Riceviamo e volentieri pubblichiamo: “Marcianise, giorno 19 dicembre 2011 – via Montale, 1 – ore 8,00. Un uomo si alza dal letto ed all’improvviso viene colto da un malore insopportabile all’addome ed alla schiena. Pronto soccorso all’ospedale civile di Marcianise. I dottori, dopo vari accertamenti, diagnosticano un ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE. Paziente in ambulanza con la dottoressa del Ps, di corsa al pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Caserta. Ulteriori esami confermano la diagnosi di ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE.
Per il ricovero si richiede il parere di un chirurgo vascolare, il quale si defila perchè, dice, deve andare in sala operatoria. Intanto il paziente viene fatto stazionare nel corridoio vicino all’ingresso sulla barella dell’ambulanza con la dottoressa sempre vicino. Dopo ore si presenta l’assistente del primario, il quale fa la seguente diagnosi: il caso non è urgente, può durare in questo stato anche sei mesi e nega il ricovero. Disperazione della dottoressa che, ipso facto, decide di portare il paziente ad Avellino. Il tempo di uscire dal pronto soccorso e le giunge la telefonata che il posto letto è stato occupato. Decisione della dottoressa di ritornare a Marcianise. All’ammalato in ambulanza massicce dosi di antidolorifici ed addirittura morfina. Ricerca di un posto letto in tutti gli ospedali della Campania. Passano le ore, l’ammalato e la dottoressa sempre in ambulanza pronta per partire.
Presi da sconforto, autonomamente si decide di rivolgersi ad un amico. Dopo poco tempo arriva la telefonata della clinica privata “Pineta Grande” di Castel Volturno che il posto letto è disponibile.
Corsa pazzesca fino alla clinica. Pronto Soccorso. Ricovero in terapia intensiva. Visita del primario Prof. M. il quale decide di effettuare subito l’intervento. Intanto sono le ore 19. Sala operatoria. SCOPPIO DELL’ANEURISMA. Intervento immediato. Alle ore 22,45 arriva il Prof. M. in sala d’aspetto e annuncia che l’intervento effettuato per via endoscopica è andato a buon fine e l’ammalato è in sala di rianimazione. Si potrà vedere il giorno successivo, espletati gli opportuni controlli post-operatori. Il giorno 22 il paziente è stato dimesso.
L’uomo si chiama M.D. ed è VIVO e sta bene! Estensore di queste righe è il Geom. E.M., fratello di D., il quale dichiara che i suindicati soloni dell’Ospedale Civile di Caserta, in caso di diversa conclusione della faccenda, certamente ne avrebbero risposto nelle sedi opportune”.
Malasanità, l’incredibile vicenda di un uomo che ha rischiato la vita per una valutazione medica errata
2 Gen 2012
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Intanto faccio i miei auguri al Sig. M.D.
In merito a tutta la sua vicenda, credo, ovvero sono sempre più convinto che a Marcianise, così come a Caserta e in tutta la regione, abbiamo degli ottimi medici. Quello che scandalizza è il sistema dell’apparato burocratico-organizzativo della sanità. Ancora mi chiedo: è mai possibile che per un ricovero tocca peregrinare per i diversi nosocomi fino a quando un’amico dell’amico riesce a sbloccare la situazione? Parlo chiaramente per esperienza vissuta lo scorso dicembre. All’O.C. di Caserta, nonostante ci avessero assicurato che non c’erano posti letto, dopo qualche ora e, sempre grazie all’intervento dell’amico dell’amico, siamo riusciti ad ottenerlo, scoprendo tra l’altro che soltanto in quel raparto di posti disponibili ce ne erano due.
Sono felice per come siano andate le cose, purtroppo non sempre si è così fortunati, ringraziate il Signore!!!!
Per quanto riguarda gli scienziati del Civile di Caserta sono la conferma che il mestiere del medico non è per tutti…..per alcuni ci vorrebbero i lavori forzati.
Auguro al sig. M.D. di riprendersi al meglio dopo questa brutta esperienza.
In ogni caso penso che la cosa più scandalosa in questa storia sia stata trasportare con una ambulanza dall’Ospedale di Marcianise’ un caso di “ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE” quando si ha sulla carta un “Reparto di Chirurgia” nello stesso ospedale. Questo è lo sfacelo in cui siamo ridotti nella sanità Casertana,grazie ai nostri politici che guarda caso molti di loro sono anc’hessi afferenti alla classe medica e soprattutto ricoprono anche alte cariche istituzionali.
