Gennaro Spasiano, dirigente della Provincia di Caserta ed attuale dirigente del III settore al Comune di Marcianise, ieri durante l’intervista al programma di inchieste giornalistiche Report su Rai Tre, ha dichiarato: “Coca-Cola Italia ha nel proprio stabilimento (di Marcianise ndr) tre pozzi e paga per questi tre pozzi 6.100 euro all’anno. Ed estrae dal terreno, mediamente, oltre 210mila metri cubi di acqua. Nell’ultimo anno è arrivato anche 300mila (ogni metro cubo corrisponde a 1000 litri ndr) per la verità e questa concessione dura 30 anni”. Tutta la produzione della Coca Cola – spiegano quelli di Report – si basa sul reperimento dell’acqua che dovrebbe essere un bene pubblico. Secondo uno studio, se si considera tutto il ciclo produttivo, dalla fabbricazione della bottiglia di plastica alla coltivazione della canna da zucchero fino alla realizzazione della bevanda si possono consumare da 340 a 620 litri di acqua per un solo litro di bevanda. Secondo, invece, uno studio promosso dalla Coca Cola ne basterebbero 70. Il dirigente Spasiano, subito dopo l’intervista con Report ha scritto al Ministro Padoan chiedendo di aggiornare i criteri per le tariffe dei canoni di concessione per l’utilizzo dell’acqua. Questi criteri, infatti, risalgo ad un decreto legge del 1933.
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