♦ «Botteghe oscure»
La pasticceria e rosticceria Russo di via Madonna della Libera (la consigliamo, sono bravissimi) conserva un arcano che fa impazzire tutti quelli che si trovano a passare fuori al laboratorio artigianale. Fuori il negozio, infatti, sono esposte tre insegne luminose. Fin quì tutto normale. La terza di queste insegne, dove c’è scritto “Rosticceria”, è però montata al contrario (vedi foto). Ci sarà sicuramente un motivo logico per questa scelta e a distanza di tanti anni sarebbe bello scoprire il giallo. Se qualche lettore ne fosse a conoscenza si faccia a vanti.
♠ Il processo ai rifiuti e i «cavoli a merenda»
Pare che la triade commissariale abbia deciso di costituire il Comune di Marcianise parte civile nel processo sul ciclo dei rifiuti. Sembrerebbe un atto di ordinaria amministrazione ma, a nostro parere, non lo è. Questo processo, che partirà il 2 luglio prossimo davanti alla V sezione del Tribunale di Napoli (Collegio C), vede imputati 28 persone, tra i quali il governatore della Campania Antonio Bassolino, l´ex amministratore delegato di Impregilo Piergiorgio Romiti, l´ex subcommissario Raffaele Vanoli e l´ex amministratore delegato di Fibe Armando Cattaneo, accusati di presunte irregolarità nella gestione del ciclo di smaltimento dei rifiuti in Campania.
Per costituirsi parte civile la triade commissariale pare abbia dovuto, però, annullare un atto del consiglio comunale che a maggioranza deliberò la non costituzione del Comune nel processo. Senza entrare nel merito della questione (dove sarebbe facile cadere nella tentazione di portare la discussione sul livello politico) constatiamo che i commissari hanno annullato un atto legittimo e senza alcun vizio di forma che conteneva la volontà popolare democraticamente espressa attraverso i suoi organi elettivi nel pieno del loro potere.
In questa vicenda, dove le “presunte infiltrazioni camorristiche” c’entrano come i cavoli a merenda, si è consumato un atto politico che mal si addice al ruolo meramente tecnico che la legge affida ai commissari prefettizi.
♥ Mugnone no, Mugnone si
Due notizie sul Teatro Mugnone: una buona e una cattiva. La cattiva è che, qualche giorno fa, l’incendio di cumuli di spazzatura depositati davanti allo storico teatro ha bruciato la porta di legno laterale che affaccia su via Marconi. Al momento in cui scriviamo la porta, distrutta completamente, è stata murata in modo da impedire sia alla monnezza che agli intrusi l’accesso alla struttura.
La buona notizia è che e’ stato appena pubblicato (venerdì 27 giugno 2008) il Bando per l’affidamento del servizio di progettazione definitiva nonchè progettazione esecutiva, direzione lavori e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione esecutiva, direzione lavori e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione del primo stralcio dei lavori di restauro e risanamento conservativo del teatro “Mugnone”. Per finanziare questo servizio si farà riferimento a 250mila euro di fondi del bilancio comunale stanziati dalla giunta Fecondo. Entro il 31 dicembre, inoltre, dovrà essere appaltata la prima tranche di lavori pari ad 1 milione di euro ottenuti dalla Regione Campania grazie al lavoro dell’ex assessore all’Urbanistica Telia Frattolillo.
♣ I numeri di “Di Luca”
Il Consorzio Oromare di Marcianise ha appena licenziato 12 dipendenti della sicurezza. La delusione per questa struttura produttiva, così come per le altre similari, è molto alta in città. Non solo non assumono (quando lo fanno preferiscono scegliere al di fuori del territorio), ma addirittura licenziano. Buona parte di questi dipendenti a cui non è stato rinnovato il contratto sono residenti a Marcianise.
Il presidente di Oromare, Gino Di Luca, su “Il Mattino” si è sbracciato per dimostrare il suo attaccamento alla nostra città. Secondo lui l’80% del personale assunto proviene da Marcianise. Caro Di Luca, ci verrebbe da dire “ma ci faccia il piacere”, siccome però siamo educati: ci potrebbe far avere l’elenco degli assunti?
La mancata costituzione di parte civile da parte del Comune di Marcianise nel processo per la gestione del ciclo dei rifiuti in Campania è una delle cose più vergognose che l’Amministrazione Fecondo abbia prodotto; non si vuole metterla in politica, ma sembra indiscutibile che tale decisione sia scaturita dalla volontà di non nuocere al compagnuccio Bassolino.
Ma come, una città in ginocchio, allarme sanitario per malattie infettive, malformazioni fetali, tumori, scuole a rischio chiusura, tentativi goffi di soluzione come la creazione di una discarica a Santa Veneranda di cui ancora subiamo gli effetti, ed i rappresentanti del popolo che dicono “non è successo niente, tutto a posto”?.
Se, come è probabile, il processo di cui si parla si concluderà con una condanna anche al risarcimento dei danni subiti dalle varie comunità, perché Marcianise doveva essere esclusa?
