Se la sfida era portare i marcianisani a teatro un sabato sera di fine inverno allora possiamo dire che l’obiettivo è stato raggiunto. Ieri sera, una platea numerosa ha riempito il Teatro Ariston di Marcianise che ospitava una complessa rappresentazione, il “Moro di Venezia – Otello“, spettacolo proposto dalla Compagnia Teatro dell’Ovo diretta magistralmente da Raffaele Patti e ispirato al capolavoro shakespeariano. La pièce, già vincitrice del 71° Festival d’Arte Drammatica di Pesaro, ha saputo conquistare il pubblico grazie al ritmo imposto dalla regia e favorito da un reinterpretazione che ha fatto un uso sapiente del linguaggio, classico e moderno al tempo stesso, condito da una “colonna sonora” che, attingendo dalla migliore tradizione del rock alternativo, ha creato atmosfere suggestive che drammatizzavano e, in parte, stemperavano le scene più intense dell’opera. La regia di Raffaele Patti ha saputo dare nuova vita al dramma di Otello, esplorando le dinamiche dei conflitti umani con profondità e sensibilità. La passione e la gelosia, temi centrali dell’opera, sono stati portati in scena con una forza travolgente, trascinando gli spettatori in un vortice di emozioni.
Patti ha evidenziato, nel dramma shakespeariano, i temi fondamentali dell’opera ancora tristemente attuali: in primo luogo, il razzismo e la paura del diverso, incarnati dalla figura del Moro dalla pelle scura e con un altro credo religioso. In secondo luogo, il femminicidio, un argomento di drammatica contemporaneità. Altro tema di evidente attualità è la manipolazione (“Io non sono quel che sono”), esercitata dal lucido e maligno Iago su Otello ma anche sugli altri personaggi. Come non leggervi una metafora dell’attuale situazione delle società contemporanee globalizzate, condizionate dai moderni santoni i quali, mossi da un patologico narcisismo, muovono le masse facilmente circuite poiché permeate dall’incultura. Patti evidenzia la genialità di Shakespeare nel raccontare tali temi in modo ancora attuale, criticando stereotipi e richiamando alla mente luoghi oggi teatro dell’orrore. La dinamica dei conflitti drammatici conduce la passione di Otello in un limbo di sospetti e allucinazioni morbose, sullo sfondo di una Cipro oscura.
La scenografia, ispirata in parte al Globe Theatre, seppur essenziale, è stata efficace grazie all’utilizzo di una scalinata che creava più livelli, dando dinamicità alla scena: l’intrigo si sviluppava al piano superiore per poi concretizzarsi al piano inferiore. I costumi contemporanei hanno contribuito a non confinare il dramma in un tempo lontano, ma a mostrarne l’attualità. Anche le scelte musicali hanno giocato un ruolo cruciale nell’evidenziare la tensione drammatica. Lo spettacolo si apriva con Run Like Hell dei Pink Floyd; l’intermezzo da No surprises dei Radiohead, e il finale da Where did you sleep last night dei Nirvana. Il ringraziamento al pubblico è stato sottolineato musicalmente da Marlene Kuntz con Grazie.
Un superlativo cast, composto da talentuosi attori, ha dato vita ai personaggi shakespeariani con maestria e passione: Gianpiero Laudato nei panni di Roderigo, Raffaele Patti nel ruolo di Iago, Paolo Nicolella (Brabanzio), Fausto Bellone (Otello), Federica Avallone (Desdemona), Riccardo Sergio (Cassio) e Fulvia Castellano (Emilia). La loro interpretazione ha saputo rendere giustizia alla complessità dei personaggi, trasmettendo al pubblico ogni sfumatura delle loro emozioni.
Viva la partecipazione da parte del pubblico, anche giovanile, che ha assistito ai dialoghi, con grande adesione emotiva. L’applauso finale della platea, intenso e liberatorio, ha sottolineato l’apprezzamento degli astanti e la necessità per la città di Marcianise di riproporre momenti di condivisione su proposte qualitative come quella di ieri. Come sovente ricorda Raffaele Patti, “la cultura è necessaria”, ancor di più nel tornante della storia che stiamo vivendo in questi ultimi mesi. “Volevamo riportare il teatro – ha spiegato il regista e attore nei ringraziamenti finali – nel cuore della città e ci siamo riusciti. La partecipazione del pubblico ci incoraggia ad andare avanti in questo nostro percorso”. Patti ha voluto anche ricordare l’attore marcianisano Michele Di Nuzzo ed il prof. Salvatore Delli Paoli, recentemente scomparsi.
Lo spettacolo, quinto della rassegna di teatro indipendente “Nice 25“, è promosso da Teatro dell’Ovo e Non solo Sipario. Dalla prossima rappresentazione la rassegna torna nella sede del Consorzio Creativo di via Romaniello a Marcianise. Venerdì 11 aprile 2025 sarà messo in scena “Desapariciòn“, di Antimo Navarra e Roberto Solofria, con Roberto Solofria, Ilaria Delli Paoli, Antimo Navarra, Michele Brasilio, per la regia di Roberto Solofria, produzione Mutamenti/Civico 14. Debutto nazionale per questo spettacolo. Ultimo evento in cartellone, sabato 10 maggio 2025, sarà “London Pub” di Domenico Pinelli, Ciro Pauciullo e Francesco Rivieccio, Una produzione “Compagnia del Croco”. Per info e prenotazioni: 333 931 6627 e 345 612 9167.
L’evento è stato reso possibile grazie al sostegno di importanti sponsor: Studio dentistico Lina Tartaglione, Metanosud, Carito Assicurazioni Generali e Gold Dream Celiento. Media partner dell’evento è stato Caffè Procope.