È crollata una parte del Real Sito della Lanciolla, il casino utilizzato da Ferdinando di Borbone per sostare durante le sue battute di caccia e situato nelle campagne di Acerra, proprio a confine con il comune di Marcianise e Maddaloni. Il sito è visibile dal parcheggio del centro commerciale Campania (lato Cinepolis), versa attualmente nel degrado più totale alla mercé del tempo e delle erbacce. La Lanciolla fu edificata per volere di Ferdinando IV che fece costruire questa masseria la quale, assieme alle altre che si trovano tra le province di Caserta e Napoli, compone la rete delle casine rurali costruite lungo i Regi Lagni che permettevano di convogliare le acque in eccesso provenienti dai due acquedotti principali. Questo casino è uno dei tanti che Ferdinando molto probabilmente usava come punto di ristoro durante le sue battute di caccia. La Lanciolla era circondata dall’acqua, così come è possibile vedere dai mattoni che ne compongono la struttura basale: di certo rappresentava un paesaggio suggestivo simile alla Casina vanvitelliana sul lago Fusaro a Bacoli. Circondata dall’acqua all’epoca settecentesca si raggiungeva con le “lanciole”, piccole imbarcazioni usate negli acquitrini. La palazzina centrale era usata dal re come camera da letto: ancora oggi sono visibili gli anelli che reggevano la struttura del letto borbonico; le due laterali, invece, erano utilizzate dalla servitù che accompagnava sua maestà durante le battute di caccia.
In un lavoro dell’archietto M.G. Buonincontro intitolato “”Acerra e dintorni”” cosi vengono descritte le casine: “Nella zona nord-ovest dell’agro acerrano, lungo l’antico corso d’acqua poi canalizzato, è ubicata una dimora reale di caccia (quasi simile ad un tempio egiziano a scala architettonica maggiore) con al centro una scala di servizio che veniva utilizzata per l’accesso diretto dalla campagna circostante, zona di caccia e campi arati; ai lati, le due strutture più piccole poste simmetricamente erano, probabilmente, destinate per la servitù; l’ingresso è sul viale che corre lungo le tre dimore, non a caso, parallelamente al suddetto corso d’acqua del Riullo … ; il viale sorge ad una quota più alta rispetto al piano di campagna, per raggiungere l’ingresso delle tre abitazioni, a livello dei rispettivi basamenti”.
I ragazzi di Marcianise – spiega Michele Colella, presidente della Pro Loco Marthianisi – fino agli anni settanta, durante il periodo estivo per placare la calura, andavano a lare il bagno nel Clanio; i principianti che non avevano ancora imparato a nuotare bene, si calavano cautamente nelle fresche acque della ripa esterna ( ’e fora), mentre gli altri si tuffavano in quella centrale ( ‘e miezo), più larga, che era fra le due minori, in località Santa Venere. Quelli più esigenti che volevano esibirsi in tuffi o nuotate particolari, in acque più limpide e profonde, si recavano nella paratia di Farro (‘a parata ‘e Ferro) o nella Lanciolla, ‘a Lanciosa ). ll Real Sito della Lanciolla si colloca in quella rete di edifici reali e al contempo rurali disseminati nella piana casertana lungo il Clanio. Un patrimonio inestimabile che costituisce un unicum che parte dalla Reggia di Caserta, comprende il real Sito di San leucio, l’acquedotto e la Reggia di Carditello: recentemente tornata nella proprietà pubblica grazie anche a questa pregevole iniziativa del FAI, Ferdinando IV di Borbone edificò l’opera grazie alla perizia di Vanvitelli. Esso e inserito in cio che doveva essere il Fusaro di Maddaloni, uno dei Casini rurali adibiti a residenze di caccia”. [foto – gentile concessione Franco Spinelli]
Crolla parte del Real Sito della Lanciolla, la masseria borbonica voluta da Ferdinando IV che si trova tra Marcianise ed Acerra
27 Apr 2015
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