Giudizi positivi, da più parti, a Capodrise, sono stati espressi sulla scelta di Grazia Giaquinto, quale coordinatrice cittadina dei “Popolari Democratici per la Costituente di Centro”. Una figura giovane, radicata sul territorio, che saprà interpretare al meglio il ruolo affidatole dal direttivo. Dopo l’assemblea dell’altra sera, la neoeletta coordinatrice esplicita le finalità e gli obiettivi del movimento politico nell’immediato futuro. “L’Unione di Centro – afferma Giaquinto – è il simbolo con il quale abbiamo partecipato alle ultime elezioni politiche, e penso che, considerando lo tsunami Pdl abbattutosi in tutto il Paese, a Capodrise, possiamo ritenere che l’Unione di Centro abbia ottenuto un buon risultato, attesa anche la situazione locale, ottenendo una delle percentuali più alte della provincia di Caserta. Si trattava di un raggruppamento elettorale costituito da formazioni politiche che si riconducono all’area di centro. Il nostro percorso – precisa Giaquinto – non è iniziato e non è terminato allora”. In ambito locale, “assumiamo in questa fase storico-politica, una posizione autonoma e coerente con i nostri principi ispiratori. Siamo convinti che la litigiosità, che ha caratterizzato negli ultimi anni il vivere politico, abbia fatto perdere di vista il senso ed il fine della politica che è principalmente l’amministrare bene la cosa pubblica con tanto buon senso. La nostra presenza vuole invece essere alternativa, e soprattutto costruttiva, su temi concreti, quali la salvaguardia dell’occupazione, piano regolatore, insediamenti, area 167, viabilità, zone periferiche, coinvolgendo i cittadini, per costruire, con loro, il paese che vogliamo, impegnati, nel prossimo futuro, a porre in essere proposte che possano essere contributo e anche di stimolo, verso chi amministra la nostra comunità. Questioni serie, che potrebbero dare una svolta socio-economica alla nostra città”. Sul versante nazionale, “il prossimo autunno – prosegue Giaquinto – ci sarà la formazione di un nuovo soggetto politico, che sarà, non più la somma, ma la sintesi delle forze che hanno fatto parte dell’Unione di Centro, a cui, siamo certi, si aggregheranno quanti, laici e cattolici, democratici riformisti e moderati, non si riconoscono né nel Pd né nel PdL, ed intendono dare il loro contributo per il superamento di questo bipolarismo coatto, o meglio ancora di questo bipartitismo imperfetto che oggi si è venuto a creare in Italia. Il partito che verrà fuori dalla Costituente di Centro sarà sicuramente qualcosa di nuovo, ma poggerà sulle spalle di una lunga tradizione del popolarismo italiano ed europeo e si ispirerà alla grande lezione sturziana, degasperiana e morotea. Il che significa avere – conclude Giaquinto –, sul piano culturale prima che politico, due principi ispiratori: la politica, come intelligenza e governo dei processi, e la democrazia come espressione della libertà e della dignità umana.
Grazia Giaquinto coordinatrice Popolari Democratici di Capodrise
14 Giu 2008
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tutto fa brodo..meglio pensare su quello che non si è fatto e stare zitti..riscaldare un brodo con la speranza di qualche cosa….