Tra mille polemiche e con la presenza di veri e propri schieramenti in lotta fra di loro, la nuova porta di bronzo del Duomo di Marcianise è stata montata. Ora i cittadini e i fedeli possono giudicare in maniera diretta l’opera realizzata dal maestro Raffaele D’Anna, scultore marcianisano molto conosciuto in città. Ma le polemiche sono destinate a continuare soprattutto ora che molti cittadini stanno ritornando lentamente dalle vacanze estive. Intanto l’impianto del nuovo portale ha fatto registrare anche momenti di tensione proprio nel sagrato della Parrocchia di San Michele Arcangelo. Un duro alterco, raccontano i presenti, si è verificato tra l’architetto Gianni Di Dio (animatore dell’associazione Grism e nettamente schierato contro la sostituzione delle porte), e alcuni fedeli collobaoratori di Don Paolo Dello Stritto (parroco del Duomo) , mercoledì scorso nel mentre gli operai stavano effettuando gli ultimi accorgimenti per mettere in sicurezza il portale. Accuse pesanti pare siano state profferite dall’archietto nei confronti di coloro che hanno voluto la sostituzione delle porte oltre all’annuncio di ulteriori denunce alle autorità competenti.
Tra i sostenitori della scultura di D’Anna sono da annoverare lo storico e preside del Liceo Giannone di Caserta Salvatore Delli Paoli, il compianto Gaetano Andrisani e l’ex consigliere comunale Raffaele Salzillo (genero di D’Anna). Contro l’opera già 15 anni fa si schierò, anche promuovendo una petizione firmata da migliaia di cittadini, lo scomparso scrittore e artista Pietro Zinzi, ma anche tantissimi artisti marcianisani. L’opera fu commissionata 15 anni fa dall’allora parroco del Duomo Don Gaetano Rossano. Intanto, dopo la rimozione della bugna, applicate sulla porta negli anni 60, si è trovato un resto di un Manifesto ancora attaccato, dove è possibile leggere la scitta “Pio XII” e sotto “Lourdes”. Una ulteriore dimostrazione, sostengono i fautori della porta bronzea, che la vecchia porta fosse di recente fattura e non datata come sostengono i cosiddetti “conservatori”. Ma a mettere polvere sul fuoco c’è anche un’altra vecchia polemica rinvigorita dalle discussioni degli ultimi giorni. In uno dei pannelli, sono pronti a giurare alcuni, sono raffigurate figure di personaggi contemporanei. Figure abbozzate ma, spiegano gli accusatori, da riferire al vescovo del tempo Luigi Diligenza, che guida la processione della Statua del Crocifisso, al parroco don Gaetano Rossano che lo segue, al sindaco di allora Piero Squeglia. Insomma un ulteriore elemento che non servirà a stemperare gli animi.
Duomo, la porta della discordia: ancora tensioni tra sostenitori e contrari. Polemica per i personaggi raffigurati nei pannelli
24 Ago 2012
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non chiedeci soldi per sostenere tale opera, come state facendo per la ristrutturazione del duomo, la porta è solo uno sfizio del parroco non dell’intera comunita.
Ma perche nn pensate alla puzza che si sente a Marcianise! E basta con questa porta siate seri!
Quanti dei personaggi raffigurati sulle porte sono moralmente responsabile dell’attuale puzza che si sente a Marcianise ?
“Mamma Mia”, se prendi in considerazione il primo evento che dimostrò, alla fine degli anni sessanta, l’incipiente inquinamento da diossina del nostro terrotorio (soppressione di 20 mucche della masseria Viciglione) a quello più recente del 2003 (soppressione di circa 3000 mucche della tenuta Visocchi), potrai renderti conto di come sia stata abbandinata a se stessa la difesa e la cura del nostro ambiente.
Tutto contribuisce a fornire una testimonianza del passato, nel bene e nel male, anche le ossequienti riverenze di un artista.
Sono state rimosse 188 bugne in legno massiccio lavorate manualmente a punta di diamante, verniciate e finemente incorniciate; 1056 chiodi in ferro battuto con grosse teste sempre lavorati a punta di diamante che richiamavano “i Chiodi della Croce” e sapientemente distribuiti a quinconce; 12 bandelle in ferro battuto, sagomate ed incise a mano, che contribuivano al decoro, oltre che al rinforzo delle Porte stesse.
