Il momento delle competizioni elettorali regala sempre i soliti scenari. Un’infinità di volti su manifesti ed altri mezzi che hanno lo scopo di ricordare all’elettore l’impegno del voto. Che è quasi sempre il frutto di promesse o servigi fino a quando…
Facce su muri, su tronchi, portoni,
appese ed un filo, volanti, a striscioni,
ad arte elevate, o stese nel fango,
staccate, stracciate dal vento impietoso
che soffia sui visi aperti a sorrisi.
E’solo l’aspetto più noto, evidente,
di chiunque si batte a cercare suffragi,
poscia sedersi li in alto al palazzo.
Non mi negare una mano, ti prego,
ricordi il favore richiesto quel dì?
Stavolta, vedrai, faremo anche meglio,
può darsi ci scappa quel posto per te.
Una stretta di mano, l’ennesima appena,
le povere dita son stanche, stremate,
ma pesto alzeranno quel pugno in trionfo
e poi dar mandato al solito imbroglio.
Ti giri, ti volti, non vedi nessuno;
son tutti spariti, ognuno al lavoro,
a dar competenze, incarichi vari,
ai soliti noti, sicuri e pregiati.
Cos’è uno scherzo? Qualcuno mi può spiegare……?
Nessuno scherzo, Jacques. Questa composizione sta sul blog da oltre due mesi, in occasione dello sfrenato opinionismo legato all’andamento della nostra amministrazione comunale, col quale tanti facevano riferimento alle consultazioni elettorali che hanno originato appunto l’amm.com.le medesima , il clientelismo, e tutto ciò che vi ruota attorno. Allora poteva avere una sua logica relazionale; ora, e prova ne è la tua sorpresa, appare fuori luogo e tempo, a seconda di come uno ….la vede!