Continua l’agitazione dei cittadini di Caserta, Recale, San Nicola la Strada e Casagiove interessati all’installazione di un Digestore in Ponteselice, località casertana adiacente allo storico Vialone di fronte alla Reggia di Caserta. I residenti lamentano di non essere stati minimamente informati della questione da parte della Regione e del Comune di Caserta, competente per territorio.
Sull’argomento, un mese fa, era intervenuta la Confederazione Cisas, preoccupata non solo per eventuali pericoli per i residenti ma anche per i notevoli disagi che avrebbe comportato il transito – 24 ore su 24 – di camion pieni di rifiuti nelle vicinanza della Reggia, la cui Direzione – pur essendo sempre attenta alla problematiche che la riguardano – non si è fatta ancora sentire. Data la complessità dell’argomento ed anche al fine di agevolare il difficile compito degli Amministratori comunali, la Segreteria della Cisas non a caso aveva proposto lo svolgimento di un apposito Referendum, come pubblicato dagli Organi di Stampa. A tale proposito, la richiesta del Referendum da parte della Cisas, nel frattempo è stata fatta propria anche da varie Associazioni locali, che stanno programmando loro iniziative.
Comitati, cittadini, associazioni, sindaci e forze politiche si sono dati appuntamento alla Stazione Ferroviaria di Caserta sabato 13 maggio, a partire dalle ore 8.30. Ecco come la pensa il Comitato “No impianto a Ponteselice”: “Dagli incontri in Regione, del 3 e del 5 maggio, non sono emersi chiarimenti in merito all’impianto né rassicurazioni sulla non esecuzione del progetto. Questa decisione danneggia il futuro della Città. Vogliamo diventare una Città che prospera sul turismo mentre si lavorano 40mila tonnellate di umido davanti la Reggia?! Vogliamo essere la Città della bellezza! Vogliamo che la vivibilità diventi un diritto di tutti. Non si può restare inermi mentre si compie, con procedure tutt’altro che trasparenti, l’ennesimo sfregio alla nostra storia, alla nostra cultura e al nostro territorio. Scendiamo in strada per dire NO ad un impianto che potrebbe essere allocato in un altro comune della provincia, in aree idonee e lontano dal centro abitato. Diciamo NO all’impianto della Reggia”.