Da alcuni anni la centrale piazza Carità è un cantiere aperto a seguito dei lavori di ristrutturazione della sede delle “Opere Pie Raggruppate” e per quelli di ripavimentazione della piazza stessa.
L’intera area da diversi mesi è transennata bloccando, con rilevanti ripercussioni e disagi, il traffico cittadino, dei residenti e degli utenti che accedono alla nuova sede dell’ASL e alla chiesa dell’Annunziata. La cosa provoca notevoli disagi nei cittadini e nei parrocchiani della chiesa dell’Annunziata e al riguardo interviene il reverendo sacerdote don Vincenzo Schiavone.
“Lamento – ha sbottato don Vincenzo Schiavone – la lentezza di questo interminabile cantiere aperto. I lavori procedono “un giorno si e due no”, spesso per più giorni il cantiere è fermo e non si riescono a capire le motivazioni ed i perché di tutto questo: un modo di procedere veramente incomprensibile. Spesso alle nostre domande non vengono date risposte capaci di conservare il rigore della logica.
E tutto questo accade sia per i lavori che stanno interessando piazza Carità, sia per quelli relativi alla sede dell’ex Opere Pie, da circa cinque anni fermi, e ancora per i lavori dell’impianto elettrico interno della chiesa, da più di un mese bloccato.
Come si fa ad andare avanti! A tutt’oggi con l’entrata principale della chiesa non praticabile il disagio è elevato e davvero insopportabile per tutti i residenti, per i nostri parrocchiani e per quanti fruiscono dell’area e dei suoi servizi. Ormai – continua don Vincenzo Schiavone – dal mese di gennaio la situazione è fortemente critica e di questo i miei fedeli si lamentano con me quotidianamente.
E’ per questo – conclude don Vincenzo Schiavone – che giro le lamentele a quanti preposti alla gestione di questi lavori per far si che si rendano conto delle difficoltà oggettive che generano alla mia gente e alla collettività intera, pregandoli caldamente di trovare adeguate quanto urgenti soluzioni. Si deve evitare che cittadini, che già vivono evidenti disagi anche di tipo ambientale, perdano quel poco di fiducia che ancora hanno nelle istituzioni.”
L’appello è dunque girato al Commissario Straordinario, dr. Cimmino per un suo decisivo intervento presso l’ufficio tecnico del comune, al direttore dei lavori e all’impresa appaltatrice perché procedano celermente per la consegna dei lavori.