Dopo tavoli “saltati” in piena notte e ripresi con un tenace e silenzioso lavoro di mediazione tra Italia e Usa, la Jabil e i sindacati si accordano per il ritiro degli atti di licenziamento inviati nei giorni scorsi a 190 lavoratori dello stabilimento di Marcianise (Caserta). L’annuncio lo da’ poco dopo le 17 di ieri, al termine della riunione in videoconferenza con sindacati, azienda e Regione, il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, che da subito aveva dichiarato illegittimi i licenziamenti (sono sospesi per legge fino ad agosto) e, nei giorni scorsi, con la collaborazione anche del Mise, ha tenuto vivo il contatto con i vertici di Jabil negli Usa. “Grazie alla mediazione che ho condotto insieme ai tecnici del ministero del Lavoro e al sottosegretario al Mise, Alessandra Todde, Jabil ha deciso di revocare i 190 licenziamenti” ha detto il ministro. “Ora i lavoratori – ha aggiunto Catalfo – riceveranno non solo un sostegno al reddito con la cassa integrazione, ma saranno accompagnati in un percorso di ricollocazione verso altre aziende”. In apertura di riunione, Catalfo aveva ironicamente punzecchiato i sindacati per gli articoli di stampa critici nei suoi confronti apparsi nei giorni scorsi. Applausi a scena aperta in azienda a Marcianise (Caserta) alla notizia dell’accordo. “Abbiamo fatto tanti sacrifici per raggiungerlo – dice il delegato Uilm Mauro Musella – ora ricomincia un percorso di ricollocazione che resta l’unico strumento imprescindibile per superare la vertenza”. Per Cgil e Fiom Campania, “l’accordo di oggi pone fine ad un’ingiustizia e alla violazione delle leggi italiane”, mentre la Uilm, con il segretario generale campano Antonio Accurso e Giovanni Rao, responsabile di settore, afferma che “nelle prossime settimane saremo impegnati per superare questo momento critico”. Per la Fim-Cisl, “l’accordo ha evitato un dramma sociale”. L’intesa prevede che l’azienda chieda altre settimane di cassa integrazione fino ad arrivare al 17 agosto, quando scadrà lo stop ai licenziamenti imposto dalla normativa anti-Covid. Per allora azienda e sindacati contano di convincere i 190 lavoratori che hanno ricevuto nei giorni scorsi la lettera di licenziamento a passare in altre aziende, senza però alcun incentivo come previsto nei mesi scorsi; chi invece, tra i 190, vorrà andarsene e basta, avrà un incentivo di 30mila euro lordi. La vertenza Jabil è partita nel giugno 2019, quando l’azienda annunciò 350 esuberi strutturali a Marcianise su 700 lavoratori in organico. Partirono le proteste e le trattative, con la cassa integrazione puntualmente prorogata, anche per l’arrivo dell’emergenza sanitaria, fino al 25 maggio scorso, quando sono state inviate le lettere di licenziamento. La Jabil fece poi saltare il tavolo quando l’accordo sembrava ad un passo; dopo quasi dieci giorni l’intesa è stata raggiunta.
Una trattativa durata 7 ore. Ai cancelli della fabbrica, fin dalle prime ore del mattino, tanti di quei 190 lavoratori che in questi giorni sono rimasti li’ in presidio lottando contro i licenziamenti. Lo hanno fatto anche oggi, aggrappati a quel filo di speranza. E il sospiro di sollievo e’ arrivato nel pomeriggio. Cosi’ come anche i segretari della sigle sindacali che non hanno mai abbandonato i lavoratori. “Bene il ritiro licenziamenti da parte di Jabil – fanno sapere dalla Cgil Campania il segretario Nicola Ricci, il segretario generale Fiom regionale Massimiliamo Guglielmi, e il segretario generale Fiom Caserta Francesco Percuoco – ora e’ fondamentale proseguire il confronto con il Governo per ricollocare 190 lavoratori presso altre aziende e chiarire cosa ne sara’ dei 350 lavoratori e lavoratrici ancora in forza allo stabilimento di Marcianise.”Bene il ritiro licenziamenti da parte di Jabil. Ora e’ fondamentale proseguire il confronto con il governo per ricollocare 190 lavoratori in altre aziende e chiarire cosa ne sara’ dei 350 lavoratori e lavoratrici ancora in forza allo stabilimento di MARCIANISE”. Cosi’, in una nota, il segretario generale della Cgil Campania Nicola Ricci, il segretario generale della Fiom-Cgil Campania Massimiliamo Guglielmi e il segretario generale di Fiom-Cgil Caserta Francesco Percuoco. “Con l’accordo di oggi – continuano – si pone fine a un’ingiustizia e alla violazione delle leggi italiane. Ora serve ripartire dal ritiro dei licenziamenti e assicurare un serio futuro produttivo e di lavoro stabile. Le mediazioni istituzionali e la battaglia sindacale devono trovare il concreto sbocco in un territorio gia’ martoriato da crisi e delocalizzazioni. Si ricomponga il tavolo per affrontare seriamente le opzioni in campo a partire dalla piena occupazione per tutti”.
“E’ stato importante non demordere e mantenere la nostra presa di posizione sui licenziamenti. Una decisione diversa poteva diventare un “autogoal” per il governo e avrebbe svuotato le nostre leggi di significato e di efficacia”. E’ quanto afferma Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania, a proposito della decisione presa oggi sui lavoratori Jabil, dopo ore di trattativa, grazie alla quale sono stati revocati i 190 licenziamenti dei lavoratori di Marcianise. “Abbiamo compiuto un importante passo in avanti, ma questa non è la soluzione definitiva alla vertenza, c’è da percorrere l’iter per il reimpiego”, aggiunge Sgambati.
“Quello siglato alla Jabil e’ un accordo giusto ed importante che ristabilisce il diritto al lavoro ed alla legalita’ di 190 persone e porta ad un primo traguardo la buona battaglia combattuta in queste settimane dai lavoratori e dal sindacato”. E’ il commento di Luigi Sbarra, Segretario generale aggiunto Cisl, dopo l’intesa trovata oggi per l’azienda di Marcianise. “L’impegno e la mobilitazione di questi giorni, insieme anche alla serieta’ della Ministra del Lavoro Cafalfo e dell’Assessore Regionale della Campania Palmeri, hanno portato a un accordo di rilievo che annulla i licenziamenti, assicura 5 settimane di cassa integrazione ai lavoratori coinvolti ed impegna il gruppo a ricollocare tutta la forza lavoro. Un passo determinante di un cammino che ancora non e’ concluso e che deve portare i lavoratori ad avere tutele e certezza occupazionale. Salutando con soddisfazione questo primo risultato, la Cisl non abbassa la guardia nei confronti di un’azienda che in questi anni ha mostrato comportamenti molto discutibili. L’auspicio e’ che l’accordo di oggi sia la prima tappa di una nuova stagione che faccia delle relazioni industriali una leva di coesione e crescita comune”.