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Crisi amministrativa, Coronella e Giuliano a sostegno di Zinzi per buttare giù Tartaglione

Più ci si avvicina alla data del 24 Ottobre, quando nella mattinata si terrà il fatidico consiglio comunale che potrebbe decretare la fine della consiliatura, più si dipana la coltre di nebbia addensata sul palazzo comunale. Una schiarita, se così si può dire, viene dal Pdl provinciale che ieri ha inviato una missiva a tutti i consiglieri comunali eletti nel partito berlusconiano dove si invita a “tutelare la volontà dell’elettorato che si è espresso in maniera chiara affidando il governo cittadino ad una coalizione ben definita”. “Pertanto – conclude la lettera a firma di Coronella e Giuliano – in vista del prossimo Consiglio Comunale di Marcianise, invitiamo ad attenersi ad un profilo di correttezza politica, nel rispetto della maggioranza espressa dalle urne, e a opporsi ad ogni diversa ipotesi che ribalti la volontà popolare”. Il Pdl provinciale, quindi, decide di intervenire nella contesa marcianisana (dove il Pdl risulta frantumato in mille pezzi) indicando come unica opzione di proseguimento dell’espereinza amministrativa la coalzione di centrodestra uscita dalla  competizione elettorale del 2009. In sotanza, i massimi vertici provinciali del partito di Alfano, temendo l’apporto di eletti all’opposizione, dà indicazioni precise ai consiglieri comunali di Marcianise orbitanti nell’area del Pdl al fine di tenerli ancorati al centrodestra casertano che, detto in italiano, significa Pdl + Udc. Una prova in più, quindi, del fatto che la volontà della compagine zinziana (come Caffè Procope aveva già spiegato) sia quella di porre fine alla sindacatura Tartaglione e del timore che quest’ultimo riesca alla fine ad essere “salvato” da consiglieri provenienti dalle file dell’opposizione. L’Udc zinziano spinge per il voto di maggio 2012 riproponendo lo stello modello di centrodestra provinciale e regionale, epurato dalla parte costituita dall’esperienza messa in piedi dall’attuale fascia tricolore.

Marcianise teatro di guerra per il congresso del Pdl provinciale
Movimenti della poltica provinciale che in una situazione di estrema confusione e debolezza della politica locale si inseriscono prepotentemente sulle vicissitudini marcianisane. Giochi di potere interni al Pdl provinciale che nella fase congressuale del partito berlusconiano provinciale rischiano di scegliere come teatro di guerra anche la città di Marcianise. Non deve meravigliare, quindi, se nei giorni passati si è parlato moltissimo dell’interessamento del consigliere regionale Angelo Polverino che si è schierato apertamente con il sindaco Antonio Tartaglione. Parlando di Marcianise proprio Polverino ha affermato: “Abbiamo contribuito ad affermare in quella città il primato del centrodestra e abbiamo il dovere di continuare a garantire ogni nostro sforzo perchè quell’amministrazione continui ad operare. Questioni personali non possono autorizzare l’arrivo di un commissario prefettizio in una città che è elemento centrale di un’area per la cui rinascita economica e produttiva servono impegno quotidiano e determinazione. E’ questo ciò che auspico per Marcianise”. 

Ambiguità nel centrosinistra
In questa situazione di estrema difficoltà della ex maggioranza e di oramai evidente fallimento dell’esperienza di centrodestra, l’opposizione di centrosinistra fatica a trovare la quadra per un’azione comune. Su questa difficoltà pesa come un macigno l’estrema ambiguità con cui si sta muovendo la compagine squegliana. Usciti in sordina con un documento congressuale che dice tutto e niente, si fatica a comprendere l’atteggiamento che terrà durante il consiglio comunale del 24 ottobre. Nè si comprende quale sarà la posizione dei transfughi dell’Api di “Marcianise Futura” che pure sono divisi al loro interno sul da farsi. In particolare tutti e tre i consiglieri sembrano orientati su posizionamenti diversi: D’Anna sembrerebbe più vicino alle posizioni del sindaco Tartaglione, Acconcia più vicino alle posizione dei zinziani e Rondello più vicino alle posizioni del centrosinsistra. Molto più convinti di un opposizione dura sembrano essere il Partito Democratico, l’Idv ed il Psi. Il Pd, in particolare, dopo un confronto tra i dirigenti del partito di Bersani giovedì scorso, ha già dichiarato il suo voto contrario al riequilibrio di bilancio ed ha auspicato un rapido ritorno alle urne.

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Alfonso Alberico - Marcianise

35 Comments

  1. giuseppe p.
  2. Censor Novus
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  9. non esiste verità
  10. non esiste verità
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