In località Capobianco, nei pressi della discarica di Santa Veneranda a Marcianise, sotto i piloni della rete ferroviaria che conduce allo scalo merci, in un’area di circa duemila metri quadrati sono stati rinvenuti diversi cumuli di scarti di lavorazione industriale: tranciature di cavi elettrici e particelle di plastica sminuzzate. A dare l’allarme e fare intervenire la polizia municipale è stato il neosindaco, Antonio Tartaglione, che ha ricevuto la segnalazione dal suo compagno di partito, Angelo Maietta Zarrillo. La discarica di rifiuti speciali, se incendiata, poteva non solo creare problemi di inquinamento ambientale ma, siccome era a ridosso di una cabina dell’Enel, poteva arrecare ulteriori danni alla fornitura di energia elettrica della zona. Il sito era già stato segnalato, in realtà, gia dallo scorso dicembre da varie associazioni ambientaliste che operano sul territorio.
Rifiuti speciali sotto i piloni della rete ferroviaria in località Santa Veneranda
19 Giu 2009
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se a marcianise vi è un luogo, i piloni , ove è facile trovare qualcosa di speciale , che fa notizia , al nord est , oltre a tante bellissime realtà produttive ( è il nostro modello ) , vi sono pure fiumi e laghi ( i rifiuti speciali , no , li esportano da noi ) divenuti famosi.
ecco una storia da brividi , un giallo alla lucarelli ,ambientato in quell’area .
24 giugno 1984 muore Antonio Bisaglia
quando morì, il 24 giugno 1984, il senatore democristiano Antonio Bisaglia era il numero 5 all’interno del suo partito e, dopo diversi incarichi politici (fra cui anche qualche ministero), aveva raggiunto sicuramente un certo peso . Nel mare antistante a Portofino, quel 24 giugno, Toni stava godendosi il sole a bordo del suo yacht Rosalù, insieme alla moglie Romilda Bollati di Saint Pierre, quando, per motivi ignoti finì a mare .
Il 17 agosto 1992 morì annegato, in circostanze misteriose, nel lago di Centro di Cadore ,vicino a Domegge in provincia di Belluno, il fratello prete, don Mario Bisaglia. Il 30 aprile 1993 morì annegato nel fiume Adige anche il suo ex segretario particolare, Gino Mazzolaio. Ogni anno in questo giorno , noi cultori della storia , del metodo di ricerca e dell’analisi storica , non possiamo fare a meno di notare delle sinistre analogie tra le loro premature dipartite e quelle dei due, più famosi, fratelli Kennedy. Entrambe le coppie sono morte in circostanze analoghe: negli States JFK e RFK sono stati vittime di due attentatori solitari, mentre i due Bisaglia sono più prosaicamente annegati. Tuttavia, al di qua come al di là dell’oceano, i dubbi sulle effettive dinamiche delle morti non sono mai stati sopiti, neppure davanti a pronunce giudiziali.
La fine di Toni Bisaglia lasciò il gruppo dei dorotei senza una guida: nel giro di poco tempo sparì dalla circolazione pure uno dei suoi amici più fidati, quell’Ugo niutta grand commis posto a capo della Farmitalia (ora Carlo Erba) proprio dal politico rodigino; sapete dove e come morì niutta? A Londra, come poco prima Calvi, si suicidò, almeno ufficialmente.
E forse il manager napoletano ( onore e gloria a te valoroso manager ), nipote di uno degli eroici pioneri ( onore e gloria a te ) dell’aviazione italiana (che diede il nome al nostro aeroporto di Capodichino , quanti di voi ne erano a conoscenza ?), del trittico funebre dei Bisaglia, ha avuto la morte più inquietante. Collaboratore dell’OSS durante la 2a Guerra Mondiale, con il nome in codice di antelope cobbler (che ricorrerà poi in vari scandali italiani) ed amico del colonnello dei carabinieri varisco (freddato a Roma dalle Brigate Rosse), niutta ingerì una quantità spropositata di Tavor, riuscendo a porre fine ai suoi giorni.
E ora una domanda che ci riporta all’attualità . Chi si beccò una denuncia dalla moglie di bisaglia , per aver “ adombrato “ , a distanza di anni , nel 2004 , in un articolo l’ipotesi che suo marito non fosse morto in un tragico incidente in mare ?
Presto detto : La Repubblica , all’epoca dei fatti , marinara .
