In Via San Giuliano, ma anche nella altre zone residenziali cittadine, moltissimi alberi sono stati letteralmente amputati con tecniche arcaiche di potatura che stanno letteralmente distruggendo l’arredo verde a sostegno della zona urbana della città. La foto che proponiamo, in maniera chiara ed esaustiva, mostra interventi di capitozzatura e cioè del drastico taglio di tutte le ramificazioni degli alberi in questione, una pratica arcaica che trova riscontro nelle aree di guerra per avere un po’ di legna, senza abbattere interamente l’albero, nelle aree agricole dove si alleva bestiame per avere foglie fresche come foraggio e frasche per lettiera e ancora in tante realtà urbane italiane dove l’ignoranza e l’ incompetenza regnano sovrane. La capitozzatura è una pratica molto dannosa per l’albero, in quanto il soggetto arboreo viene letteralmente affamato, perché si elimina tutta la biomassa fogliare preposta alla fotosintesi con cui la pianta produce nutrienti che immagazzina per la sua vita attuale e futura. Si aprono poi ferite anche di grandi dimensioni su cui fanno agevolmente il loro ingresso agenti di malattie parassitarie e che con il tempo diventeranno aree di debolezza e decadimento con implicazioni anche di ordine statico e cioè di sicurezza con il conseguente schianto totale o parziale dell’albero a terra. La maggior parte degli alberi che crollano a terrà nelle città italiane che a volte provocano danni anche ingenti, oltre al ferimento ed a volte anche alla morte di persone, sono favoriti da azioni di errata cura colturale dell’albero come la capitozzatura.
La capitozzatura è oltre modo molto svantaggiosa sotto il profilo economico. Un albero capitozzato, quando non subisce un rapido deperimento biologico con conseguente morte, emette una grande numero di nuovi germogli lungo il fusto dell’albero capitozzato e intorno e a ridosso delle sezioni di taglio dei capitozzi, formato una chioma di sostituzione fitta e disordinata che deve essere successivamente gestita con nuovi interventi cesori, poiché questi nuovi rami (succhioni) crescono molto rapidamente e in breve tempo 1-3 anni danno vita ad una nuova chioma che però può andare incontro a rotture, scosciamenti, ecc… Ecco quindi che si deve intervenire di nuovo e spendere altri soldi. Se invece ci si limitasse a togliere solo le ramificazioni secche, i rami e rametti eventualmente spezzati, malati o feriti per varie ragioni e magari a fare solo piccoli tagli su rami principali per accorciarli sia lateralmente (se ci sono case, palazzi, balconi, impianto di illuminazione, semafori, ecc…), sia anche in alto, ma solo di qualche decina di cm, le piante crescerebbero bene e lentamente, così da risparmiare anche risorse economiche perché ci sarebbe bisogno di un numero inferiore di interventi sia in termini di tempo, sia in termini di quantità di materiale da asportare.
