Il Tar Campania accoglie il ricorso avverso il provvedimento di scioglimento del Consiglio Comunale. Reintegrata l’amministrazione comunale di Marcianise. Il ricorso è stato preparato dagli avvocati Antonio Lamberti e Gennaro Terracciano che hanno smontato punto per punto le tesi della Commissione Prefettizia, nominata dall’allora Prefetto Maria Elena Stasi (ora parlamentare nella compagine berlusconiana), addotte per lo scioglimento del Consiglio Comunale. Lo scioglimento avvenne con decreto del Presidente della Repubblica lo scorso 23 marzo 2008. Ora la sentenza del Tar ripristina gli organi eletti annullando il decreto di scioglimento.
Il sindaco Filippo Fecondo ha dichiarato: “Ho sempre ritenuto il provvedimento ingiusto ed ho sempre confidato nella giustizia”.
ehhe congratualazioni a tutti, ma michela mi hai fatto sorridere, rimbocchiamoci le mani? o saranno mai le maniche? si che nel caso delle amministrazioni comunali si fanno gran cose con le mani.
Comunque io appoggio il fecondo sindaco di marcianise, che sicuramente ha un faccione simpatico e al di la di tuto nel panorama politico nazionale ha una faccia piu pulita degli altri, nonostante la barba, direi che sembra piu un bamboccio messo li da qualche zio…
Gennaro mi sa che hai scoperto fecondo adesso………………
Non comment
Non esageriamo. Voui vedere che una sentenza del TAR (tribunale amministrativo regionale)é capace di annullare tutta la terribile cronaca che ha interessata per anni la nostra Città? Abbiamo dimenticato gli omicidsi in piazza, il coprifuoco, la presenza di clan sul nostro territorio, personaggi della nostra terra alla continua attenzione delle forze dell’ordine e dei tribunali?
Quando vogliamo operare, per migliorare, dobbiamo saper leggere la “realtà effettuale” del Machiavelli.
Gli struzzi mettono la testa sotto la sabbia, noi siamo uomini!
Considerando la filiera istituzionale che ha decretato lo scioglimento del nostro Consiglio comunale, senza mai dimenticare che c’era un governo non ostile all’Amministrazione Fecondo,quindi esludiamo il “fumus persecutionis”, c’é da pensare che sarà stato propria la nostra “storia” a rendere più facile il provvedimento.
Sono quasi sicuro che in un contesto diverso, in una città diversa,i comportamenti dei nostri amministratori, gli stessi che hanno determinato lo scioglimento, sarebbero passati sotto silenzio.
La nostra é una Città difficile e,perciò, quando la si amministra, bisogna tenere le palle degli occhi bene aperti.
Essere scambiato per per “untore” non é difficile, perchè di untori in giro ce ne sono molti.
Se li scansiamo sarà molto meglio! Alberto Marino
E’ forse anche vero che il provvedimento del prefetto Maria Elena Stasi fu preso sulla base di semplici sospetti, ma dev’esserci pur stato qualcosa che generò quei sospetti non sembr che quella donna, oggi parlamentare sia una pazza!!! Gioiamo del risultato, ma non ubriachiamoci nell’inettitudine, continuiamo a stare svegli, a viglilare e a far sentire la nostra voce anche attraverso internet, contro ogni malaffare, esprimiamo le nostre idee sulle scelte amministrative coì forse in futuro non vedremo scempi come quelli di Piazza carità che oggi sembra possa chiamarsi Piazza della Pietà
No Prof.Marino una sentenza del TAR non ci fa dimenticare il coprifuoco,i morti ammazzati e quanto altro ma ora basta…….Marcianise deve cambiare,deve Vivere,basta con queste pessimismo cosmico e cronico che soffre una certa sinistra estrema e antireale……Basta!!!!!!!Untori ce ne sono e tanti pure ma ci sono anche i personaggi che ora vorrebbero cavalcare l’onda,ora bisogna lavorare,restituire la città ai giovani,dare spazio a nuove idee e non vivere nel “Era Meglio Prima”……Basta….si continua……Perchè Marcianise ha bisogno di una nuova immagine ma per fare ciò bisogna estirpare quella nostra certa Mentalità che ci accompagna da secoli…..ma non la si cambia facendo Urbi et Orbi ma lo si fa con esempi,con azioni e questa del TAR è un esempio di come un uomo con i suoi limiti possa governare con ONESTA’.