E’ tuttora a rischo l’intero apparato dei cardini secenteschi.
E’ stato definitivamente coperto un portale del seicento.
Questa storia potrebbe avere dei risvolti penali.
Ora il parroco si sente realizzato??? Sfido io la sfiducia lo sdegno che la gente “per bene” prova verso la Chiesa e il clero, sempre più lontano dalla gente ma attentissimo a soddisfare i propri bisogni e interessi….a volte anche molto “bassi”, puramente terreni, lontani anni luce da quelli spirituali e collettivi;
d’altronte basta volgere lo sguardo in alta quota per scorgere incuietanti figuri come Bertone e via dicendo….vergognatevi!!!
Che grande spot elettorale….
Che cosa non si fà pe fà a pubblicità
concordo con voi! pensate alle cose importanti
Marcianise sta muorendo e voi pensate alle porte del duomo!
non ho il coraggio di ritornare in città e sapete perchè? perchè ne soffrirei troppo nel vedere una città distrutta, malata, bisognosa di tante cose, un luogo poco ospitale, senza verde, senza strutture!
FORZAAAAAAAA CITTADINI LOTTATE
Esistono i problemi seri a Marcianise…una città che ha subito nell’ultimo ventennio il declino del centro storico, l’impoverimento e l’annullamento delle piccole attività commerciali con la comparsa delle mega-strutture dei centri commerciali (il “from” di tali strutture lo conosciamo tutti), la scomparsa dei contesti di aggregazione per i giovani e meno giovani; le cattive amministrazioni che si sono succedute, le mancanza di trasparenza, il lassismo, il clientelismo e la corruzione l’hanno fatta da padrone….questo tutti lo sanno….questo è successo perchè i cittadini sono stati distratti da “falsi problemi”, che canalizzano le pubbliche opinioni per nascondere il vero obiettivo, il guadagno e gli interessi di pochi.
Questo accanimento alla sostituzione della porta del Duomo a mio avviso (pur sperando che non sia così)è un “falso problema”…Il parroco sarebbe senza alcun ombra di dubbio più stimabile se la stessa energia la adoperasse per curare davvero i grandi disagi sociali e spirituali che affliggono i Marcianisani e non un simbolo terreno e sostanzialmente “estetico”, quale è una semplice porta….ricordiamoci che un bambino circa 2000 anni fà naque in una grotta fredda e scura, poi si capì che era il Salvatore o almeno per chi ci crede ed è cristiano.
Perchè sprecate tante energie per un’opera, bella o brutta che sia, quando a marcianise abbiamo situazioni ben più preoccupanti e la smettiamo di accontentarci degli specchietti per le allodole.
I comitati e le mobilitazioni attiviamole per migliorare il nostro paese per noi e per le generazioni future incominciando a pesare per bene la politica e i personaggi, chiamamoli nuovi, che si presenteranno alle prossime elezioni con il solito modo di fare cioè infagando gli altri criticando tutto l’operato passato prossimo e remoto per emergere.
Meditate e saluti a tutti coloro che sentono Marcianise nel cuore.
Hai proprio ragione Mamma mia;la sera,quando l’aria è leggermente più fresca,non si può stare sul proprio terrazzo/balcone o lasciare le porte aperte dalla puzza di immondizia e fogna che ti brucia in gola e non riesci a respirare.I nostri antenati politici non hanno fatto mai niente per evitarlo,neanche il commissario fa qualcosa,saremo condannati a morire;volevano fare il ring verde per arginare il problema ma il vecchio sindaco ha deciso di utilizzare i fondi per altre cose,l’impianto di depurazione installato quando regnava Fecondo, e cosa ha fatto?ora si dice che vuole ricandidarsi maaaa.speriamo ci sia un futuro migliore…
Un contentino per chi ha voluto l’opera é nelle migliori tradizioni dei nostri intellettuali. Perfino Dante non disdegnò fare una “sviolinata” a Cangrande della Scala, signore di Verona, che, nella tristezza dell’esilio, gli assicurò un dignitoso soggiorno!
