Il mediometraggio del marcianisano Mino Capuano “Appocundria” è stato selezionato allo “Short Film Corner Cannes 2017“. “Appocundria“, secondo la Treccani che recentemente l’ha inserita nel proprio vocabolario, è una parola che riesce ad esprimere tutto il significato di una “profonda malinconia”. Una sorte di “accettazione delle sorti della vita, segnata da una noia esistenziale e venata di scettico ma malinconico distacco per qualcosa di indefinibile che non è, non è stato e non è potuto essere, che si fa cifra di un sentire tutto napoletano nella canzone omonima di Pino Daniele (in Nero a metà, EMI, 1980).
Sinossi del film Appocundria – Montagna: Il vento soffia via le foglie, generando un rumore frastornante come fosse pioggia. Una villetta di un bianco freddo è immersa in una verde e calda natura. Questa grande casa è stata il luogo di infanzia di tre fratelli. Diego (40 anni), Desio (30 anni) e Mimmo (35 anni) allontanati dalle proprie vite personali, si troveranno l’uno di fronte all’altro per vendere la casa d’infanzia. Con il passare del tempo i tre riscopriranno alcuni valori che ormai avevano perso condizionati da quell’ambiente isolato e silenzioso ma pieno di ricordi e di felicità.
Gli attori sono: Flavio Furno, Gennaro Apicella, Lucio De Francesco. La troupe era costituita da: Flavia Scardini, Alain Parroni, Elisabetta Ariemma, Marco Luisetto, Francesco Giorgi, Riccardo Quattrociocche, Eleonora Sergio, Francesco Filosa, Gabriele Biasi, Simone Usai, Nicola Daino, Giulia Flora Andorka, Matteo Lugara, Carlo Purpura. Il film dura 35 minuti.