Per ognuno di noi esiste la possibilità di parlare e rendersi visibili in un dato momento della vita. Riferendomi alla vicenda dello scioglimento e del successivo reintegro della giunta Fecondo ho assistito alla prima fase, in cui hanno parlato i detrattori del Sindaco incolpandolo circa le responsabilità avute in merito allo scioglimento del consiglio comunale ed alla seconda in cui stanno parlando i suoi aficionades salutandolo ed acclamandolo come il salvatore della patria e come colui che farà ripartire l’amministrazione, l’azione politica e conseguentemente lo sviluppo della città. Io, cittadino marcianisano, sono stato un suo elettore alle ultime elezione amministrative, ed in questa fase storica e politica, così critica per il paese, voglio esprimere il mio parere personale. Non ho mai creduto ad infiltrazioni o a condizionamenti camorristici, né tantomeno a rapporti collaterali con la malavita organizzata da parte di esponenti del consiglio comunale, da parte di assessori , da parte del sindaco stesso e sono stato sempre fiducioso sull’esito del ricorso. Per cui non l’ho giudicato prima in merito all’onta dello scioglimento né tantomeno lo osanno adesso prosciolto. Quello che mi preme rappresentare è il giudizio sulla sua azione politica ed amministrativa nel pieno della sua funzione. Non mi pare che la cittadinanza fosse contenta del suo operato, non mi pare che la città abbia avuto uno sviluppo in termini di crescita economica ed occupazionale, in parole brevi, non mi pare che la città abbia avvertito quel salto di qualità in termini di qualità della vita. Né tantomeno, in questo momento, cosi delicato come scrivevo prima, ritengo che si riesca a mettere insieme una maggioranza politica seria che faccia ripartire e riguadagnare il tempo perso di circa un anno; assunto anche che la maggioranza politica che lo ha sostenuto ormai non esiste più, ritenendo, personalmente, che un eventuale ricompattamento sarebbe solo il frutto di una nuova spartizione a cui i cittadini dovranno sottostare. Quello che io auspico e che il consiglio comunale dopo essere stato giudicato e reintegrato dal Tar, venga giudicato e reintegrato anche dai cittadini.
Facebook
Bravo Facebook, concordo pienamente.
Mi viene da piangere leggendo tutti i commenti in cui si osanna Fecondo,ma questa povera gente si rende conto di quello che dice? non capiscono che cosi’ vogliono solo il loro male? Possibile adesso che tutto questo ambarada’ sia nato dal nulla? mi dispiace ma io non ci credo. Questa per me e’ l’ennesima dimostrazione della corruzzione e della camorra che purtroppo ancora esistono in questa citta’.Vorrei veramente che la gente riflettesse su quanto accaduto e che invece di starsene in disparte a lamentarsi scendesse in piazza a protestare per tutte le maledette cose che non funzionano in questa citta’.Dobbiamo fare come il demiurgo ,plasmare le cose perfette in questo mondo imperfetto e dobbiamo farlo secondo me andando subito alle urne ,questa volta pero’ facendo valere il nostro voto per chi e’ veramente in grado di RAPPRESENTARCI E DI GOVERNARE LA CITTA’.
NON HO ATTACATA ADDOSSO NESSUNA “ETICHETTA” DI PARTITO! Tuttavia mi sento di dire al “cecchino” che si firma Futura, che del Prof. Alberto MARINO si può dire ciò che si vuole, ma, nulla per quel che attiene la sua coerenza ed onestà intellettuale, la sua grande moralità e rettitudine politica.
Marco RUSSO
P.S.