Questi “Medici” della Laurea in Medicina e del cosiddetto “Giuramento di Ippocrate” ne hanno fatta carta straccia.
Tutti i problemi più gravi afferiscono all’Ospedale civile di Caserta dove i medici del pronto soccorso sono sottoposti allo stress maggiore, e vengono continuamente soggeti a situazioni di emergenza che gestiscono nel miglior modo possibile con un enorme bacino di utenza. Sono medici che sia giovani che meno giovani salvano vite umane continuamente e non si nascondono dietro a nulla sapendo che quello è il loro lavoro. Per un caso come il sig. M.D ce ne sono centinaia di pazienti che ogni giorno vengono salvati. Ma si sà fà più rumore un caso di “Malasanità” che centinaia di “Buona sanità”.
Inoltre si sà che oggi è lucro da parte di una categoria come quella degli “avvocatucoli” che dietro al dolore di parenti per una perdita di un proprio caro non si fanno scrupoli e per denaro denunciano a destra e a manca pur di arraffare soldi da parte delle compagnie assicurative tanto pagano sempre….anche se il reato penale non esiste.
Che “gli frega” agli avvocatucoli di rovinare la vita a professionisti, che vengono incolpati di “Omicidio Colposo”, sì avete capito bene, ripeto “omicidio” come se fossero di camorristi o dei gangster…quando sono persone che esposte per mestiere possono fare errori. La giustizia deve avere il suo corso è vero, ma la giustizia a volte dura molti anni con conseguenze deleterie per medici che alla fine risultano aver fatto tutto quello che era previsto dalle regole. (ricordatevi che non sono santi ma uomini).
Questo per dire che è assurdo quando si hanno due Nosocomi come quelli di Marcianise e Maddaloni tenuti in piedi solo per ragioni politiche con enorme spreco di risorse pubbliche e senza una vera assistenza sanitaria non avendo le cliniche di emergenze necessarie o che non siano attive 24 ore su 24.
E’ recente la notizia dei “chirurghi” di Marcianise che a seguito di un avviso di garanzia su un caso analogo si sono “magicamente” tutti ammalati aggravando maggiormente la situazione se non lo fosse già di carenza di personale.
E’ giunto il momento delle decisioni drastiche: “uno dei due ospedali deve chiudere e presto” per liberare quelle energie necessarie a dare una assistenza nelle emergenze completa, e stanare tutti gli “imboscati della sanità pubblica casertana” che si trovano a prendere stipendi senza alcun riguardo per la nostra salute.
Auguri a M.D.
I migliori auguri al signor M.D.
Sopra si fa riferimento al reparto di chirurgia dell’ospedale di Marcianise, ma un intervento all’AORTA ADDOMINALE necessita di reparto cardiochirurgico e non di chirurgia generale, uno.
Due, se a Pineta grande è possibile intervenire in via endoscopica, per quale ragione soprannaturale i pazienti non vengono indirizzati in questo senso vista l’alta mortalità con la chirurgia tradizionale? il problema vero é che i nostri medici purtroppo sono tutti troppo impegnati in politica, a cominciare dai medici di base, piuttosto che aggiornarsi per offrire assistenza adeguata agli utenti che vanno a intasare così il pronto soccorso con sintomi gravi spesso sottovalutati. E’anche vero che i tagli maggiori(dopo gli sprechi)si fanno sempre nella sanità. In questo marasma si salvi chi può
Innanzitutto i migliori auguri alla … vittima di questa grottesca situazione. Voglio sottolineare la sua “fortuna” ad arrivare ad una eccellenza della nostra provincia, Pineta Grande” Ho girato l’Italia intera e i migliori professori per un incidente avuto tempo fa, e alla fine GRAZIE al dotto Bucciero , primari della neurochirurgia di quella clinica, ho detto basta ai miei dolori. Ho passato il Natale con loro e non me ne sono accorto. Professionalità, Umanità e AMORE per quel lavoro da parte di tutti. Del nostro nosocomio che dire … non mancano le risorse capaci, anzi, ma è diventato un baraccone POLITICO ….
Franco Negro