Una giornata all’insegna della bellezza, della cultura e della convivialità, quella vissuta ieri dai partecipanti alla cicloescursione organizzata da “Fiab – Caserta In Bici” presieduta da Carlo Scatozza. Un percorso suggestivo che ha collegato due importanti siti storici, la Reggia di Caserta e la Reggia di Carditello, attraversando le campagne dell’agro aversano e celebrando la cultura dell’Asprinio. La partenza è avvenuta da Piazza Carlo di Borbone, a Caserta, dove il gruppo si è unito agli amici di Marcianiseinbici. Insieme, hanno pedalato fino a Marcianise, raggiungendo la storica zona di Santa Venere, con la sua antica chiesetta e l’ex cimitero dei colerosi. Un luogo ricco di storia e devozione, situato tra il borgo abitato e i Regi Lagni. Il percorso è proseguito attraverso la piana campana, tra coltivazioni rigogliose e il suggestivo Casale di Teverolaccio. A Cesa, il gruppo si è ricongiunto con i ciclisti di Fiab Napoli Cicloverdi, provenienti da sud. Insieme, hanno percorso la bellissima pista ciclabile che valorizza le alberate aversane, dove la vite maritata al pioppo produce il pregiato vino Asprinio. La tappa successiva è stata l’Asprinum Museum Art, dove i partecipanti hanno potuto degustare la mozzarella di bufala campana dop e il casatiello del Casatiè Petrone 1960, deliziando il palato con i sapori autentici del territorio. Lasciata Cesa, il gruppo ha raggiunto la torretta della Real Canetteria di Re Ferdinando, grazie all’impegno del vignaiolo Raffaele Magliulo. Qui, tra racconti suggestivi e brindisi con l’Asprinio Spumante Reale Delizia, i ciclisti hanno potuto immergersi nella storia del luogo. La meta finale è stata la Reggia di Carditello, un gioiello architettonico che si spera possa presto tornare a essere fruibile e animato da eventi culturali. Il ritorno a Caserta, via San Tammaro e Santa Maria Capua Vetere, ha concluso un’esperienza unica, all’insegna della valorizzazione del territorio e della scoperta di nuovi modelli di vita e di visita. Un percorso che ha permesso di apprezzare le bellezze paesaggistiche e culturali dell’agro aversano, promuovendo la mobilità sostenibile e il turismo lento.
