Carrefour Italia “ha annunciato alle parti sociali la decisione di cessare le attività commerciali nel proprio punto vendita di Marcianise (Caserta) e la conseguente necessità di gestire la riallocazione su territorio nazionale dei 130 lavoratori del punto vendita”. In una nota, il gruppo francese conferma la chiusura “conseguente al perdurare dell’andamento negativo che l’ipermercato di Marcianise registra da diversi anni, nonostante gli sforzi da tutti profusi”. L’azienda “ha già manifestato la disponibilità a garantire una continuità occupazionale attraverso l’offerta di opportunità di ricollocamento interno per tutti i collaboratori del punto vendita e a ricercare tutte le possibili soluzioni di reimpiego sul territorio, attivando un tavolo con i sindacati e le istituzioni locali”. Carrefour “continua ad operare in Campania con 15 punti vendita Market e 11 punti vendita Express e a dare lavoro a oltre mille persone nei negozi e nel centro logistico di Airola”.
“Incomprensibile l”atteggiamento di Carrefour che, pur in costanza di relazioni consolidate, anziché aprire un confronto con le organizzazioni sindacali per affrontare la crisi, ha scelto di comunicare direttamente alle rappresentanze sindacali aziendali l”intenzione di chiudere entro il 30 giugno prossimo l”ipermercato di Marcianise dove sono occupati circa 160 lavoratori tra dipendenti diretti e dell”indotto dei servizi di pulizia e vigilanza privata”. Così, in una nota, il segretario generale della Fisascat Cisl, Davide Guarini, ha commentato l”imminente chiusura del punto vendita della multinazionale francese della grande distribuzione organizzata ubicato all”interno del centro commerciale Campania di Marcianise. “A mezzo stampa oggi apprendiamo della volontà di ricollocare i lavoratori sul territorio nazionale, un esito impensabile e improponibile per lavoratori del Mezzogiorno d”Italia, prevalentemente di famiglie monoreddito, per i quali occorre individuare una soluzione alternativa alla cessazione di attività”, ha stigmatizzato il sindacalista. “Solo un anno fa -ha continuato- la multinazionale aveva confermato gli investimenti e lo sviluppo in Italia sottoscrivendo con le organizzazioni sindacali nazionali un contratto integrativo funzionale al contenimento delle crisi aziendali e dove si era impegnata a una complessiva salvaguardia dei livelli occupazionali, al mantenimento del perimetro aziendale e ad assicurare un confronto periodico con le organizzazioni sindacali finalizzato a monitorare la qualità dell”occupazione attraverso un articolato sistema di relazioni sindacali a livello nazionale e a livello decentrato regionale, territoriale e di punto vendita”.
Per Guarini, “occorre ricondurre questa partita a un confronto nazionale che stiamo cercando di programmare già nei prossimi giorni: in tale sede Carrefour dovrà chiarire le reali intenzioni nel nostro Paese anche alla luce di quanto sta accadendo in Europa”. Per la segretaria regionale della Fisascat Cisl Campania, Stefania Chirico, “la notizia sulla chiusura dell”ipermercato Carrefour di Marcianise genera sconcerto e preoccupazione per il destino occupazionale dei lavoratori per i quali le ricollocazioni in altri punti vendita del Nord Italia proposte dalla multinazionale si tradurrebbero con il licenziamento certo ed eventuali incentivi all”esodo sarebbero solo l”anticamera della disoccupazione”. “Peraltro, la notizia -ha concluso Chirico- arriva a ridosso della chiusura dell”ipermercato Auchan di Napoli Argine dove a rischio occupazione ci sono altri 138 lavoratori. Occorre intervenire seriamente in un territorio già pesantemente martoriato dalla crisi economica e dei consumi e dalla precarietà del lavoro”.