“Sono stati approvati i progetti esecutivi per la rifunzionalizzazione dei depuratori di Cuma, Regi Lagni e Marcianise. Si tratta di interventi urgenti per complessivi 16 milioni 500mila euro, finalizzati alla mitigazione del danno ambientale e, dunque, al miglioramento delle acque marine e della balneazione”. Ne dà notizia l’assessore all’Ambiente e Ciclo integrato delle acque della Regione Campania Giovanni Romano, in seguito all’approvazione di tre distinti decreti dirigenziali.
“Le opere incluse nei progetti – ha spiegato l’assessore Giovanni Romano – erano state chieste dal custode giudiziario degli impianti Paolo Massarotti e consentiranno di riportare gli stessi nella loro condizione originaria. Per Cuma è stato previsto anche un miglioramento mediante l’adeguamento del trattamento biologico dei reflui alle normative vigenti (trattamento dei composti dell’azoto) e quello di riduzione dei fanghi da smaltire. Il progetto vale, complessivamente, 9 milioni 454mila.
“Per l’impianto di Foce Regi Lagni, invece, l’intervento, pari a 6 milioni 199mila euro, riguarda, tra l’altro, l’impianto di sollevamento iniziale, il trattamento biologico, la grigliatura e la disidratazione dei fanghi. Per il depuratore di Marcianise, invece, sono previsti lavori per 852mila euro.
“La Hydrogest, che ha redatto i progetti e che materialmente dovrà eseguire le opere, si è impegnata a portarle a termine entro 3 mesi, ossia prima della stagione estiva, quando saranno completati anche gli interventi per i depuratori di Acerra e di Napoli Nord, i cui progetti esecutivi erano già stati approvati. Tali opere rappresentano un primo importante adeguamento degli impianti, al fine di corrispondere alle richieste di mitigazione del danno ambientale, i cui riflessi sulla qualità delle acque marine-costiere saranno visibili già da questa stagione. “E’ uno sforzo – conclude Romano – totalmente a carico delle finanze regionali che, in considerazione delle difficoltà finanziarie dell’Ente, conferma come la salvaguardia ambientale rappresenti una priorità del presidente Caldoro.”
Depuratore Marcianise, approvato progetto esecutivo per 852mila euro
27 Mar 2012
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vigilare sull’impiego dei fondi è un dovere necessario. per il depuratore di marcianise confido nella buona conduzione dell’impianto da parte dei nostri concittadini che conosco e che tanto ci tengono all’ambiente. il depuratore di marcianise deve diventare un esempio, un’oasi dove deve entrare il pubblico e le scuole e l’università per scopi didattici. deve essere inserito in un contesco più a largo raggio che è la nostra campagna ed entranbi salvaguardati e valorizzati. il censimento degli altri scarichi nei regi lagni almeno per quel che riguarda il nostro tratto deve essere chiaro e monitorato costantemente. che fine ha fatto il progetto Regi lagni giardini d’europa?
Nel primo rigo dell’articolo leggo “rifunzionalizzazione dei depuratori”, questo mi fa capire che da un certo tempo a tutt’oggi non stanno funzionando. Allora perchè il “consorzio idrico terra di lavoro” continua a riscuotere da noi cittadini anche la tassa di depurazione? Se il depuratore non funziona, allora non si deve pagare o no? E perchè continuano a farlo?
Non sanno più come spillarci i soldi e non assicurano i servizi.
Saluti, Pleiadi
domandalo al presisdente vero e ai suoi discepoli ( quelli dell’UDC ) perchè non ha mai funzionato.