S è riunito ieri a Caserta il Coordinamento Nazionale Jabil congiuntamente alle strutture Nazionali, Territoriali e la RSU. Presenti i rappresentanti delle segreterie nazionali dei metalmeccanici Michele Paliani (Uilm), Fabio Palmieri (Fiom-Cgil) e Nicodemo Lanzetta (Fim-Cisl). La discussione si è articolata in merito alla drammatica situazione che stanno vivendo le lavoratrici e i lavoratori della Jabil di Marcianise con l’avvio della procedura di licenziamenti collettivi per 350 dipendenti che dovrebbe ultimarsi a partire dal 23 marzo prossimo. “Il Coordinamento – è scritto in una nota stampa a firma delle sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm e Failms – esprime tutto il suo disappunto sull’atteggiamento assunto ultimamente dall’azienda teso ad inasprire le relazioni sindacali e a creare forti tensioni tra i lavoratori. Il Coordinamento, inoltre, condanna la recente scelta unilaterale attuata dal management per quanto riguarda la gestione discriminatoria della Cassa Integrazione Straordinaria. Le Organizzazioni Sindacali chiedono urgentemente informazioni sull’incontro tenutosi il 25.02.2020 presso il MISE con alcune aziende impegnate nei progetti di reindustrializzazione ed eventuali nuove proposte sopraggiunte. Auspichiamo da parte di Jabil azioni industriali atte a salvaguardare i livelli occupazionali e lo stabilimento di Marcianise. Tutte le Organizzazioni Sindacali si sono attivate per una rapida convocazione al MISE e a verificare la possibilità, al Ministero del Lavoro, che il Decreto Mille Proroghe appena approvato possa consentire a Jabil di chiedere l’utilizzo della Cassa Integrazione per scongiurare i licenziamenti e permettere la realizzazione dei progetti già presentati e visionati da Invitalia. Il Coordinamento proclama 8 ore di sciopero a partire da lunedì 2 marzo 2020 su tutti e tre ì turni e decide di intraprendere tutte le iniziative utili al coinvolgimento delle istituzioni Nazionali, Regionali e Territoriali”.
Per la Fiom non si può continuare ad assecondare passivamente le scelte della multinazionale americana. È necessario che tutte le Istituzioni intervengano e valutino responsabilmente i progetti di reindustrializzione e reimpiego che vengono presentati. Non accetteremo che si continui a penalizzare i lavoratori e il territorio. C’è bisogno di salvaguardare l’occupazione con progetti solidi e non di “prenditori’ che hanno il solo interesse di intascarsi i finanziamenti per rimandare i licenziamenti.
Si sono registrati momenti di tensione allo stabilimento della “Jabil” di Marcianise, dove i dipendenti hanno scioperato per circa tre ore, piantonando gli uffici dei dirigenti, compreso quello dell’amministratore delegato Clemente Cillo. La Polizia è intervenuta per riportare la calma. Il fatto è avvenuto l’altro ieri ma è stato reso noto ieri dai sindacati, prima della riunione nella sede della Cgil di Caserta.
“Jabil Circuit Italia depreca con forza ogni forma di intimidazione, anche verbale, nei confronti del proprio management”. Lo si legge in una nota dell’azienda che condanna quanto avvenuto a Marcianise (Caserta). Nel documento si legge: “Episodi come quello avvenuto ieri nello stabilimento di Marcianise non rappresentano certamente un aiuto nella ricerca della soluzione a una situazione difficile per la quale l’azienda profonde da tempo il massimo sforzo. Al contrario, essi minano la serenità fondamentale per un percorso che consenta la salvaguardia dell’occupazione e la tutela della produzione dello stabilimento”. Infine l’impegno: “Nell’appellarsi al senso di responsabilità di tutti, Jabil ricorda ancora una volta di aver reso disponibili significative risorse economiche sia per i dipendenti, come incentivi all’esodo, sia per le aziende che assumeranno i dipendenti di Jabil, a supporto dei loro business plan. Tutto ciò è stato fatto con l’intento di agevolare il più possibile il processo di ristrutturazione e favorire un esito positivo per tutti”.