Alcuni esponenti del clan dei Casalesi sono stati arrestati nelle province di Napoli e Caserta, in Calabria, Puglia e Sicilia nel corso di un’operazione volta a smantellare un sistema di scommesse clandestine. Gli arrestati gestivano alcune piattaforme online, mutuate dal Monopolio di Stato, sulle quali venivano raccolte le scommesse. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati tre milioni di euro.
I carabinieri hanno eseguito i provvedimenti cautelari emessi su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli al termine delle indagini condotte dai Ros. I reati ipotizzati sono, tra l’altro, di concorso esterno in associazione di tipo mafioso e associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse.
Nelle indagini è stato scoperto un complesso e articolato sistema che, secondo l’accusa, consentiva all’organizzazione di raccogliere scommesse su partite di calcio, utilizzando piattaforme informatiche illegali mutuate da quelle attive nei concessionari autorizzati dall’amministrazione dei Monopoli di Stato. Gli investigatori hanno scoperto anche che, sulle piattaforme informatiche illegali, veniva manipolata la visualizzazione di alcuni eventi sportivi per orientare in modo fraudolento le vincite, ai danni di scommettitori che erano all’oscuro di tutto.
Sono 38 le ordinanze cautelari siglate dal giudice per le indagini preliminari, dott. Maria Vittoria Foschini tra cui Giovanni Battista Colella, 32enne originario di Marcianise e residente a Capodrise in via Ienco. L’uomo è accusato del reato di cui all’art. 81 comma II c.p., all’art. 4 commi I e IV bis L. 401/1989 e all’art. 7 L. 203/1991 perché, spiega il giudice nell’ordinanza “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, al fine di procurarsi un illecito vantaggio, presso l’Internet Point ubicato in Marcianise alla via S. Merola n. 13, per il quale è concessionario di autorizzazione rilasciata da AAMS, sfruttata quale copertura dell’attività illegale, esercitava abusivamente l’organizzazione di scommesse riservate per legge allo Stato e/o al C.O.N.I., predisponendo, quindi, un complesso di persone e mezzi – tra i quali ultimi i siti internet realizzati dai citati esperti informatici – al fine di compiere gli atti attraverso i quali si articola la gestione delle scommesse, cioè l’individuazione delle competizioni e degli eventi sui quali poter esprimere i pronostici, la fissazione delle quote e, soprattutto, l’“accettazione” delle scommesse, ossia quelle operazioni collegate alla raccolta delle giocate (l’incasso delle poste, il rilascio di ricevute) ed il pagamento delle eventuali vincite. Con l’aggravante di aver commesso il fatto avvalendosi delle condizioni previste dall’art. 416 bis c.p. ed al fine di agevolare l’attività dell’associazione camorristica localmente denominata “clan dei casalesi”, capeggiata da Venosa Salvatore, che con i proventi delle scommesse clandestine contribuiva alle esigenze dell’organizzazione camorristica, così assicurandone la sopravvivenza ed il perseguimento dei suoi fini illeciti. Accertato in Marcianise almeno da aprile 2012 fino ad almeno settembre 2012″.
Scommesse on line truccate su partite di calcio: nei guai 32enne di Marcianise
23 Apr 2013
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