio per i sedicesimi di finale di Europa League ha infatti sancito per i partenopei la sfida con il Barcellona di Xavi, retrocesso dalla Champions League in virtù del suo terzo posto nel girone.
Una sfida quasi proibitiva, ma non per questo priva di fascino. Eliminare una squadra come quella blaugrana darebbe infatti alla squadra di Spalletti la giusta dose di carica e consapevolezza che forse mancano alla formazione azzurra. Complice anche un calo, fisiologico, in campionato, sono tanti i fantasmi che sono tornati ad aleggiare sul Napoli. Una squadra che neanche troppe settimane fa guidava la classifica di Serie A si era ritrovata, per qualche giorno, in quarta posizione. Il presente invece dice seconda posizione, a pari merito con il Milan a 39 punti, con L’Inter capolista nel mirino e a soli 4 punti di distanza. Numeri che confermano come la squadra ci sia, sia valida, impostata e forte. E allora perché non guardare seriamente all’obiettivo dell’Europa League? Stando alle quote di Librabet scommesse, la vittoria finale del Napoli si gioca a 12.00. Quota migliore rispetto alla Lazio, messa in lavagna a 20.00, ma leggermente più alta rispetto all’Atalanta, la favorita tra le italiane, bancata a 7.50.
La sfida con il Barcellona è in programma per il 17 febbraio. Torneranno sicuramente Insigne, oggi positivo, e Osimhen, che sarà impegnato al massimo fino ai primi di febbraio nella Coppa d’Africa. “È sempre un dispiacere quando non si hanno calciatori di questo livello a disposizione, però ora abbiamo a che fare con il rischio che possa succedere sempre qualcosa di nuovo e abbiamo anche l’imposizione di fare punti – ha detto il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti – Io non lavoro nelle istituzioni, faccio un altro ruolo. È facile per me dire che la Coppa d’Africa, dove si mettono a rischio i giocatori, è un mostro invisibile. Apprezzerò le gare della Coppa d’Africa perché ci sono giocatori forti, ma se entro nello spogliatoio e non vedo statue tipo Koulibaly e Osimhen, mi mancano dei riferimenti. Spero che il buon senso e la ragione delle istituzioni portino a valutazioni corrette”.
È uno Spalletti polemico, ma ormai abbiamo imparato a conoscerlo. È la maschera che indossa per mantenere sul pezzo i suoi uomini e la sua piazza. Perché è uno Spalletti consapevole della forza del Napoli. E allora perché non crederci fino all’ultimo.