Anche all’epoca , per far quadrare il cerchio venivano richiamate presunti collegamenti piduisti tra i protagonisti della vicenda e anche allora , come oggi , loro e venivano fatte congetture ad hoc per far quadrare il cerchio .
anche noi ci possiamo lanciare in delle ipotesi . ma le ipotesi , non confortate da dati certi , restano tali . e se restano tali , è giusto beccarsi querele . e se restano tali ,diventa dannoso , fuorviante per chi legge . e se su un giornale si da ampio spazio a ipotesi senza più riportare l’economia o fatti di cronaca , è da cambiare , non da chiudere . questo è il nostro credo in merito alla libertà di stampa che si collega alla nostra libertà .
W la carlo erba !!!! w niutta !!!! w capodichino !!!! w la monarchia !!!
w la tesi !!!!! w il fascino delle divise degli avieri !!!!! w il nord est !!! w cortina d’ampezzo !!!! w il gemellaggio cortina-capri !!!
x il Comitato Mamme e Famiglie
Buongiorno
Mi fa piacere che abbiate usato il termine “politica” nella usa accezione classica. Politica deriva da Polis, e fin qui tutto bene, ma, ahimè, il fine ultimo del termine, ossia il bene delle collettività viene espresso mediante “l’arte di governare le società” con la conquista del potere e preseguendo l’interesse di un soggetto o di un gruppo.
Così Platone la definiva e così venne definita da Brunetto Latini nel XIII secolo. Questa è la definizione classica.
Comunque non sto qui per far polemica e tantomeno per dire a voi cosa era meglio fare. La lista civica La Nostra Terra era si apartitica ma non lo è stato il comitato che invece si è chiaramente schiarato nelle “vicinanze” della lista, che non significa destra, sinistra o centro.
Credo che il lavoro fatto in questi tre anni ora sia vanificato proprio per la scesa in POLITICA accanto alla lista, proprio perchè le persone comuni potrebbero avere paura a “schierarsi” con il comitato che potrebbe significare essere vicino a quella lista che loro non hanno votato.
Poteva essere una scelta strategica quella di non scendere in campo, un pò come i Verdi, che sono “morti” proprio perchè si sono schierati apertamente con dei partiti invece di negoziare con i governanti, forti delle persone che li sostenevano in base alle tematiche affrontate al momento.
E’ solo il mio piccolo punto di vista.
Rinnovando la mia gratitudine per il vostro lavoro, vi saluto.
Il ruolo di marcianise s’è desta su questo portale è quello di mantenere il buon umore: praticamente far ridere!
allora marcianise s’è desta può essere considerato un giullare?
buono a sapersi.
vuol dire che la prossima volta non mi prenderò nemmeno la briga di risponderlo ma leggerò il suo articolo con la speranza di una risata ma mi sa che sarà difficile perchè a me marcianise s’è desta con i suoi articoli fa solo piangere!!!!!!!!!!!!!
siamo x il rinnovamento
Non è che si sta diventando un portale alla “Amici” della Maria nazionale? Vogliamo creare dei personaggi, per rendere frivolo un argomento o una considerazione importante? Non me ne voglia il Bastonatore, sa quanto lo stimi, ma dopo di lui vogliamo rendere importante anche “marcianise s’è desta”, e poi chissà quale altro nick ancora? Una cosa è bella quando non si ripete la seconda volta, ed in particolare quando questa è una figura mal celata pure! Cordialmente.
Per Francesco Cangiano
sin dalla sua nascita il Comitato ha voluto intendere la Politica nella sua purezza senza le “contaminazioni” dei vari interpreti e/o di chi l’ha voluta asservire ai benefici di pochi; le azioni del Comitato di questi anni penso siano la dimostrazione che ciò è ancora possibile, forse siamo degli idealisti ma credere ancora in questi valori o ritornare ad aver fiducia in persone che intendono perseguire realmente il Bene della Città, secondo il mio modesto parere, non è certamente un problema per chi si propone certi obiettivi, ma è di chi ha paura di schierarsi con il nuovo ed abbandonare il Sistema, noi l’abbiamo fatto!
Per quanto riguarda i Verdi, se ti informi bene, essi sono morti non per la loro discesa in politica ma per ben altro: forse, come è accaduto per altre formazioni partitiche minori, ciò è avvenuto perché sono stati anteposti degli interessi a scapito di quanto si erano proposti e dato che chi segue queste compagini di solito crede in quello che gli viene promesso, sono stati talmente delusi dal loro agire che hanno preferito abbandonarli.
Non penso sia giusto un termine di paragone, dunque, né con il Comitato che non ha mai dato adito a chiacchiere perché non ha mai tratto beneficio dal suo lavoro, anzi, né tantomeno con la lista visto che non ha mai governato e dunque non si può giudicare chi non ha mai avuto un ruolo attivo nella politica.
Cordialmente
Un Grazie all’anonimo che si firma Jacques de Molay per avermi chiarito ciò che non avevo capito.
Marco RUSSO