Poi ci si lamenta che la triade commissariale (che sia tre volte benedetta!)ha annullato un atto legittimo di assemblea democraticamente eletta.
Ma fateci il piacere!
Marzabuccolo
L’opinione di Marza conferma pienamente quello che dice il giornale. Si vuole processare politicamente un amministratore, nella fattispecie Bassolino, non nelle aule di tribunale ma in mezzo alla piazza. Che poi in mezzo alla piazza dovremmo mettere anche Landolfi (capo di An in Campania) per le note vicende giudiziarie che riguardano, udite udite, la monnezza e la camorra (scandalo eco4).
Si tratta di atti politici e la triade (è chiaro che la benedici, fa entrare dalla finestra quei politici che erano stati buttati fuori dalla porta dai cittadini con libere elezioni) ha compiuto un atto politico.
Ma loro sono solo degli impiegati dello Stato e non i difensori della patria. Nessuno li ha eletti. Stanno là grazie ad una assurda legge e grazie alla compiacenza di burocrati politicizzati nel cui cuore batte forte, non il senso dello Stato, ma la convenienza di stare agli ordini di una parte della politica.
Come la giri giri hanno fatto un sopruso. Adda turnà barbone!
Non mi pare che la costituzione di parte civile di un comune in un processo in cui esso comune è comunque prospettato come parte offesa, significhi processare qualcuno nelle piazze.
Anzi ritengo che barbone debba ringraziare i commissari, che forse gli hanno evitato una futura censura da parte della Corte dei Conti.
Marzabuccolo
marzabuccolo condividiamo in pieno i tuoi due commenti che precedono: taglienti al punto giusto ma soprattutto non banale e pienamente rispondenti alla realtà dei fatti…
La realtà, che fa male, è che la destra non riuscendo a portare dalla propria parte i giudici (infatti continuano a tirar dritto e giustamente contro Berlusconi) hanno militarizzato le prefetture. Prefetti e vice prefetti li troviamo tutti candidati nella Pdl.
Se siete bravi fate la POLITICA! Non usate i mezzucci delle commissioni di accesso e delle mozioni contro Bassolino. Tanto il Governatore sta ancora al posto suo nonostante tutto. Così a Marcianise e in Campania perderete sempre……
Io non ho alcuna simpatia ideologica per la destra,e sto tanto dalla parte dei giudici che mi sto riferendo ad un processo in corso, istruito e celebrato da magistrati, non da prefetti.
Sto contestando la mancata costituzione civile del comune a questo processo, con il venir meno del diritto al risarcimento alla nostra comunità per i tanti scempi subiti con la disastrosa gestione dei rifiuti.
Se si celebrerà qualche altro processo contro esponenti della destra (Landolfi che tu citi o altri), sarà doveroso per l’Amministrazione in carica, se ne avrà titolo, a costituirsi parimenti come parte civile.
Il punto è tutto qui, che l’amministrazione Fecondo, per evidenti contiguità politiche, ha rinunciato colpevolmente a rappresentare la città in questo dibattimento, che avviene, ripeto, nelle aule giudiziarie e non nelle piazze; che sarà giudicato da magistrati e non da prefetti o attivisti della destra.
Tutto il resto è chiacchiera.
Che Bassolino poi resti ancora al suo posto meriterebbe un trattato di sociologia e di economia politica a parte; ma la sinistra ne pagherà pesantemente lo scotto alla prossima tornata elettorale(leggi qualcosa di sinistra in proposito, magari Villone) ed anche quelli che ancora lo venerano, magari svendendo le realtà locali che avrebbero dovuto tutelare, sperando in una futura benedizione per più alte cariche resteranno con un palmo di naso…
Marzabuccolo
Il processo dei rifiuti in Campania, stranamente, invece di farlo ai tanti fessi che hanno bloccato la realizzazione degli impianti, viene fatto a chi, invece, ha tentato di risolvere il problema. I giudici, su sollecitazione popolare tentano di dare un capro espiatorio alle masse, come nella migliore tradizione napoletana.
Chi non partecipa a questo ipocrita tetrino, oggi, è un eroe. Chi usa questi mezzucci politici è un mediocre che la storia condannerà.
Questo, in ogni caso, non toglie nulla al fatto che i Commissari hanno compiuto un atto politico, ruolo che non possono assolutamente avere. Sono sicuro che la triade, finita l’eseprienza di Marcianise si butterà a capofitto nella politica così come hanno fatto loro predecessori casertani e napoletani……
Caro Cicciovittolo, non ti nascondo che un pò mi fai tenerezza.
Prima dici che stai dalla parte dei giudici, poi- quando ti si fa notare che si sta parlando di un processo celebrato da giudici- glissi elegantemente.
Infine con una semplificazione degna di miglior causa arrivi a sostenere che la crisi dei rifiuti in Campania è dovuta ai “tanti fessi che hanno bloccato la realizzazione degli impianti”(!).
