Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

[an error occurred while processing this directive]
Coscia Supermercato - Marcianise

Sinergy - Marcianise

Positiva al Covid-19 e asintomatica la giovane infermiera di Marcianise che lavora a Milano: “Non mollo”

Positiva al Covid-19 la giovane infermiera di Marcianise Deborah Petruolo, che lavora a Milano. Ecco come racconta su facebook la sua avventura: “Buongiorno sono il Dott. *** chiamo dalla Medicina del Lavoro dell’Ospedale Sacco di Milano, è la Signora Petruolo?” “Dottore buongiorno sono io, mi dica. Sono pronta.” “Ecco signora innanzitutto come sta?” “Dottore sto bene, sono sempre stata bene per fortuna.” “Ok questo mi fa piacere, le volevo dire il risultato del test sierologico, ebbene…lei è risultata positiva”. Conoscete la sensazione di distacco dalla realta? Da quel momento sono entrata in una dimensione parallela. Ma cercavo di rimanere concentrata ad ascoltare le indicazioni che mi stava dando il Dottore per telefono. Però la mia mente si era bloccata su quelle parole. “Positiva, risultata positiva al test…” e in un millisecondo le immagini di quello che avevo vissuto nelle settimane precedenti. Tutte insieme davanti agli occhi. Passare dalla parte dei pazienti è stato un attimo. Un soffio. D’altronde come poteva non essere così. Mi trovo in Lombardia, nell’epicentro italiano più colpito da questa Pandemia mondiale! E faccio l’INFERMIERA! Ed essere Infermiera significa aver assistito i miei pazienti affetti da covid quando nessuno ancora sapeva che lo fossero. Anche se invisibile io questo virus l’ho visto per la prima volta proprio nei loro occhi , sui loro visi e nei loro corpi che piano piano agonizzanti ci abbandonavano. E poi da li’ e’ stata una valanga. Travolti. La paura nel buio più totale. Blackout. Lo avevo messo in conto. Era un rischio giornaliero. Siamo stati presi in contropiede. Spiazzati. E con non poco ritardo sono arrivati i primi dispositivi. E di questo prima o poi qualcuno ne risponderà, se non con la giustizia sicuramente con la propria coscienza. Quindi abbiamo iniziato a bardarci come gli scafandri. Mezzi uomini, mezzi astronauti. Si va bene. Questa è stata un ottima via per evitare contagi ulteriori. Ma il colpo lo avevamo già subito. Dall’inizio. Alle spalle. Il giorno dopo il test sierologico ho eseguito il tampone che ha confermato la diagnosi. I primi ovviamente a saperlo i miei genitori e mio fratello. Dopo circa 12 h sono stata pronta a dirlo anche alla mia famiglia e amici più stretti. Il lato “positivo” e scusate il gioco di parole, è che il mio corpo ha stimolato abbastanza anticorpi tale che dovrebbero coprirmi, secondo gli ultimi studi, da questa ed altre eventuali reinfezioni. Sono asintomatica e ho la fortuna di poterlo raccontare. Non sono un eroe. Gli eroi sono indistruttibili. Io sono umana e ho solo fatto il mio lavoro. Mi sono solo svegliata alle 5:40 come tutte le mattine e sono andata a lavorare. Non potevo immaginare che stavo andando ad affrontare una vera e propria guerra. Una guerra all’inizio senza armi pari. Che mi ha cambiata. Che ci ha cambiati. Niente e nessuno sarà più come prima. Ho solo fatto il mio lavoro. Ho solo fatto il mio lavoro… Ora con lo stop forzato è arrivato il momento di pensare a me. Tornassi indietro rifarei tutto quello che ho fatto per altre 100 volte. IO NON MOLLO! E supererò anche questo!”

Non perderti le notizie su Marcianise e dintorni GRATIS. Clicca qui Iscriviti al CANALE Caffè Procope su WhatsApp
Ti è piaciuta la notizia? clicca e segui Caffè Procope su Facebook
Alfonso Alberico - Marcianise

[an error occurred while processing this directive]