Piazza Carità, la vera piazza storica di Marcianise, è diventata un enorme parcheggio dove gli automobilisti si possono permettere anche il lusso di di posizionare la propria macchina sotto la storica statua del Buccini o nel perimetro del sagrato della Chiesa dell’Annunziata. Una situazione che non è relegata esclusivamente alle domeniche o ai festivi (quando si celebra la santa messa), ma che accade oramai quotidianamente. Così, dall’area antistante l’Asl, le auto si parcheggiano tranquillamente davanti all’ingresso della chiesa, nonostante l’ingresso al sagrato sia interdetto da una catena ed un catenaccio serrato. Eppure c’è un divieto, la videosorveglianza e persino un vigile urbano in servizio permanente.
Piazza Carità affonda le propria storia nel medioevo ed è sicuramente la più bella agorà della provincia di Caserta, senza contare il fatto che è vincolata dalla Soprintendenza per i Beni Culturali ed Architettonici di Caserta e Benevento come monumento storico artistico su cui insistono due importanti elementi quale la fontana con i delfini (spogliata dai paracarri che sono stati abbattuti dalle auto) ed il gruppo scultoreo raffigurante “la Carita’” realizzato dal marcianisano Onofrio Buccini (1877).
Sulla questione si è espresso nei giorni scorsi su Facebook Francesco Cangiano uno degli animatori dell’associazione “Marcianise In Bici“: “La pianificazione è importante, anche senza un progetto già avviato il cittadino riesce a percepire se c’è una pianificazione in atto, in questo caso per quanto riguarda la mobilità, sul territorio. Come facciamo a far comprendere ai cittadini che possono fare 1 o 2 km a piedi tutti i giorni per recarsi anche a piazza Carità, quando si vede che la polizia municipale prende l’auto per fare nemmeno un km, parcheggiandola alla meglio per prendere servizio in questa piazza? Un vigile urbano appiedato o meglio in bicicletta, darebbe già il senso al cittadino circa la direzione nella quale si sta muovendo l’amministrazione comunale. Bisogna fare in modo che noi cittadini possiamo lasciare l’auto a casa e non costruire nuovi parcheggi, nuove strade o allargare quelle esistenti o peggio fare dei sensi unici senza un piano generale”.