Sono una studentessa dell’ ISISS G.B. Novelli di Marcianise che da mercoledì, insieme ai suoi compagni, sta occupando l’istituto, come sta succedendo in tutte le scuole della provincia della Campania e d’Italia. Stiamo lottando per i nostri diritti ma soprattutto per il nostro futuro. Dicono che noi giovani siamo il futuro!…ma se non abbiamo i mezzi e le possibilità per esserlo che prospettive abbiamo?… Allora mi sorge un dubbio e mi chiedo: a cosa è servito aver studiato finora?, a cosa è servito impegnarsi e soprattutto fare sacrifici per avere una buona pagella? a cosa serve lottare, combattere ogni giorno per acquisire una cultura che poi non possiamo sfruttare?…. La risposta è semplice: Non c’è MERITOCRAZIA…oramai va avanti solo chi è raccomandato, solo chi è figlio di… A governarci abbiamo persone che non guardano ai giovani come la forza viva e il futuro della nazione! Purtroppo siamo in un momento di crisi…e stiamo vivendo tutti questo disagio…ma perchè prendersela con noi giovani? Perchè non effettuare tagli nella politica dove vi sono persone che non ci rappresentano? La scuola è l’unica nostra FORZA…Credeteci!….L’unica cosa che forse non ci tradirà mai….La cultura non bisogna comprarla….bisogna sudarla! Dateci la possibilità di raggiungere i nostri sogni, i nostri obiettivi, ritorniamo alla normalità, perchè tutto questo non è altro che un brutto sogno che si sta realizzando. Noi giovani siamo vivi…non siamo marionette che si fanno manovrare…e lo stiamo dimostrando! L’unico modo per vincere questa lotta è quello di non arrendersi. Noi ce la faremo e combatteremo l’ignoranza e la non competenza! Noi ci Crediamo. In questi giorni veramente sto vedendo un interesse da parte di tutti noi che al solo pensiero mi vengono i brividi..Ragazzi che si stanno rimboccando le maniche nelle pulizie, nel volantinaggio, nel rendere la scuola MIGLIORE, una “seconda casa”, perchè spinti da quella speranza di potercela fare, da quella magia e spirito di collaborazione e da quella sensazione di essere una famiglia, dei fratelli che si ritrovano uniti per difendere quella che da sempre è stata la nostra certezza…la nostra SCUOLA! Non uccidete il nostro FUTURO! L’istruzione, la fomazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo. E noi lo cambieremo, ne sono certa. Noi giovani stiamo dando la dimostrazione di ubbidire a quell’imperativo categorico di cui ci parlava Kant “Tu devi!”. Non stiamo perdendo tempo, non stiamo facendo di tutto per sfuggire a una lezione di matematica noiosa o a una lezione di filosofia pesante…Noi stiamo agendo in nome della nostra dignità, rispettando quella che è la nostra legge morale…Il nostro è un dovere! Quindi date a Cesare quel che è di Cesare!
Maddalena Magnotta
“In questi giorni si sta assistendo ad un tristissimo scenario che vede protagonisti migliaia di studenti che, a volte sotto pesanti pressioni, effettuano scioperi, manifestazioni e magari pure l’occupazione della loro scuola. Ciò che mi inquieta dunque, non è tanto il comportamento dei ragazzi, gran parte minorenni, ma è per il comportamento di alcuni adulti tra i quali molti hanno responsabilità formative educative e sociali.” Lo afferma in una nota Paride Amoroso, coordinatore Provinciale di Grande Sud Caserta, che proprio ieri ha girato alcuni istituti della provincia per parlare con i ragazzi e capire le reali motivazioni della loro protesta.
“Le motivazioni – spiega Amoroso – che gli studenti hanno esplicato sono più che valide e vanno dalla protesta contro i tagli a Scuola pubblica e Università pubblica da quasi 200 milioni previsti dalla Spending Review fino alla tanto contestata Proposta di Legge Aprea, che strozza gli spazi di democrazia delle scuole, sopprime la rappresentanza studentesca e sacrifica l’istruzione sull’altare del mercato, aprendo i Consigli d’Istituto a soggetti privati.
E’ vero occorre investire sulla Scuola pubblica e, in generale, sull’educazione e sulla cultura. Abbiamo bisogno di una politica scolastica che sia attenta alle istanze dal basso, tuteli i più deboli e pratichi la democrazia. La scuola deve tornare a fare la scuola, la politica deve tornare ad essere il coadiuvante e non il repellente e quindi la cultura deve tornare al centro del dibattito educativo.
Quindi il principio è più che nobile, ma ciò che in questi giorni si sta verificando è molto grave, poiché al fianco degli studenti, molto spesso inesperti e minorenni, vi sono persone non appartenenti alle scuole ma di varie realtà sociali locali impegnate in altre esperienze di occupazione e forte protesta, e ciò mi fa credere che ci sia una partecipazione ed una motivazione non chiara. Sentire inoltre il comportamento notturno di alcuni ragazzi che ho ragione di credere alterati da alcol e molto probabilmente altre sostanze, mi porta a provare grande preoccupazione e a prendere la distanza da queste situazioni e dalle realtà socio culturali che le sostengono direttamente o indirettamente.
Mi auguro – continua Amoroso – che gli studenti riescano a distinguere le varie realtà e le motivazioni. Spero che le modalità di comportamento siano coerenti ai principi pacifici e contro la violenza ed è per questo che chiedo un incontro urgente al Provveditore affinché si possa arginare al più presto questa piaga. Auspico altresì – conclude il coordinatore arancione – che gli educatori ed i formatori riconducano al più presto il confronto, il contrasto dentro la legge e nelle forme consone in questo territorio e nelle Istituzioni Scolastiche.