Come ho avuto modo di scrivere in un altro commento, tutti coloro che usano pseudonimi, per quel che mi riguarda, hanno la stessa conformazione mentale del cecchino: colpiscono deliberatamente perchè sanno che non possono essere individuati. Peccato, per quelli che esprimono, invece, commenti “di spessore”…
Per Marco Russo,
Non mi sento chiamato in causa direttamente, perché ritengo che nei miei commenti non ho sparato addosso a nessuno, né tantomeno mi sono lasciato andare in commenti offensivi verso chicchessia; però il voler ritenere, come hai fatto tu, cecchino tutti coloro che non si firmano, mi sembra un tantino esagerato, peccato perché ho rilevato da parte tua una spiccata sensibilità nel commentare. Sono entrato in questo forum, quasi per curiosità ed utilizzando un nickname, poi un po’ alla volta mi sono appassionato su temi di importanza e sono andato avanti utilizzando lo pseudonimo Facebook. Ma sai perché ? perché ritengo che debbano essere giudicate le idee, i progetti, gli spunti che provengono dalla cittadinanza e non è utile, né sortisce valore aggiunto associare un’idea ad un nome, ad un volto. Ritengo ed auspico che le idee di tutti, un po’ per volta, possano divenire massa critica intorno alla quale costituire un nuovo progetto per la città; auspico che i nostri politici, i nostri amministratori leggano i nostri commenti e sintetizzino una nuova fase per la città, dove anche il semplice cittadino può portare e rappresentare un progetto innovativo per la intera comunità. Credimi le idee non devono avere tassativamente volto, bensì anima e gambe per camminare ed incontrare tanta gente !!! Per quanto riguarda la fase politica, rimango, senza offendere nessuno, sulle mie posizioni; Ci sono tante idee politiche, ma confuse, ed attenzione al cavallo di Troia, dato che si sta prospettando che anche una parte della minoranza vada in maggioranza, nulla di grave basta dirlo chiaramente.
Deligere oportet quem velis diligere
Vs Facebook
Caro Marco Russo io stimo il Prof.Marino,non l’attacco ma bensì non concordo col suo pensiero,piano anche con le sottigliezze di parole che usi cecchino……mi sa che i cecchini colpiscono e colpiscono anche bene,Marco impara a confrontarti e non sparare sentenze xchè questa è una città che ha bisogno di cambiare la sua mentalità e cultura del dovere civico e sociale.Aggiungo che provenendo da una sinistra estrema che oggi o meglio da anni non condivido le scelte mi permetto di sindacare o meglio criticare(con il dovuto rispetto)idee ed opinioni che non mi appartengono….ecco il cecchino cosa voleva dire…..interpreta bene le parole e sopratutto l’animo di come si scrive….è importante saper giudicare anche dallo scritto di una persona quello che importa Caro Marco Russo è la sostanza è non la forma……xchè non ne abbiamo bisogno.
Ciao futura solo qualche anno fa eri pronto a scendere in piazza contro il governo Prodi e adesso cerchi di confrontarti con A.Marino, uomo di onesta intelettuale e depositario dei valori e della cultura che tu stesso sbandieravi ai quattro venti,ma sopratutto di grande coerenza a differenza del tuo nuovo leader di cui la città si vuole liberare…..perchè la soffoca e noi abbiamo voglia di respirare.
Leggendo tra i vari commenti quello della Marcianisana doc, mi sento di risponderle che forse quest’anno in occasione delle festività natalizie, il centro storico ha mostrato la sobrietà e la compostezza come non mai!!! Niente tappeti rossi come gli anni addietro, messi lì a bella mostra ad infradiciarsi di acqua e lordure varie, niente luminarie pacchiane che quasi facevano concorrenza a quelle della festa del cocifisso, ma semplici fiaccole che riscaldavano delicatamente l’atmosfera. Ciò che invece fa veramente male è vedere tanti piccoli esercizi commerciali costretti a chiudere bottega e per la crisi economica e pr le scelte urbanistiche e programmatiche della nostra cara aministrazione!!! Quanto sarebbe bello avere un centro storico con una miriade di negozi frequentati con parcheggi e spazi verdi attrezzati. Quanto sarebbe bello poter passeggiare e fare shopping. Ma a Marcianise sembra davvero calato il coprifuoco…. e le compere si fanno al Centro Campania Poveri commercianti, poveri noi e soprattutto povera Marcianise
cara Serena, e il Progresso. e non ti credere che il centro Campania e vari ……. non abbiano anche loro il problema Crisi. la crisi che ce oggi e Mondiale. quindi non incolpiamo nessuno, ma aspettiamo che un giorno a venire, tutto si metta apposto.. penso che anche chi lavora in questi grandi centri, abbia molti ma molti problemi, fattelo dire da chi ci lavora. e vero manca il verde? questa e una cosa giusta, ma sulla crisi credimi siamo tutti nella stessa situazione. poi il verde si può creare, ma un posto di lavoro credimi e molto difficile trovarlo, e tentare di tenerselo stretto. non facciamo tutti i nababbi…… pensa le nostre famigle da sfamare. e per chi ancora oggi sta aspettando un posto di lavoro, cosa che con questa crisi e molto difficile. spero di essere compreso…..
