Ormai abbiamo raggiunto il colmo dei colmi. Ogni giorno sprofonda una strada e gli amministratori non hanno ancora denunciato un solo colpevole per lavori eseguiti volgarmente e “con i piedi”. Una presa in giro. Lavori che si prendono beffa di una cittadinanza intera senza che nessuno la protegga dagli imbrogli che giorno dopo giorno vengono a galla come merda in un lago già melmoso. Sprofonda per l’ennesima volta Via Leonardo Da Vinci; sprofonda in modo pericolosissimo tutta via San Michele; sprofonda via Verdi; sprofonda una traversa di via Marte; sprofonda via Marco Polo; si sgretolano fin dalla fine degli ultimi rifacimenti via Gaglione, via De Maio, via Foglia, e tantissime altre. Via Marte appena riaperta al traffico dopo lunghissimi lavori, verte in condizioni più che pietose; Via Musone è stata depredata di alcuni suoi basoli sostituiti con una lunga pezza di asfalto; via Evangelista dopo i lavori di rifacimento del manto stradale è stata già squartata in più punti e brutalmente rappezzata; via Madonna della Libera è stata oltraggiata con lavori che hanno lasciato buche mai aggiustate. L’elenco è troppo lungo per le poche pagine di questo giornale. Ma la ciliegina su questa torta di sterco sono i lavori iniziati tre mesi fa, e fermi dal giorno successivo al loro inizio, in viale della Vittoria per il rifacimento della rete fognaria (già rifatta non molti anni fa: le fogne del centro antico sono durate secoli fino alla loro recente sostituzione). Lavori bloccati perchè intralciati da un’enorme matassa di cavi, che era logico si trovassero in quella posizione di incrocio strategico. Ma oltre alla logica negli uffici comunali sono anche depositati i disegni del loro posizionamento. Insomma una partenza alla rinfusa di cui non si conosce la fine; così come alla rinfusa si controllano tutti i lavori che vanno via via franando o sgretolandosi sotto gli occhi di tutti, in particolar modo sotto gli occhi dei loro controllori, creando problemi infiniti. Un ciclo infernale che non si fermerà mai, mentre le casse comuni vengono svuotate senza garanzie certe.
Gianni Di Dio
