Per risolvere i suoi problemi di maggioranza il sindaco di Marcianise, Antonio Tartaglione, dovrà fare inevitabilmente i conti con l’articolo18. Non stiamo parlando,ovviamente, dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori che tanto sta facendo discutere il Governo Monti e le parti sociali nella prospettiva di ammodernare il mercato del lavoro. Non c’entrano, quindi, i licenziamenti mentre potremmo con qualche forzatura parlare di “assunzioni”. Se, infatti, il primo cittadino volesse mettere mano alle “assunzioni” di nuovi assessori in giunta per passare da 6 a 8 i membri dell’esecutivo, dovrà applicare l’Art. 18 dello Statuto Comunale che a tal proposito recita: “La Giunta Comunale si compone del Sindaco e di un numero di Assessori non superiore ad un terzo dei Consiglieri assegnati, compreso il Sindaco, per cui essendo assegnati a questo Ente 30 (trenta) Consiglieri, la Giunta si compone di 10 (dieci) Assessori”. In particolare il comma che ci interessa, nello specifico, è l’1bis che regola quanto segue: “Il Consiglio stabilirà, con voto favorevole della maggioranza assoluta, ogni qualvolta il Sindaco ne avanzerà la proposta, il numero dei componenti della Giunta che non potrà essere, in ogni caso, inferiore a 6 (sei) e superiore a 10 (dieci)”.
In sostanza, quindi, bisognerà convocare il Consiglio Comunale e mettere all’ordine del giorno il nuovo numero di assessori ed il capo dovrà avere i voti di 16 consiglieri comunali. Insomma una cosa possibile ma non facile da realizzare soprattutto quando ci sono diversi consiglieri comunali che del recente accordo non ne vogliono proprio sapere, primi fra tutti gli esponenti dei Popolari Liberali. Ma questo non è tutto. Per mantenere inalterata la spesa totale delle indennità di sindaci ed assessori, così come dichiarato in un comunicato stampa dal sindaco, la giunta dovrà deliberare una diminuzione dell’indennità del sindaco da cui dipendono poi in percentuale le indennità delle altre cariche (vice sindaco, presidente del consiglio comunale ed assessori). Insomma piccoli o grandi grattacapi che, però, possono far capire come il cammino per la fascia tricolore, al fine di raggiungere una tranquillità di maggioranza e completare la consiliatura, sia non proprio una passaggiata. Tanto più che una ipotesi di “imboscata” in “zona cesarini” è sempre possibile realizzarla (se Tartaglione cade entro la fine del mese si andrà a votare a Maggio) soprattutto da chi, Presidente della Provincia in primis, nei giorni scorsi a più di un consigliere comunale di minoranza, che gli chiedeva lumi sugli sviluppi della situazione marcianisana, ha consigliato di stare sereni perchè qualcosa succederà, senza però svelare l’arcano segreto.
Intanto in città cominciano a circolare i primi nomi sui nuovi ingressi in giunta. La coppia Pier Luigi Salzillo e Carmen Foglia pare abbia deciso di optare su di un giovane avvocato marcianisano, Mattia Piccolo. Sembra, infatti, tramontata l’ipotesi che vedeva in pole position l’altro avvocato, il penalista Giuseppe Foglia, fratello di Carmen. Quest’ultimo pare abbia manifestato l’intenzione di restare all’interno dell’Udc. C’è un nome anche per l’assessore che dovrà designare l’ex Pdl ed Indipendente Enzo Sagliano. Quest’ultimo, a cui è stata promessa la delega al Bilancio, dovrebbe indicare una sua cugina, Anna Arecchia, insegnante di matematica e vedova del maresciallo dei carabinieri, Rino Pio Golino, caduto in servizio a 35 anni con altri due colleghi, il 4 febbraio 1999.
Giunta a 8: l’incubo del Sindaco Tartaglione si chiama “articolo 18”. Prime indiscrezioni sui nuovi assessori
21 Feb 2012
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Una Giunta formata da otto assessori, senza la preventiva “autorizzazione” del Consiglio Comunale, renderebbe nulli gli atti deliberati da una Giunta “imperfetta”. 16 Consiglieri si devono esprimere favorevolmente sulla necessità di portare la giunta a otto … un bel dilemma ma anche una prova di forza per il Sindaco.
TUTTI A CASA…..FORZA………
Un’allagamento di Giunta a carattere familiare.
Tanti auguri al sindaco, con queste premesse ha un futuro politico assicurato: la vita privata
altro giro altra corsa…
Ma quando noi marcianisani ci rendiamo conto e marciamo su Piazza Umberto armati di coriandoli e pernacchie?
Ormai anche all’ignoranza vi è un limite!!!!!BASTA BASTA BASTA
Considerata la totale assenza di coerenza politica dalle attuali forze in campo, veramente mi sentirei di augurare di cuore, all’ennesima giunta Tartaglione, buon lavoro, affinche’ Marcianise possa riprendersi. Il livello di disoccupazione, la crisi cronica che ha colpito le piccole imprese, etc. Richiederebbero un’azione amministrativa molto forte in grado di approvare al piu’ presto il PUC per rilanciare l’edilizia e quindi l’occupazione, una riqualificazione del centro storico ed incentivi di competenza amministrativa contribuirebbero ad una ripresa dei negozi e piccoli imprenditori,…. Ma considerata la burocrazia ed il ritmo impressionante di trasformismo nelle giunte tartaglione chiedo vivamente, pensando di esprimere anche il pensiero di “grande sud”
un atto di responsabilità passando la parola ai nostri concittadini elettori.
Tatonno spiazza tutti,ritorna il Vero Sindaco in giunta quello che comanda d’avvero,quello che decide veramente,adesso tutti dritti a lavorare per lo sport e cultura.
