Con 15 voti favorevoli e 9 contrari il bilancio di previsione è stato ieri approvato in consiglio comunale. Una situazione rimasta in bilico fino all’ultimo momento e che ha fatto iniziare l’assise comunale, convocata per le ore 10.30, con oltre un’ora e mezzo di ritardo. Da diverse settimane era in corso un braccio di ferro tra il primo cittadino ed il Partito Democratico, con scambio di pesanti accuse, riguardante l’aumento di alcune imposte comunali ed il taglio di consulenze esterne. Una situazione che sembrava essere irreversibilmente precipitata ed un rapporto tra le parti che, almeno dai toni utilizzati, faceva presagire la fine dell’esperienza amministrativa. Uno scontro che, da quello che si evidenzia ed almeno per il momento, è stato vinto dai democrat che, attraverso una trattativa ad oltranza, sono riusciti ad ottenere l’impegno del sindaco Velardi di revoca “in pochi giorni” di tutti i contratti del personale assunti a tempo determinato. Questi ultimi, secondo il Pd, pesavano sulle casse comunali per circa mezzo milione di euro all’anno.
Dall’opposizione Dario Abbate parla di “situazione surreale” e, dopo aver espresso solidarietà ai dirigenti che saranno “defenestrati”, ha spiegato che solo nei prossimi giorni si capirà ciò che è veramente accaduto. Il consigliere Pasquale Guerriero (M5S) parla di svilimento del consiglio comunale che rimane inascoltato visto che alcune mozioni, come quella di “zero rifiuti”, pur essendo state approvate dall’assise, non hanno avuto riscontro in atti amministrativi concreti. Telia Frattolillo (Pd) ha spiegato la necessità di concentrare l’attenzione dell’amministrazione e delle risorse su verde pubblico, ring verde ed opere pubbliche. “Basta cultura del sospetto – ha concluso la consigliera democrat – e si recuperi un rapporto tra consiglio comunale e giunta, ma anche tra sindaco e città”.