Di solito, su questo portale esprimo dei personalissimi punti di vista, assolutamente opinabili,(non “sparo” sentenze,non è da me) sulle questioni che si dibattono, sono molto restio a rispondere a coloro che non si firmano con le proprie generalità: l’ho fatto, di sicuro e con vero piacere, verso taluni che hanno avuto la correttezza di firmarsi(alla fine, si tratta solo di correttezza, sarò pure anacronistico, ma io la vedo cosi, tuttavia coloro che scelgono di mantenere l’anonimato, stiano certi, poichè avranno il mio rispetto per questa loro scelta che continuo a non condividere e tontomeno comprendere) e verso qualche “anonimo” come dire, a “optorto collo” ma, non potevo esimermi.Anche stavolta avrei preferito non entrare nel merito, ma le persone che si firmano “FACEBOOK” e “FUTURA” hanno espressamente menzionato il mio nome nei loro commenti e, per correttezza rispondo.Sig. Facebook, io non voglio associare idee ad un volto, ma ad un nome si, poichè in tal caso, le assicuro, le idee medesime acquistano, a mio modo di vedere, un sicuro valore aggiunto e, col suo permesso, cerco di spiegarmi meglio. Vede, uno dei tanti limiti di noi marcianisani è quello di “farci i fatti nostri”…a tutti i costi! tale categorico imperativo, rappresenta per noi, l’intima deleteria sostanza che ci conforma, un dannoso retaggio che opprime le coscienze e che porta, infine, ad attenderci “dall’altro” l’azione risolutrice dei problemi comuni a tutti. E l’anonimato d’uno pseudonimo o nickname altro non sortisce che l’affermazione d’un tale, distorto, atteggiamento mentale.Penso,che solo attribuendo una limpida paternità alle nostre idee, qualunque esse siano,riusciamo a trasmettere un messaggio di civiltà e coraggio per poter scuotere dall’esecrabile torpore coscienze “indecise”.Vorrei, altresi, condividere se non il suo ottimismo almeno la sua speranza sul fatto che in ns. amministratori “leggano e sintetizzino una nuova fase per la città, dove anche il semplice cittadino può portare e rappresentare un progetto innovativo per la intera comunità”,ma non mi è possibile, poichè penso che operare quella sintesi significherebbe, disporsi all’azione, da parte loro,per il bene comune di tutti e non per i benefici di pochi.Infine, alla persona che si firma FUTURA,chiedo di voler perdonare la mia limitata capacità a comprendere ciò che scrive, tuttavia sappia che non ho mai giudicato nessuno, sostengo, per converso, che tutte le persone che dissentono dal mio modo di vedere, hanno valore di moneta contante, subito spendibile, poichè ingenerano in me il dubbio che forse essi vedono quello che io non riesco scorgere, e mi inducono alla riflessione e ad un’attenta disamina dei miei asserti.
Grazie per la vs. attenzione
Marco RUSSO
Preg.mo.Signor Marco Russo,anzitutto La saluto con stima che Lei conosce.Lei e’ una persona che non teme specchi. Ama i confronti,un po meno i fantasmi.Parlo con Lei in questo spazio volentieri, senza usare il burka mentale,che e’ piu’ pericoloso di quello di stoffa. Stare con i piedi dove la testa non vuole e’ orribile.Si puo’ ammalare.Mi diceva che conosce il Friuli?Allora molli tutto,non sprechi il suo tempo,ritorni da noi.Curare un malato di cancro con una aspirina e impossibile,come cercare finti problemi tra titoli di coda.Bene ha fatto nel nordest il primo cittadino di Azzano Decimo PN (che e’ un nostro dipendente)ad utilizzare per primo in Italia la legge dell’ottimo Ministro Maroni,il divieto per i musulmani di pregare d’avanti le chiese ostacolando il normale transito di cittadini.Cosi a Udine il sindaco Honsell telecamere ovunque.Pochi pettinano le bambole o spiano dal buco della serratura o ancor peggio non denunciano per paura.La saluto Mandi mandi
Udine,01,02,009 Antimo Castellone Sgueglia
In decine di commenti ci si “aggrappa” al reintegrato Sindaco FECONDO affinché faccia il miracolo. Lo faccia il POPOLO DI MARCIANISE il miracolo! Il Sindaco potrà fare solo una parte, tenuto conto della pressione a cui è stato sottoposto ed a quella che deve ancora arrivare.