Bella ricetta la tua, caro Biagino! Ma dalla teoria alla pratica, ce ne vuole! E la cittadinanza (quella che commenta ovviamente) cosa credi che abbia fatto fin’ora? Lo sdegno generale non lo segui proprio?
Tatonno, sii onesto, agisci così per incapacità o per farci prendere
a “malatie e core” e tenere i cittadini più vicini a te?
Picone
Finalmente Marcianise inizia a recepire la rivoluzione Monti!!!
Art. 18,DDl di stabilità 138/2012 :liberalizzazione degli orari lavorativi,liberalizzazione delle professioni!!!Sta bene!!!! è una meraviglia constatarlo!!!pensavo di vivere in un paese federato dal resto dell’Italia!!!Sono entusiasmato per davvero!
E’ sconcertante constatare come i commenti e l’attenzione dei cittadini sulla vicenda amministrativa di Marcianise siano superficiali e improntati a goliardica tifoseria. Questa amministrazione è in carica da circa tre anni e i risultati conseguiti sono meno che zero. Si, meno che zero, perchè è chiaro che i danni che la città subisce e subirà nei prossimi anni sono incalcolabili. Amministrare, ricoprire la carica di sindaco o di assessore, non è uno sport nè un gioco. Gli assessori che si sono alternati (?) in questi anni hanno operato malissimo o…non hanno operato. Vive, l’amministrazione, una situazione di stallo che dovrebbe preoccupare tutti ma che lascia quasi indifferenti i più. Sei, otto, forse dieci assessori ma per far cosa? Per attuare quale programma? per gestire in che modo? Siamo all’inconsapevole, colpevole e assurda pantomima del “giochiamo a comandare” mentre i problemi incancreniscono e quelli affrontati trovano soluzioni dubbie, dal vago sapore popolar-familiare. Questa è l’ultima scena di un fallimento annunciato, che ha scorticato ogni buona pressi amministrativa e ogni rispetto per la cosa pubblica e per i cittadini. Antonio Tartaglione sarà ricordato come il sindaco che ha voluto liberarsi dal giogo di Uno per essere governato dal giogo di Molti. Un giogo che lo ha reso un burattino impazzito, nel tentativo vano e quasi comico di mantenere una parvenza di equilibrio, tra i mille fili che lo strattonano, lo condizionano, lo fanno cadere e rialzare con ritmi psicadelici. Un triste ricordo, che amareggerà anche quelli che questo sindaco non lo volevano. Intanto la città arretra e ripiomba in una assurda assuefazione; in un molle agire, permeato di apatia e rabbia repressa ; in una sconsolante rassegnazione. L’arretramento è soprattutto politico e culturale e, non ridete, questo è il danno peggiore. Sei, otto, dieci. Non sono numeri ma amministratori che dovrebbero occuparsi del bene comune, della nostra città, di tutti noi. Sei, otto, dieci volte penseranno che domani non saranno più amministratori. Sei, otto, dieci volte improvviseranno sul cosa fare, quali azioni mettere in campo, fino al prossimo turn over. Tra sei, otto, dieci giorni forse non saranno più assessori. Solo l’inconsapevolezza può determinare una così assurda e grottesca situazione? Un uomo serio, dopo essersi liberato da giogo di chi lo voleva “servo sciocco” dovrebbe avere la capacità di saper vedere quali danni sta causando alla sua città, dovrebbe pensare che il Principio che lo ha mosso quando si è “ribellato” è morto insieme alla sua capacità di determinare una nuova maggioranza politica e amministrativa.Un uomo serio dovrebbe capire che “voler continuare” a tutti i costi significa seppellire quel Principio e anche la sua dignità. Quella di uomo, di politico e di … persona seria.
x Biagino Tartaglione
Un discorso eloquente e sarcastico che mi sgomenta non poco!che incazza anche il più debole!! scambiare l’inettidudine con la poca programmazione è davvero osceno ! HOOOOOO ma vivi a marcianise o no!!!Qui c’è un coercibile errore di aggrecazione politica che ha provocato un vero assalto alla bastiglia! Non essere così sereno nel pensiero perchè potresti essere interpretato male! mi raccomando per i prossimi articoli.
Caro “Diciamolo” non hai fatto altro che riassumere il malessere di tutti quelli che, in un modo o in un altro, hanno commentato, seppur con parole diverse, lo stato delle cose in questa città. E tu i commenti di tutti li definisci superficiali o goliardici solo perchè hai improntato il tuo sulla ricchezza lessicale o melodrammatica! Pur nella tua ragione di fondo non hai fatto altro che accomunarti allo sdegno generale. O pensi che gli altri non siano stati in grado di essere capaci della medesima osservazione. Tu hai scritto bene, ma forse non hai letto prima….
Complimenti a tutti voi per i commenti ma intanto cosa facciamo?come evitare il problema dei soliti nomi alla prossima tornata elettorale?
L’Amministrazione odierna è l’archetipo prototipo di quelle aggrecazioni da cui, un politico vero,se ne ravvede miticolosamente dalla possibile costituzione.Eppure nonostante l’attenzione sordina,il fine non ha giustificato ne le buone intenzioni di chi ha prevalso elettivamente, ne le responsabilità dovute nei riguardi della città .Non è stata affatto una operazione politica ma solo un errore di valutazione di uomini la cui posizione ,già da tempo esternalizzata da ogni buon giudizio, si aggrava giorno dopo giorno.Basti pensare che Marcianise è isolata da ogni contatto politico,sia provinciale che regionale indispensabile sia per le funzioni strutturali che organizzative che un buon governo dovrebbe instaurare, per il benessere di tutta la collettività e non per i pochi MASANIELLI il cui interesse di apparire è qualunquismo più sicuro.