“Tenimm a’ casa nfernicat e’ pimmc, pensiamo al tè delle cinque?”
per tutti i berretti verdi!!! ma che epidemia di indignazione, sfiducia e addirittura sdegno da parte della “società civile”, si legge e si sente in giro( non è raro peraltro sentire ai mercati: ” sono indignato! la cicoria costa come il caviale, dove andremo a finire?”). il morbo della indignazione vi ha infettato, l’indignazione si porta moltissimo, è trendy e, per parafrasare il dottor Johnson, s’avvia a essere l’ultimo rifugio delle canaglie( in senso metaforico, non vorremmo che qualcuno si indignasse al punto da dover usare le purghe a confetti Falqui). su con la vita, anzichè indignarvi esercitatevi con noi in questo nobile esercizio degli evviva:
w marchesi( marcello, quello dei falqui basta la parola)!!! w dante( quallo dell’olio)!!! w silvio( il cavaliere che salverà la patria)!!!!
Ho visto il portone del Duomo.
Bello.Veramente Bello.
Don Paolo non si preoccupi di ciò che ha scritto
“Ripristiniamo le antiche Porte ” ,
questi i chiodi gli appartengono..
Quant’è piccola la nostra fede!
F. Abbate
ecco qual’era il vero problema: invece di Squeglia si voleva Zinzi o Fecondo come raffigurazioni? quanto siete patetici. fate realizzare altre due porte ( quelle laterali e mette su una Zinzi e sull’altra Fecondo.
Il Papa Pio XII è deceduto nel 1958, quindi quella scritta trovata sulla porta è sicuramente databile entro quella data. Negli anni successivi, essendo la porta in buone condizioni, sono state aggiunte le bugne, i chiodi ed altro in fase di restauro (abbellimento) della stessa.
Ma la porta sottostante è molto vecchia (guardare il retro).
Il Parroco don Paolo al termine della santa messa delle ore 10,00 del 26/8
con le buone parole ha preso in giro gli esperti dell’arte (coloro che affermavano che la porta non andava sostituita) affermando che le porte non erano antiche ma di 40, 50 anni fa. Quindi non è stato fatto alcun danno. Alla fine è stato applaudito da un folto gruppo dei “suoi” che stava nei pressi della sacrestia. Sicuramente era tutto preparato.
Saluti, PLEIADI
Commissionare le porte del principale monumento della città senza averne la necessità e senza effettuare un “concorso d’idee” (12/15 anni fa), fa parte di quel modo di fare che ognuno di noi condanna solo quando gli fa comodo. Poi, personalmente, sono del parere che le vecchie porte erano molto più armoniche e meglio si addicevano ad un prospetto austero come quello del Duomo (probabilmente, anche se moderne, rispecchiavano quelle di antica fattura).
La porta rimasta e coperta, è del XVII secolo.
Il paramento rimosso, un’opera d’arte, anche se avesse circa 80 anni, come sostengono alcuni, non andava rimosso, non solo perchè 80 anni sono una vita, ma soprattutto perchè diverse generazioni s’erano affezionate, e l’affezione di un popolo va presa in prima considerazione durante un restauro. Oltretutto, i cardini seicenteschi sono perfettamente funzionanti e l’intero portale era in buone condizioni.
Chi, oltre al parroco, Delli Paoli, Salzillo, D’Anna, non era affezionato alle antiche porte?
Perchè le vogliono sostituire a tutti i costi?
Secondo me prima o poi le nuove porte saranno tolte. Credo anche che don Paolo tra qualche anno se ne andrà da Marcianise.
Signora Abbate ma lei era fedele alle vecchie porte oppure no?
Se volessero cambiare la statua del crocifisso lei direbbe di si?
Tra la materia dei due oggetti, soprattutto se sacri, non c’è differenza; anzi la porta è più antica.
Se il dibattito sulle porte del duomo dura tanto, è perchè a Marcianise, fortunatamente, c’è ancora tantissima gente sensibile moralmente e culturalmente.