Dunque la raccolta differenziata non è mai partita per colpa dei cittadini; le spese delle varie gestioni commissariali,nell’ordine di oltre un miliardo di euro per fare nulla, sono da addebitarsi ai cittadini; le consulenze milionarie che i vari consorzi si scambiavano vicendevolmente ed amichevolmente andavano nelle tasche dei cittadini; erano sempre i cittadini a dover vigilare sull’interramento dei rifiuti tossici; e sempre i cittadini dovevano contrastare la diffusa infiltrazione camorristica nella gestione dell’affare monnezza; sempre loro, i fessi che bloccavano gli impianti, dovevano vigilare sugli adempimenti contrattuali, sapere se la FIBE/Impregilo erano o no in grado di onorare gli impegni assunti per cui venivano comunque pagate; e sempre loro dovevano vigilare sul lavoro dei CDR, sul tal quale, sull’effettiva creazione dei FOS, sulla efficienza delle discariche, sui tanti assunti che non facevano nulla, sui mezzi costati milione di euro che si guastavano a ripetizione o addirittura sparivano(e chi li riutilizzava poi?).
Un processo con migliaia di pagine, verbali, interi pool di magistrati impegnati, con una pubblicità che supera i confini nazionali, con schiere di agguerritissimi avvocati pronti a darsi battaglia sotto i riflettori, il tutto per te è nulla, è solo la ricerca di un capro espiatorio, magari anzi sicuramente nella persona di Bassolino, vittima del sistema e colpevole, come ebbe a dire, solo di aver fatto rimuovere i rifiuti dalla strada, e che si assumeva una parte di responsabilità “solo per una questione di stile”.
Infine, spiacente di deluderti, ma Marcianise non è Napoli, e neanche Caserta. Credi davvero che i tre commissari prefettizi, dopo questa esperienza, possano acquisire titoli o lustro da poter aspirare a diventare deputati regionali o nazionali, o qualsiasi altra cosa; per aver fatto, in tre, i commissari nientepopodimeno che a Marcianise? Ma dai, sei troppo esperto per poterlo credere davvero.
La verità è che i Commissari in un certo senso, rispetto ai politici come te, sono favoriti; non hanno partiti a cui rendere conto, nè elettorati da tenersi buoni, nè funzionari amministrativi da blandire, nè mentori politici da ossequiare e rabbonire.
La loro unica preoccupazione è quella di rispettare la legge e tutelarsi per il futuro; è in questa ottica che io leggo la costituzione di parte civile al processo sui rifiuti. Riflettici: ti sembra sensato rinunciare ad una costituzione di parte civile quando se ne ha diritto? C’è il rischio di una perdita patrimoniale per l’Ente, e perché mai, qual è la giustificazione? Che non si crede al processo? che lo si ritiene strumentale?
Ma questo è assurdo!
Visto che ti piacciono i giochini te ne propongo uno io: verifichiamo quali sono i comuni che hanno rinunciato alla costituzione, io sono pronto a scommettere che sono tutti retti da amministrazioni di sinistra.
Stammi bene e scusa le chiacchiere eccessive.
Marzabuccolo
Chi non comprende il fatto che si sia trattato di un problema soprattutto culturale è fuori del mondo. Come si fà la raccolta differenziata se poi non ci sono gli impianti di trattamento? Quanto ancora dobbiamo ascoltare la retorica per cui tutti i politici della Campania sono ladri ed impostori? (E’ chiaro che ci si riferisce al centrosinistra perchè quelli Pdl salveranno la patria….).
Quanti commissari si sono susseguiti in 14 anni di emergenza rifiuti? Tutti delinquenti? E perchè sotto bersaglio c’è solo Bassolino. Perchè i magistrati non hanno intrapreso prima l’azione giudiziaria nei confronti di Bassolino?
Caro Marza, in fondo sei simpatico. Cerchi di argomentare la tua idea, ma ci riesci male. Troppo compiacione del termometro mediatico. Leggi fra le righe. Le cose semplici sono troppo poche. In Italia soo successe cose incredibili e tu fai la finta dell’ingenuo. Te la ricordi al P2? Le strafi di Stato? Devo continuare?
Sui prefetti voglio citare qualche esempio.
1) Franco Malvano: dopo varie esperienze tra questore e prefetto oltre commissario in comuni sciolti per infiltrazioni si candida contro Iervolino per il centrodestra a Napoli (leggì qui’ http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Malvano)
2) Paolino Maddaloni: vice prefetto e prefetto, sub commissario e commissario straordinario presso il Comune di Caserta dopo lo scioglimento anticipato. Si candida per la Cdl contro Petteruti (leggi quì http://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=5936).
3) Maria Elena Stasi: commissario in vari comuni sciolti per infiltrazioni camorristiche nel napoletano. Commissario straordinario a Caserta e Prefetto di Caserta. Candidata Pdl eletta al Parlamento nelle scorse politiche…
Apprendo dai giornali che il processo contro Bassolino e gli altri è stato rinviato a settembre per permettere ai comuni di Marcianise e S. Maria a Vico di potersi costituire parte civile.
Analoghe richieste avanzate da altri enti sono state respinte.
Ma Marcianise è stata ritenuta lesa in misura tale da consentirle la costituzione a costo di rinviare il dibattimento.
Ogni ulteriore commento mi sembra inutile.
Marzabuccolo