Il TAR ha restituito la dignità al Consiglio Comunale, ma la dignità ai Marcianisani non la restituirà nessuno, bisogna costruirla partendo dall’educazione alla LEGALITA’ ed in questo, nessuno aspetti “l’altro”! Al Sindaco formulo i migliori auguri di un lavoro sereno e sopratutto proficuo.
UDINE 01.02.2009 Giovanni TARTAGLIONE
Egr. Sig. Antimo Castellone Sgueglia,
La ringrazio delle belle parole di stima che m’ha riservato:le ricambio, inoltre, con immutati affetto e simpatia. Se potessi, scapperei “di notte” per tornare all’abbraccio della mia cara “madre adottiva”:la bella terra friulana!M’accolse che ero un ragazzo di diciotto anni e mezzo, la lasciai, col nodo alla gola, ch’ero un uomo di trentanove anni.Ma ora, nel bene e nel male, vivo nella terra dove son nato, “madre carnale”, ridotta nelle miserevoli condizioni che sappiamo e vediamo, cerco di dare il mio modestissimo, insignificante contributo di idee postulando, anche su questo portale, volenterosi capaci, però, di strapparsi dal volto quel “burka” cui Lei accennava.E questo, ne prendo atto, m’avvedo che non è la cosa più semplice del mondo.
La saluto cordialmente con un affettuoso “Mandi!”
Marco RUSSO
Caro Marco Rossi, non voglio entrare né in polemica, né tantomeno innescare una qualsivoglia corrispondenza esclusiva con te, ti do del tu, cosi si usa sul WEB, ed anche se ti firmi, le tue generalità non mi rappresentano nulla, potresti essere il mio vicino di casa, mio fratello, il mio più acerrimo nemico. Non riesco a darti un volto, un’età, una storia. Ma ciò, non è importante per me, tu esisti, sei una testa pensante, scrivi, rappresenti e promuovi qualcosa che ritieni che la gente debba sapere, giudicare e perché no, condividere. Detto ciò, ritengo che tu non sia il solo ad utilizzare il blog per esprimere pareri personali, penso che la stragrande maggioranza utilizzi lo strumento per comunicare dei punti di vista personali, opinabili quanto vuoi, ma personali, ed il fatto che la quasi totalità dei frequentatori utilizzi il nickname non credo che sia un fattore limitante o discriminante, ed in generale, suppongo che il successo stesso della rete, in gran parte, derivi da questo modo di interagire. Nello specifico, l’utilizzo da parte mia di uno pseudonimo, non dipende come asserisci, per mancanza di correttezza verso gli altri, per retaggi culturali o peggio ancora per distorto atteggiamento mentale. Parecchie persone che mi conoscono ultimamente mi hanno chiesto se fossi io Facebook , e sai perché ? perché quello che scrivo lo dico liberamente alle persone che conosco e con le quali mi confronto. Francamente non temo né il giudizio né il confronto con gli altri, conosco i miei limiti ma ho anche la consapevolezza del valore di chi mi circonda (Andreotti docet). Con maggiore vigore affermo che le idee non devono avere un nome, ma delle gambe, delle gambe forti e vigorose atte a scalare cime ed a percorrere sentieri impervi e scoscesi, trascinando dietro, anche obtorto collo, chi era scettico sul valore delle stesse. Lavorando nel privato, molte volte mi sono trovato a lottare per una mia idea, spesso altri hanno utilizzato un mio progetto, frequentemente sono stati vincenti, non ne ho mai preteso la paternità, l’importante era raggiungere lo scopo. E’ il mio modo di fare e non lo cambierò, non voglio considerarmi un precursore ante litteram, ma ciò che viene inculcato alle nuove leve,è il concetto di brain storming, di workteam dove tutti concorrono alla ricerca di una soluzione senza che la stessa abbia alla fine un nome o una paternità. Il valore aggiunto, come dici tu, non lo da il nome di chi ha partorito il concetto ma la condivisione e la relativa presa che ha sulla collettività.