La mozzarella fa bene. Contiene latte e tanto calcio. E i preti ne mangiano tanta. Come tutti, del resto. Si torna dalle vacanze con dei canali che incendiano e porte che sbattono. Il tutto senza Sindaco. Il nuovo che sostituisce il vecchio solo se “artisticamente” fattibile. Chiamerei una commissione esterna a rapporto. E la metterei a digiuno. Non farei assaggiare loro alcuna mozzarella. Neanche un bocconcino. Cosa ovviamente impossibile, considerato il contesto velenoso in cui viviamo. Quindi viva la diossina. Quella della mozzarella e quella dei roghi. Amen.
scusate ma quale porta è del XVII secolo? ma prima di scrivere leggete i documenti ? se siamo in presenza di una porta del XVII secolo significa che è del 1600 quindi andate al tribunale e chiedete di far arrestare chi ha fatto ciò, viceversa, poichè la porta è della seconda metà del XiX secolo cioè dal 1850 in poi, non avendo valore chi scrive o sparge assurdità va denunciato. caffè procope deve far intervenire subito il Nucleo addetto, fornendo i dati di chi scrive menzogne. grazie
Pasqua’, i documenti prima si toccano con mano e poi si leggono.
In tribunale, probabilmente ci si arriverà.
Non a caso la porta originale non è stata toccata.
Ed ora dicci, quali sono i documenti che tocchi e leggi tu?
Signor Pasquale, se leggesse attentamente tutti i post e relativi commenti che Caffè Procope ha pubblicato sulle porte (ormai se ne potrebbe fare un libro), dovrebbe quanto meno dedurre una cosa: quei pochi che “sostengono” la nuova porta dicono che la parte esterna (la scorza!) della vecchia porta risale all’inizio degli anni ’30 del secolo scorso (quindi avrebbe circa 80 anni), ma non si pronunciano sulla struttura vera e propria dell’antica porta lasciata “in loco” dal progettista-direttore dei lavori, che sicuramente risale all’epoca delle altre due porte laterali esistenti, datate per certo 1696 (XVII secolo).
Quelli che invece vogliono la vecchia porta dicono che anche “la scorza” (per una serie di motivi che ritroverà tra i commenti) andava conservata.
…e cchest’è
Accipicchia caro Pasquale, una porta del 1850, ti sembra poco?
Ma dimmi almeno perchè bisognava toglierla.
signori la porta in oggetto dalla precedente interrogazione fatta alla Soprintendenza di Caserta , risulta che i cardini che mantengono il portone sono del 1600 il resto è stato giudicato non di interesse artistico o architettonico.
L’interogazione venne fatta sotto il precedente parroco che si chinò alla volontà del popolo, ma per una questione di cortesia, poichè la Chiesa di San Michele Arcangelo essendo soggetta di fatto all’Autorità del solo Vescovo di Capua, non deve dare spiegazioni o rendere conto a nessuno delle proprie azioni o decisioni.
Esempio: domani mattina il Vescovo di Capua o il Vaticano decidono che gli arredi di questa Chiesa devono esere trasferiti in Vaticano o in un’altra Diocesi( poichè la Chiesa è la leggittima proprietaria, con l’unico vincolo di censire i beni di sua personale proprietà idicandone sempre il posto ed il luogo in cui sono ubicate).
Alla luce di quanto poc’anzi scritto ripeto se voi ritenete che le porte in oggetto sono di valore( con documenti alla mano e con relazioni di esperti, ma non quelli dei comitati popolari dell’ultima ora) andate in Tribunale, ma la causa potrebbe durare anche 13 anni massimo, quindi butterete solo denaro; l’unica soddisfazione è magari colpire chi della soprintendeza ha emesso quel comunicato all’epoca, ma occorrerà altra causa e quindi altri 13 anni massimo, quindi un nulla di fatto.
Altro scenario possibile per chiudere la polemica è quella di far smontare le porte vecchie e farle portare in una altra chiesa bisognosa perchè non hanno i soldi per comperarle , ovviamente per ordine della Curia di Capua . Domanda: pensate che potrete fare qualche cosa in questo caso? pensate che avete diritto di intervenire ? e secondo quale diritto di proprietà? dipendesse da me avrei agito d’autorità con ordine critto della Curia nel farle rimuovere, esistono moltissimi precedenti in Italia di Autorità firmate dalla Curia( in questo caso state certi che il vescovo firmerà l’autorizzazione anche se dopo deve fare lo sciampo al parroco locale per averlo messo in diffcioltà, ma finirà lì senza ulteriori prosegui) Don Paolo non è nelle mie grazie, ma penso che ad oggi sia stato molto morbido nei confronti di chi lo sta osteggiando. Se ritenete che non sa gestire raccogliete le firme con nomi cognomi e numero di carta di identità e mettete le vostre facce sul foglio e fatelo spostare oppure andate a parlare in modo composto nella Curia di apparetenenza se ci riuscite fornendo prove concrete e non inciuci da portone; viceversa vi consiglio di smettere di agitare le acque perchè non potrete assolutamente vincere.
