Ieri sera, giovedì 21 luglio, in prima serata su Italia 1, è andata in onda la seconda e ultima puntata di Secret Millionaire. La puntata è stata quasi interamente girata a Marcianise e dal promo, andato in onda nei giorni scorsi, sembrava l’ennesimo programma televisivo che puntava sul sensazionalismo e l’immagine stereotipata di un Sud degradato dove ad emergere è il cliché rappresentato da criminalità, disoccupazione, disagio sociale e inquinamento. Invece, le migliaia di persone che ieri a Marcianise hanno seguito la puntata si sono dovute ricredere perché accanto alla descrizione di verità inconfutabili come quella della “Terra dei Fuochi”, rappresentate dai rifiuti abbandonati e bruciati nelle campagne di Marcianise e dintorni, è apparsa una città fatta di solidarietà, altruismo e di voglia di riscatto sociale.
Il protagonista della storia è Fabrizio Rigolio, 41 anni di Gallarate (Varese), amministratore delegato di Rizoma, azienda che produce biciclette hi-tech e accessori moto, molto apprezzata all’estero. L’azienda fondata dai fratelli Rigolio vanta numeri importanti: “Ottanta come i dipendenti, 80 come la percentuale del fatturato all’estero, fra Germania, Usa e Paesi emergenti, per un giro d’affari totale di 15 milioni di euro l’anno”, ha detto Fabrizio in una intervista con Business People lo scorso anno. Se la produzione è interamente made in Italy, a Ferno in provincia di Varese, la Rizoma esporta in tutto il mondo: “Spediamo a Hong Kong e negli Usa, dove abbiamo clienti molto importanti, e siamo presenti direttamente in Spagna e Germania, Austria e Scandinavia, Svizzera e Francia. Il nostro è un target alto, dove il prezzo conta meno di altri fattori come la qualità, l’unicità e il design”, ha spiegato Rigolio.
Il 41enne milionario, lascia i suoi “comfort” per andare a Marcianise, con soli 200 euro a disposizione che gli devono bastare per dieci giorni e con cui, tra l’altro, deve pagarsi anche il viaggio in auto. Gli viene assegnato un appartamento in periferia (in via Pasquale Villari, traversa di Via Fuccia, in zona Ex Macello) e da lì si muove il giorno successivo per iniziare la sua avventura. Girovagando per la città, accompagnato da una telecamera, dice in giro di essere un operaio che ha perso il lavoro al Nord e che si è trasferito nel Mezzogiorno per reinventarsi una vita. Le telecamere vengono giustificate dal fatto che si sta girando un documentario celando così la sua reale identità di uomo ricco e di successo. Fabrizio incontra padre Michele Santoro, nel Convento dei Frati Minori di San Pasquale, il quale gestisce una luogo di accoglienza per chi ha perso tutto e non ha più niente e nessuno. Lì Fabrizio si offre di servire alla mensa e dare una mano a chi ne ha bisogno. L’imprenditore in incognito medita anche di farsi un tatuaggio che realizzerà al termine della sua esperienza. Uno degli incontri più interessanti lo fa per caso quando nota su un manifesto il logo di una iniziativa di “MarcianiseInBici“. Prova a contattarli e si fa vivo Francesco Cangiano, animatore dell’associazione che insieme a Concetta Marino ed altri giovani farà conoscere la realtà di Marcianise all’imprenditore meneghino. Memorabile l’accoglienza al Club Etnie dove il 41enne programma un’uscita in bici con Cangiano mentre gustano uno spaghetto “a mezzanotte” offerto dai soci dell’associazione. Nel convento Fabrizio lega soprattuto con Nicola, un 40enne come lui, che ha perso il lavoro e che, insieme al padre, si “arrangia” a fare lavori in giro oltre a dare una mano nel convento. Qui Nicola si è attrezzato un laboratorio artigianale dove produce orecchini e ciondoli colorati in alluminio che poi rivende nei mercatini locali. Un’altra esperienza umana di grande impatto emotivo l’imprenditore, sempre in incognito, la fa nella palestra di pugilato “Medaglia d’Oro” gestita dal maestro Raffaele Munno dove si offre di fare le pulizie e dove comprende l’importanza dello sport, in particolare della boxe, per i ragazzi che così godono di un ambiente sano e lontano dalle tentazioni negative.
Nel finale della puntata Fabrizio decide di rivelare la sua identità partendo dal maestro Munno a cui fa un dono importante: un assegno che, a giudicare dallo stupore dello stesso, sembra essere una cifra considerevole. Mantiene poi la promessa di dare una mano a Nicola, che è emozionato e stupito del regalo ricevuto. E’ la volta della rivelazione emozionante con Padre Michele che è sorpreso ma che all’inizio non vuole assolutamente accettare il dono e che, solo dopo le continue insistenze di Fabrizio, accetta l’assegno. Il 41enne poi fa un dono anche ai ragazzi dell’associazione Antonio Calcagno di Santa Maria a Vico a cui lascia un contributo per acquistare un ecografo che servirà per fare prevenzione contro il cancro. L’ultimo saluto di Fabrizio è per Francesco, cui regala la possibilità di iniziare a produrre le prime biciclette che ha progettato. Francesco Cangiano, infatti, gli aveva raccontato il suo progetto di costruire una bicicletta “accessibile” per tutti senza sapere che stava parlando con un imprenditore del ramo. Rigolio firma un contratto in cui si impegna a realizzare due prototipi di bici provocando lo stupore sia di Francesco che della sua fidanzata Concetta. L’imprenditore torna quindi a Gallarate.
Una puntata, quella di ieri, che sembra proprio aver fatto centro. Almeno leggendo i commenti sui social. In molti l’hanno trovata davvero emozionante, soprattutto per le belle realtà e persone che ha dato modo di conoscere. Lo stesso imprenditore di Gallarate è apparso un tipo molto solare, espansivo e per nulla con “la puzza sotto il naso”. Molti si sono chiesti a quanto ammontino le donazioni fatte da Rigolio e in questo senso, visti anche gli sguardi sorpresi di chi ha ricevuto le somme di denaro, qualche telespettatore sarebbe davvero curioso di conoscerne l’importo.
Ecco il link per rivedere l’intera puntata: http://mdst.it/03v635176/