facebook
Ritengo il post di Castellone Sgueglia un misto di razzismo e di vergogna delle sue origini terrone, lo stesso è fuori luogo e discriminatorio. Ma poco importa, la stragrande maggioranza di meridionali che vanno al nord, lo affermo per esperienza diretta, si comporta come i peggiori nemici del sud. E questo lo si rileva maggiormente tra quelli di fascia medio-bassa. Pur di darsi una connotazione di integrazione che, evidentemente non raggiungeranno mai, buttano veleno sul sud in maniera gratuita e meschina, diventando altresì i peggiori leghisti, perché quelli veri in fondo un po’ di ragione ce l’hanno. Stia al nord e non venga a Marcianise neanche per periodi canonici non sentiamo la sua mancanza. Non voglio entrare nel merito delle delibere dei vari sindaci leghisti né tantomeno dell’ottimo ministro Maroni perché non lo trovo meritevole di discussione.
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Gentilissimo Facebook, mi inserisco nella discussione tra Lei ed il Signor Castellone Squeglia, poiché mi sento chiamato direttamente in causa essendo uno di quei meridionali da Lei definiti “i peggiori nemici del Sud”. Temo che nella Sua personale “esperienza diretta” Lei abbia incontrato i meridionali sbagliati. Caro Signor Facekook, personalmente non ho mai sputato veleno in maniera gratuita e meschina, come Lei afferma, sulla mia Terra di origine (che amo profondamente), e non ho mai avuto il bisogno di “integrarmi” perché non mi sono mai sentito diverso da nessuno. Le posso assicurare inoltre, che non sono diventato un leghista e che continuo a prendere le difese del Sud in ogni occasione che mi si presenta. Esisteranno senza dubbio i meridionali che Lei ha citato, ma se lo lasci dire, non sono la stragrande maggioranza. Le sarei grato se definisse con maggiore precisione i meridionali di “fascia medio-bassa”, forse intende quei padri di famiglia che, pur non avendo titoli di studio, vanno a cercare il futuro altrove per se stessi i propri figli?
Trovo la Sua critica al commento del Signor Castellone Squeglia, che non conosco personalmente, eccessiva. Invece di criticare chi ha interessi puramente affettivi come il Signor Castellone Squeglia, che presumo non sia nativo di Marcianise, critichi quei nostri Concittadini che della propria Città non si interessano affatto, critichi chi ha trasformato il nostro Paese in una discarica. Mi fermo qui, caro Facebook, spero che Lei riveda alcune sue posizioni in merito all’argomento iniziale di questo mio commento, mi creda con questo scritto non voglio entrare in polemica, né con Lei, né con altri. Apprezzo la Sua fermezza, che traspare in ogni suo commento, fa bene a non temere giudizi né confronti.Porti avanti le sue idee con tenacia, Marcianise oggi ha molto bisogno di questo.
Saluti.
UDINE 2 febbraio 2009. Giovanni TARTAGLIONE
Non sono riuscito a focalizzare bene e compiutamente il problema, ma di questo non ne faccio un dramma, considerate le mie fiacche capacità di espressione.Il vero problema – fra i tanti – che, peraltro, ho tentato di sottolineare, è quello di suscitare le coscienze di noi marcianisani poichè, di questo, penso che vi sia un gran bisogno.
Come ho già avuto modo di dire, in altre occasioni, siamo gente impastata con l’infernale farina del “fatti i fatti tuoi”, aspettiamo che sia qualche “altro” esporsi al posto nostro, forse per non essere invisi al potente di turno(direttamente presente su questo portale, qualcuno, come burattinaio, invece, qualche altro); ed è per questo motivo che ritengo che solo cominciando a dare segnali incoraggianti, come può essere, ad es. l’uso delle vere generalità a suggello d’un commento espresso sulla rete,che si può innescare la benefica azione emulativa, anche da parte delle più sonnolenti coscienze, che può riverberarsi, successivamente, in eventi di più considerevole impegno civile. Un grande del passato soleva dire che “il popolo ama nascondersi travestito per metà da asino e per metà da pecora” ed è d’un tale indecoroso, indegno travestimento che i più dotati, in animo e intelletto, dovrebbero aiutare i meno dotati togliersi di dosso.Altro che schermate disquisizioni! risibili citazioni che tanto ricordano il LATINORUM di Don Abbondio al frastornato Renzo, o, peggio, di barbare anglofonie tanto alla moda.