Potevate intervenire al momento in cui le stavano montando e non avete fatto nulla perchè pensavate di cavalcare la polemica. sono tutti bravi a parlare dopo, ma vedo che contro gli orrori del comune o di alcuni privati che comunque danneggiano la collettività non fate volare una mosca per interesse personale o per paura , perchè altro non vedo. Ricordatevi che sullo spazio antistante la Chiesa è scritto( Sagrato e Proprietà della Chiesa). I tempi del sindaco Iovine che in una sola notte fece buttare giù i cancelli della Chiesa dell’Annunziata sono finiti( il cancello non è finito anche perchè sembra goda di buona salute dove sta ora secondo voci di vie e viarelle e anche qui tutti snicchiano. Perchè non andate a recuperare il vecchio cancello e lo fate rimettere dove stava visto che fu buttato giù con la scusa che era antiestetico per la piazza, con l’ausilio di un trattore?) .
cosa avete da dire attendo. se non rispondo subito non abbiate a temere sono solo impegnato, con vicende più serie.
per pasquale fecondo: le vecchie porte altro che armoniche , sono un obbrobrio che ti prende a cazzotti in faccia. anzi sai che ti dico? Don paolo falle smontare con il benestare della Curia e falle collocare a Santa veneranda che necessita di Porte.
Caro pasquale, di fronte a questa tua veemenza, di fronte a questo tuo ardore, al cospetto di questo tuo sacro fuoco, io risponderei con un pernacchio a modulazione di frequenza. Forse non ti è chiaro che gran parte delle opposizioni a questa nuova porta derivano dal fatto che essa è oggettivamente brutta! Ti è chiaro?? E’ un oggetto kitsch, di scarso valore artistico, coronata da una scritta ancora più tamarra. Lo si può dire questo? o ci vieni a dar le botte sul sedere tu e don paolo?
Sono appena passato per via Duomo…
Mamma mia!!
Queste porte sono orrende!! Un pugno nell’occhio della sobrietà della facciata rinascimentale!!
E quella scritta così pacchiana sotto… ma chi l’ha ideata?! E chi della Sovrintendenza ha avuto il coaggio di autorizzare questo scempio?!
E al professore Delli Paoli, che dice di capirne, vorrei chiedere: Ma, vista la porta montata, ci credete veramente alle cose che scrivete??!
Maahhh!!
Ho visto la porta: il prossimo che si permette di nuovo di tirare fuori Manzù, lo pijo a calci!!!
Caro Pasquale, la Chiesa deve dar conto al popolo di Dio, cioè a noi che abbiamo pagato le nuove porte senza volerlo.
Il Vescovo e il parroco sono servitori del popolo di Dio, cioè nostri, e non possono agire contro la nostra volontà.
In queste riflessioni racchiudo la crisi della Chiesa oggi.
doraemon e il post scritto da pasquale. che titoli universitari e accademici avete in merito? siete opinionisti come quelli che nominano in televisione che , nascono la sera per la mattina o seri professionisti? non vedo l’ora di legegere i nomi di quelli che compongono il comitato. per il momento sembra che non siate riusciti ad ottenere nulla : le porte del maestro D’Anna( brutte o belle) sono state montate e quelle che Voi apprezzate sono ormai passate in secondo piano. Scommettete che fra poco perderete su tutta la linea? le porte non mi interessano più di tanto, vecchie nuove, sono tutte uguali, solo che questa polemica mi porterà forse ad intervenire. come? lo scoprirete da soli. buona serata
Caro Pasquale, se solo riuscissi a capire che scrivi ti risponderei pure…
In ogni caso, quelle porte sono orribili, altro che opera d’arte!
Povero Pietro, requiescat in pace, aveva proprio ragione quando parlava di “mamozi”…
Che, nemmeno Pietro Zinzi era abbastanza competente per giudicare?!