Si è svolta lo scorso giovedì alle 19.30 la terza assemblea pubblica del movimento “Cittadini per l’ambiente”, presso piazzetta Pertini, la cui gestione é stata affidata alla Pro Loco di Marcianise. L’incontro è stato dettato dall’urgenza dello stato emergenziale in cui versa il casertano, in seguito ai sempre più frequenti incendi e roghi tossici.
Alla riunione ha partecipato una delegazione dell’amministrazione comunale di Marcianise che ha colto l’invito del movimento “Cittadini per l’Ambiente”. Domenico Rosato sottolinea, nell’intervento di apertura, quanto sia significativo che l’incontro si tenga proprio in un contesto riqualificato e gestito adesso dalla Pro Loco di Marcianise. Nel suo intervento, il rappresentante del Comitato Fuochi Pietro Gentile ha aggiornato i presenti sulle mappature svolte, negli anni precedenti, relativamente ai siti oggetto di sversamento illecito di rifiuti. Gentile ha rilevato che la localizzazione dei siti non vari nel corso del tempo. In riferimento alla videosorveglianza delle aree in questione, per quanto riguarda il comune di Marcianise, l’assessore all’ambiente Laurenza ha assicurato che le telecamere già sono state installate. Inoltre ha informato i presenti circa l’affidamento dell’incarico di sorveglianza e vigilanza sul posto ad una ditta privata, conseguente ad una variazione di bilancio in merito predisposta. Laurenza ha inoltre ribadito che, nel corso dello scorso consiglio comunale, è stata approvata una mozione di indirizzo per la costituzione dell’albo degli osservatori civici volontari, a partire dal mese di settembre.
Francesco Cangiano, membro dell’associazione “Marcianise in bici” sottolinea l’importanza di un’azione di controllo segnalando, a titolo esemplificativo, che nonostante la zona di Santa Veneranda sia stata sottoposta ad un’onerosa azione di bonifica in passato, attualmente è nuovamente soggetta a sversamento illecito di rifiuti. La stessa via Del Bene, a Marcianise, è balzata agli onori delle recenti cronache per essere stata particolarmente interessata dalla problematica. In questo caso, va sottolineata la necessità di intervento della Regione, in quanto la strada in questione non è di proprietà comunale, ma regionale. Di conseguenza, la competenza ad autorizzare la chiusura della strada è dell’ente campano. Pietro Gentile rileva che, al momento, l’unico strumento di tranciabilità è rappresentato dall’app SMA Campania, tramite cui i cittadini segnalano situazioni di illegalità ed abusivismo in tema di sversamento dei rifiuti. Il potere più efficace, di cui sono dotati i cittadini, è la denuncia. Gentile interroga espressamente l’assessore Laurenza circa la ricezione di segnalazioni SMA da parte dell’amministrazione, in vista anche di un conseguente aggiornamento ai cittadini sulla situazione ambientale circostante. Effettivamente, una volta pervenute alle forze dell’ordine e prefettizie interessate, tali segnalazioni vengono poi indirizzate alle amministrazioni locali. Esse hanno una notevole rilevanza per effettuare una mirata mappatura di terreni e falde acquifere. A tal proposito, Alberto Marino propone che eventuale sopralluogo, da parte dei cittadini, venga effettuato con il coinvolgimento della Polizia Municipale. La stessa attenzione verso la problematica è accentuata dalle segnalazioni e discussioni dei cittadini tramite gli strumenti social e telematici: come ha rilevato Irene Maffini, presidente dell’associazione “La nostra terra”, nel 2013 ben 19 roghi interessarono Marcianise in contemporanea, ma l’attenzione pubblica e mediatica non fu tale quanto quella di oggi. Maffini ha espresso la necessità di passi in avanti, rispetto allo stallo del passato: é da anni in considerazione la proposta di legge relativa ad un’assunzione decisa, da parte dello Stato centrale, di bonifica e rimozione dei rifiuti tossici della Terra dei Fuochi. Nel conferire mandato esecutivo agli enti sottoposti ad esso, lo Stato deve svolgere azioni di accertamento, controllo e supervisione su quanto effettuato, subentrando in caso di inerzia. È necessario non solo un coordinamento d’azione tra le istituzioni, ma tra gli stessi comitati e associazioni ambientali che operano sul territorio: è Alessandro Tartaglione a rimarcarlo, nel proposito che le assemblee del movimento sono e saranno aperte al coinvolgimento di associazioni, gruppi di volontariato, parrocchiali e ogni movimento civico, operante sul territorio in vista di un’azione, contemporaneamente preventiva e deterrente, verso l’emergenza di quella che oggi é conosciuta come “Terra dei Fuochi”.
Tina Raucci