“Sarcasticamente, hanno detto che l’immondizia è l’oro di Napoli – e, per osmosi, della Campania.
Questo potrebbe essere vero, se i Napoletani – e, per osmosi, i Campani – sapessero ricavarne qualcosa di utile. Probabilmente, però, o non è vero, per almeno quattro motivi:
1. perché nessuno, neanche i Napoletani – e, per osmosi, i Campani – lascia l’oro per strada;
2. perché Vespasiano in persona, l’imperatore romano Vespasiano, disse che “il denaro non puzza”, mentre l’immondizia puzza: dunque, non è denaro;
3. perché, se veramente fosse oro, tutti farebbero a gara per sottrarcelo e non per lasciarlo a noi – con la reputazione da mariuoli che abbiamo, poi;
4. a nessuno ha mai dato fastidio avere chili e chili di soldi sotto casa.
La verità è che siamo capitati ancora una volta nelle mani di stereotipi umani che hanno più a cuore l’immediato guadagno materiale privato, piuttosto che il duraturo guadagno spirituale di un’intera comunità.
Deve finire l’epoca in cui pochi (interessati) prendono decisioni per conto di molti (menefreghisti).
La verità è che nessuno fa quello che vuole: uno fa solo quello che gli si permette di fare, ed è fondamentale che noi capiamo che questa situazione è – seppure indirettamente – opera nostra.
Marcianise è dei Marcianisani, non di chi governa: dunque, è il momento che i Marcianisani si riprendano ciò che è loro e che gli è stato tolto.
E’ un piccolo passo, ma che deve essere compiuto con convinzione e determinazione.
Passeremo sotto il silenzio, il nostro impegno verrà sminuito, saremo soli. Ma non deve importarci. Meglio essere soli, piuttosto che essere accompagnati da chi persegue un puro interesse.
Fa male al cuore che l’unico attuale argomento di conversazione riguardante Marcianise sia il problema dell’immondizia: come se avessimo solo quello, come se non ci fosse niente di peggio e niente di meglio.
Dobbiamo essere come dei campioni di boxe, che mandano al tappeto gli avversari e dicono: “Avanti un altro!”. Non dovrebbe essere difficile, poiché si dice che Marcianise sia arcinota per la qualità dei suoi pugili.
Ritroviamo l’interesse per le sorti di questa città, riproponiamo questo stesso interesse e nessuno potrà più toccare quello che è sacrosantamente nostro per diritto naturale.
L’Associazione Culturale “TERRA” chiede a tutte le Associazioni Marcianisane degne di questo nome di aiutarci a riprendere in mano le redini e le sorti di questa città e dei suoi abitanti, presenti e futuri.
Invitiamo tutti a partecipare alla riunione che si terrà il giorno 28 Maggio, alle ore 16.00, nella sala riunioni della Biblioteca Comunale di Marcianise. Il tema di questo incontro sarà la situazione attuale della zona Ecobat, in cui è previsto l’allestimento di una nuova discarica. Preghiamo vivamente perché i partecipanti intervengano seri e numerosi”.
avere la situazione chiara, perseguire gli obiettivi della raccolta differenziata domiciliare, bonifica e controllo costante del territorio. poche regole, buoni propositi e partecipazione attiva. la rivoluzione viene dal basso. difendiamo la terra di Marcianise. mò è ò mument buon. se nò avremo modo di pentirci, noi e i nostri figli, di non avere agito.
Le regole d’oro di una “eco-spesa ”
Ridurre l’immondizia da raccogliere.
Questo il primo passo per uscire dall’emergenza in Campania, a partire dal carrello della spesa. A fornire qualche consiglio utile è Legambiente,
che lancia “il principio delle “4R”:
Riduzione alla fonte degli imballaggi,
Riuso,
Riciclaggio;
Recupero di energia.
In un processo virtuoso l’immondizia diminuisce,
si riducono alla fonte gli imballaggi e si riusano gli oggetti prima che diventino rifiuti (dal vuoto a rendere alla redistribuzione dei vestiti usati), poi si riciclano i materiali attraverso la raccolta differenziata.
Solo alla fine arriva lo smaltimento: con il recupero energetico della frazione di rifiuti non altrimenti riciclabile e in discarica per i materiali che non possono avere altra destinazione.
LA LISTA DELLA SPESA:
evitare acquisti inutili;
scartare i prodotti con imballaggi eccessivi o difficilmente riciclabili, meglio prodotti dagli imballi meno voluminosi.
COSA PREFERIRE: sfuso è meglio, ad esempio acquistando frutta e verdura fresca sfusa.
I SACCHETTI: utilizzare sacchetti per la spesa in stoffa o in materiale biodegradabile, o se di plastica riutilizzarlo più e più volte per la spesa.
LE CONFEZIONI: scegliere ricariche e confezioni salvaspazio o formato famiglia, “no al monodose”; prediligere supermercati che vendono alla spina; no acqua minerale, sì acqua di rubinetto o dai dispenser.
PLASTICA: evitare l’uso di piatti e bicchieri in plastica, prediligere oggetti di lunga durata.
VETRO: prendere il vetro, più igienico, inerte e riutilizzabile
PRODOTTI BIO: scegliere prodotti biodegradabili, riciclabili o riciclati.
VUOTO A RENDERE: meglio il vuoto a rendere anziché vuoto a perdere.
A CASA E IN UFFICIO: usare sempre il fronte retro nelle fotocopie;
evitare l’usa e getta, applicare l’usa e riusa; ridurre sempre i volumi quando si getta un rifiuto; bere acqua di rubinetto; in bar e mense scegliere bevande alla spina.