Marco RUSSO
Caro Giovanni, hai ragione, chiedo scusa a te e a tutte quelle persone che ho potuto involontariamente offendere. Sono stato eccessivo nella risposta, avevo perso la calma nel leggere il post, cosa che mi impongo di non fare più. È vero come dici tu, ci sono tanti meridionali al nord, e sono sicuro tu sei tra quelli, che hanno nel cuore il sud e capiscono tutti i problemi che viviamo ed il degrado che ci circonda e sanno benissimo che molte volte siamo impotenti rispetto ad essi. Fortunatamente, anche con l’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione, sta nascendo un nuova coscienza critica che dialoga e si confronta anche con chi vive lontano e questo non può che farci bene. Mi chiedi un chiarimento, è doveroso dartelo e mi aiuta a farmi perdonare da te. Sicuramente con il mio “je accuse”, non mi sono rivolto a “quei padri di famiglia……” sappi che le persone semplici ed umili sono state e sempre saranno il mio modello di vita ed il mio pensiero è sempre rivolto a loro, per me rappresentano il vero popolo, la parte buona del Paese da preservare. La mia accusa era rivolta a quelle persone che gratuitamente disprezzano il sud, anche se da lì provengono, senza conoscere e senza sapere le motivazioni storiche, politiche e culturali che hanno generato il divario esistente, era rivolto a loro, solo a loro e sono contento che rappresentano una minima parte dei meridionali del nord. Approfitto anche per chiudere definitivamente una sorta di scambio di frecciate con due frequentatori, al primo chiedo, essendo anche lui parte del popolo , se per lui le parti animalesche sono bilanciate, come riporta, o piuttosto per lui ci sia una sorta di preponderanza dell’una rispetto all’altra. Essendo la mia una domanda retorica, non mi aspetto risposta. All’altro frequentatore, il cosiddetto Bertinotti de’ noialtri, più che una domanda è un’affermazione. Sono ancora vivi in me i suoi grugniti in consiglio comunale dove si lasciava andare ed inveiva in maniera a dir poco rivoltante contro quella brava persona del sindaco Foglia, con aggettivi a dir poco disonorevoli ed offensivi, per dare rilievo a quanto scrive.
facebook
Egr. Sig. facebook, apprezzo il suo intervento, volevo comunque precisare che la mia non era una richiesta di scuse,(che forse dovrebbe “girare” al Signor Castellone Squeglia)ma un semplice invito ad una riflessione “serena” a quanto trattato nel commento. Ad ogni buon modo, spero che il nostro prossimo scambio di battute sia oggetto di un avvenimento positivo per la nostra cara Città.
Grazie per l’attenzione.
UDINE 3 febbraio 2009. Giovanni TARTAGLIONE
Faccio parte del popolo, e per me non è preponderante nè l’una nè l’altra condizione animalesca da me citata, a riprova di questo, sta il fatto che ho il coraggio di firmarmi: non ho bisogno di nascondermi dietro uno pseudonimo esattamente quanto non ne ho di noscondermi “travestito per metà da asino e per metà da pecora”. Penso,inoltre, che null’altro s’ha da dire quando si depongono gli strumenti del dialogo, della libera esposizione delle personali idee, per ricorrere alle frecciate che, in quanto tali, scoccano sempre con il medesimo intento: quello di offendere, di ferire. Ma queste, in considerazione dell’affanno e del nervosismo mostrati dall’arciere, ancorchè non hanno forza e cadono, meschine, ai piedi di coloro che intendevano ferire-e da questi calpestate-, difettono persino in precisione: prendendo altre direzioni, verso persone che non c’entrano. Infine, mi arrendo alla saggezza del proverbio: “non c’è peggior sordo di colui che non vuole udire!”
Marco RUSSO
A chi vuol far piacere, il signor Facebook,parlando dei miei “grugniti”?
Certamente a dei padroni che conoscono la sua idemntità!
I grugniti, emessi a viso aperto,diventano, per tanti,ruggiti e solo l’asino li percepisce come tali e risponde con il raglio.
Alberto Marino (Bertinotti)