Una tv russa arriva fino in Campania per intervistare un allevatore amatoriale di Marcianise proprietario di alcuni esemplari di mastino napoletano vincitori di gare di esposizione canina a livello nazionale e mondiale. L’allevatore si chiama Giuseppe Di Fuccia, 30 anni, appassionato di questa particolare e meravigliosa razza di cani. Il mastino napoletano deriva dai molossoidi rustici, diffusi nelle campagne delle regioni meridionali italiane. La razza è discendente diretta dei grossi molossi assiro-babilonesi, diffuso poi dai Romani in tutta Europa. Data la sua forte storicità, il mastino napoletano rappresenta un vero e proprio “monumento vivente” della moderna cinofilia. Nel Medioevo i Mastini napoletani erano impiegati per la difesa personale, per i combattimenti, per la caccia al cinghiale e, addestrati, svolgevano le funzioni di cani poliziotti e di guardiani di tori e di bufali. Durante il regno borbonico, conosciuto come “Cane ‘e presa”, fu utilizzato come cane da guardia e successivamente, durante l’epoca del brigantaggio, fu usato come “soldato” contro l’esercito sabaudo. Ha una potenza mascellare di 170 lg. Rischiata l’estinzione agli inizi del XX secolo, la razza fu riscoperta durante il secondo dopoguerra nelle campagne napoletane ed avellinesi, dalle quali è scaturito l’attuale nome di “mastino napoletano”.
Giuseppe ha appreso la sua passione per questa razza canina dal padre, anch’egli allevatore amatoriale. Tra i campioni della scuderia Di Fuccia c’è Mosè, 25 mesi, campione italiano e mondiale classe intermedia, figlio del campione italiano e mondiale Claus del Nolano (7 anni, di proprietà di Francesco De Falco Iovane, presidente della Samn, società amatori del mastino napoletano, che ha come scopo il miglioramento genetico delle popolazioni, lo studio, la valorizzazione, l’incremento e l’utilizzo della razza Mastino Napoletano). Poi ci sono Sara e Nikita, anch’essa campionesse. “Non è facile allevare questi cani – ci spiega Giuseppe – sono animali molto delicati. In Russia i mastini napoletani sono molto in voga in questo momento ed è per questo che questa tv è venuta dalle nostre parti. Il documentario sarà messo in onda all’interno di una trasmissione televisiva che si occupa di far conoscere, attraverso i cani, le eccellenze dei territori. In Campania hanno scelto il mastino napoletano dell’allevamento Di Fuccia e di questo ne sono fiero”. Alcune riprese sono state effettuate a Marcianise in via Lucca (quartiere ex Macello), mentre altre sono state effettuate a Capua presso l’azienda agricola e allevamento di bufale “Torre Lupara“.