Le Strade del centro storico di Marcianise si incendieranno ancora una volta di colori, suoni, sapori e profumi. Un Festival dei cinque sensi più uno, il Sogno. Migliaia di persone hanno visto in questi ultimi 15 anni l’Estate di San Martino di Marcianise, e per quanto le impressioni e le emozioni possano essere soggettive, se li ascoltate, dal loro racconto emerge una sensazione comune: ‘sembra di entrare in un’altra dimensione, sembra di sognare ad occhi aperti’. E’ quanto vogliono riprodurre ancora una volta i ragazzi di Majeutica: il vino, simbolo di gioia, unità e convivialità, è in realtà solo un festoso pretesto, per cucire insieme le mille facce di questo straordinario evento atteso per il 12 e 13 Novembre. E a giudicare dal cartellone di questa 14ma edizione, si può scommettere che ci riusciranno anche stavolta.
I gruppi di musica popolare salutano insieme alla storica e leggendaria figura del Pazzariello napoletano l’inizio delle danze : la Tauros Folk Band, la Via del Popolo, la Paranza di Terzigno, la Paranza del basso casertano, I figli di Cibele, i Forasona, sono le paranze di tammorra accreditate per questa edizione. Ma non basta solo seguirle per le strade del circuito in festa, perché si intrecciano con le performance di Michele Roscica, artista partenopeo che con ‘Napoli a spasso’, interpreta decine di canzoni nel suo personalissimo stile, suonando contemporaneamente circa dieci strumenti. Mentre si battono le mani e si canta a squarciagola, ci si ritrova d’improvviso innamorati di un Carillon vivente, coi suoi angoli dorati, lo specchietto sul retro, la collana di perle, la chiavetta laterale per la corda e, infine la ballerina nel centro (in carne e ossa) che gira su se stessa pedalando, cantando e suonando la fisarmonica. Gli sguardi sono catturati verso l’alto dalla LaSRabis , una folle compagnia mantovana che narra storie centrifugando coreografie aeree e l’universo strampalato di un clown. Così come i Morks, due trampolieri vestiti da angeli, completamente bianchi, ispirati al film “Il cielo sopra Berlino”, che regalano frasi ai passanti, lasciando dietro di sé una scia di eterea meraviglia. La Baracca Dei Buffoni, compagnia napoletana da tempo amata e seguita dai Majeutici, sarà presente ancora una volta con una nuova perfomance itinerante e coinvolgente che vede i due clown ( i fratelli Cavallo) trotterellare con due cavalli, recando al percorso l’irrinunciabile fascino del clown bianco. E poi c’è Angelo Picone, detto ‘O Capitano: un’istituzione a Napoli, laddove lo incontri per strada, nei vicoli affollati, nei teatri improvvisati, ovunque si respiri una certa condivisione e sperimentazione. Da Pompei giunge invece Sergio Eco, figlio d’arte del prof. Salvatore Eco, attento riproduttore del pastore presepiale del Settecento Napoletano, appassionato dell’opera berniniana e coltivatore del Classico come chiave di lettura del corpo, del suo linguaggio. Weronique Art porta all’Estate di San Martino il suo face painting. Un ponte tra Buenos Aires e Torino si srotola con la Compagnia Autoportante, presente all’Estate di San Martino con ‘Una storia d’amore e (dis)equilibrio’, rappresentazione della coppia e della sua routine, romantica storia fuori da ogni tempo e da ogni luogo che si svolge magicamente su di un filo sospeso in aria. E poi Silvestro Sentiero ( di Roma), il Poeta ambulante ed estemporaneo, un po’ scapigliato, un po’ bohèmien, seduto sul suo panchetto, con un cartello che avverte che con lui ci si può appropriare di due dita di poesia, originali, uniche e irripetibili, scritte solo per il fortunato avventore. Le Lapille ( di Roma) mettono in scena un thè mai visto prima: brio, disastri e la magia dell’ inaspettato. Un tuffo nelle atmosfere delicate e frizzanti di un’epoca passata per un mix esplosivo di fuoco, gambe ed ironia. L’Associazione Radici fa rivivere la memoria del grande Giovanni Monte, marcianisanissimo testimone del Tempo, recentemente scomparso, abile suonatore di tammorre, oltre che cantore e danzatore popolare nella maniera più autentica.
“Scatti fotografici rubati” lo ritrarranno nelle sue passioni. C’è spazio inoltre per Mostre d’Arte, come quelle dei giovani pittori di Uno Nessuno e Centomila, quella di Vittorio Savinelli con ‘Io Siamo’, di Tonino Zinzi con ‘Un Amore per la Pittura’, di Michelangelo Cice e le sue sculture di marmo e ferro, la mostra di Arte Botanica di Pasquale Brandello e quella dell’intimo ottocentesco. Largo spazio sarà inoltre dato all’opera della Pro Loco Marthianisi, che ha sostenuto , seguito, voluto fortemente il restauro della meravigliosa tavola del fiammingo Teodoro D’Errico, esposto nella Chiesa dell’Annunziata, presente nella Festa con un Docu-show che ripercorrerà le fasi più importanti del Restauro. Per deliziare i palati ardono le braci dell’Osteria Magna, quella dedicata alla memoria del grande socio onorario Giannino Di Fuccia, che sforna i piatti della tradizione ( i mazzuoccoli, le pettole e fasùle, l’arruste), mentre altre postazioni si dedicano alla ‘nzalata di piere e musso e al rutìllo di puorche patane e papaccelle. La Locanda del Baccalà di Antonio Peluso serve il proprio cuoppo di baccalà, mentre nei vicoli si sparge il profumo degli arrosticini di pecora, delle caldarroste, della frittura di mare, del Caciocavallo impiccato de La Cascina, dei dolci di Antonio Letizia di Cafeina Eat. Le creazioni di Tenuta Colle Rajano dello Chef Golino, tengono banco nel percorso di degustazione ospitato nella sede associativa, con la guida di esperti Sommelier e l’accoglienza dei ragazzi dell’Istituto Alberghiero Novelli: Raviolo Caprese con vellutata di zucca, pancetta croccante e caciocavallo podolico, Stracotto di marchigiana del taburno su mousse di pane e straccetti di bufala campana dop, Filetto di Iberico, passatina di cannellini, ananas, cioccolato e salsa barbecue, accompagnati dalle migliori etichette campane. E in più vino, fiumi di vino Primitivo della casa Moio, il sangue pulsato in tutto il circuito della Festa.
In questa quattordicesima edizione sarà più facile raggiungerci, grazie ad un servizio navetta gratuito in funzione fino a notte inoltrata. Dall’ampio parcheggio di Via L.Fuccia (Zona Mercato), area comunale gratuita e sorvegliata, partiranno ogni 15 minuti corse continue dalle 18 alle 2 del Sabato e dalle 17 alle 2 della Domenica. Non resta che preparare i cuori, l’animo e il palato, allora. Il Sogno de l’Estate di San Martino sta per iniziare.
Tutte le info su www.estatesanmartino.com