Sei affiliati ai clan camorristici Belforte e Mazzarella-D’Amico attivi a Marcianise e Capodrise e nel quartiere San Giovanni a Teduccio del capoluogo campano sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Napoli Poggioreale, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa per omicidio aggravato dal metodo mafioso. Nel corso d’indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, i carabinieri hanno acquisito indizi di colpevolezza sui sei indagati in relazione all’omicidio di Antonio De Filippo, di 47 anni, appartenente al clan Piccolo-Letizia di Marcianise, avvenuto il 10 settembre 2005 nel quartiere napoletano Barra.
Gli investigatori hanno ricostruito il delitto, individuando mandanti, esecutori e fiancheggiatori dell’omicidio, determinato dalla contrapposizione sorta gia’ alla fine degli anni ’90, tra i Belforte ed i Piccolo-Letizia.
Quello di De Filippo fu il primo omicidio di camorra dopo l’arresto del capo degli scissionisti Paolo di Lauro. Antonio De Filippo, un pregiudicato di 48 anni all’epoca agli arresti domiciliari per furto, fu nella sua casa del quartiere Barra, periferia orientale di Napoli. Intorno alle sei della mattina, i sicari presentarono a casa sua in Corso IV novembre fingendosi dei poliziotti che effettuavano un controllo sugli arresti domiciliari. Quando l’uomo aprì, gli esplosero contro numerosi colpi d’arma da fuoco. In casa con l’uomo c’erano la convivente e la figlia dodicenne di questa, che non assistettero al delitto. Il fratello di Antonio De Filippo, Giovanni, ritenuto invece organico al clan Aprea, fu ucciso il 7 luglio 2004 in un agguato nello stesso quartiere.
Faida Belforte-Piccolo: in manette sei esponenti del clan Belforte-Mazzarella-D’Amico coinvolti nell’omicidio di Antonio De Filippo
31 Mag 2011
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