E’ psicosi in città sul furgone che rapisce i bambini fuori alle scuole, ma si tratta di una leggenda metropolitana

Oramai si può parlare di una vera e propria psicosi collettiva. Da diversi giorni, infatti, in ogni angolo della città non si parla di altro che del mistero del furgone bianco che sarebbe a caccia di bambini da rapire. La psicosi è tale che qualche gentore si è addirittura presentato al commissariato di Marcianise per fare una segnalazione indicando persino ipotetiche targhe. Niente di nuovo in realtà, casi del genere si registrano lungo tutto lo stivale e sono generate spesso da fenomeni pregiudiziali nei confronti rom, nomadi o zingari che siano. Il fenomeno di rapimenti di bimbi da parte di nomadi o organizzazioni criminali non compare nei dati raccolti dalla polizia di Stato sui minori scomparsi. E’ invece una costante registrata dagli studiosi di leggende metropolitane. E’ quanto emerge dall’analisi delle statistiche diffuse dalla direzione centrale della polizia criminale riguardanti scomparse di minori in Italia (www.bambiniscomparsi.it) e dai pareri di esperti. Il fenomeno, sempre esistito, si è però ingigantito grazie ad internet ed ai social network come facebook.
Ecco un messaggio postato in questi giorni da un utente, copiato attraverso la condivisione da decine di internauti e poi trasferito in città attraverso il passaparola: “IMPORTANTISSIMO — AVVISO PER TUTTI !!!! Ieri davanti alla scuola Aldo Moro, (marcianise) una signora con i capelli rossi (forse parrucca) ha cercato di trascinare una ragazzina di 3a media (si, di terza media!!!) in un furgone nero con i vetri oscurati… la reazione della ragazzina, ha fatto sì da attirare passanti ed è riuscita a scappare!!!!!!! state TUTTI con gli occhi aperti…..vigilate!!!”. Nello specifico si tratterebbe di un furgone nero, mentre in altre circostanze si è parlato di uno o più furgoni bianchi. Inoltre le versioni variano di volta in volta e la vulgata racconta anche di un bambino che strattonato si sarebbe slogato il braccio per resistere ad un tentativo di rapimento. Ma nè al pronto soccorso, nè alle forze dell’ordine l’episodio risulta essere stato denunciato.
Ma siccome sui bambini non si scherza, Caffè Pocope ha deciso di vederci chiaro consultando le forze dell’ordine locali per avere notizie più dettagliate. Anche quì le ansie dei genitori hanno potuto esprimersi attraverso denunce generiche e spesso contrastanti tra di loro. Alla fine della nostra breve indagine giornalistica ci siamo fatti l’idea che in città qualche furgone o vettura sospetta giri ma non tanto per rapire bambini quanto, probabilmente, per compiere qualche furto. Lo stesso commissariato di Polizia di Marcianise, in seguito a segnalazioni ripetute ha disposto dei controlli preventivi al di fuori di alcune scuole diffondendo anche alcuni numeri di targa, indicati da cittadini, per eventuali controlli e segnalati anche al Comando dei vigili urbani di Marcianise.
I direttori scolastici delle scuole, allarmati dalle preoccupazioni dei genitori, se da un lato non hanno sottovalutato l’esigenza di una vigilanza da parte di tutti rispetto alla sicurezza al di fuori degli edifici scolastici, dall’altro lato hanno cercato subito di stigmatizzare gli episodi spiegando che questi eventi al di fuori delle loro scuole non sono mai accaduti. Lo ha fatto con forza, ad esempio, uno dei presidi coinvolti nella leggenda metropolitana, il Prof. Francesco Piccolo, che dirige l’Istituto Comprensivo Aldo Moro di Marcianise nel rione Puzzaniello. “Si tratta di fatti inventanti di sana pianta – ha spiegato con determinazione il dirigente – non ci risulta, al momento, nessuno degli episodi che circolano in questi giorni sia in città che su internet. Ho avuto modo di spiegarlo ai genitori nelle manifestazioni a cui ho partecipato in questi giorni ribadendo che si tratta di pura invenzione”.