Nella notte, una neonata di soli 9 mesi, di nome Giulia, ha perso la vita in seguito all’aggressione del pitbull di famiglia. La tragedia è avvenuta nella loro abitazione ad Acerra, in provincia di Napoli. La piccola è stata trasportata d’urgenza alla clinica Villa dei Fiori, ma al suo arrivo era già priva di conoscenza e presentava ferite profonde al volto e alla testa, causate dai morsi del cane. Sotto shock, il padre ha inizialmente raccontato ai sanitari di essere stati aggrediti da un cane randagio mentre si trovavano in strada. Tuttavia, in seguito, ha ammesso di essersi addormentato in casa, mentre la moglie era al lavoro in una pizzeria. Al suo risveglio, ha trovato la figlia in un lago di sangue sul letto. La corsa disperata in ospedale è stata inutile: la piccola è arrivata in arresto cardiocircolatorio e i medici non sono riusciti a salvarla. Le forze dell’ordine stanno ancora indagando sulla dinamica dell’aggressione e la Procura di Nola ha aperto un’inchiesta, disponendo l’autopsia sul corpo della bambina. L’abitazione della famiglia è stata posta sotto sequestro per permettere ulteriori accertamenti. “A nome di tutta la comunità di Acerra rivolgo una preghiera per l’anima della piccola Giulia, tragicamente volata in cielo troppo presto”. Così il sindaco di Acerra (Napoli), Tito d’Errico.
Purtroppo, questa non è la prima volta che si verifica una tragedia simile. L’anno scorso, un bambino di 13 mesi è stato ucciso da due pitbull a Campolongo (Salerno) e un altro di soli cinque mesi ha perso la vita a Palazzolo Vercellese (Vercelli), aggredito dal cane di famiglia mentre era in braccio alla nonna. Questi tragici eventi sollevano nuovamente il dibattito sulla pericolosità di alcune razze canine e sulla necessità di adottare misure di sicurezza adeguate per proteggere i bambini.
“L’ennesimo dramma, questa volta ad Acerra: una bambina di 9 mesi e’ morta sbranata nel suo letto da un pitbull”, ricorda in una nota cosi’ Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia viva. “E’ ora di vietare il commercio di questi animali, inadatti strutturalmente alla convivenza con l’uomo e con i bambini. Mi battero’ in Parlamento per raggiungere questo obiettivo. Basta morti innocenti ed evitabili”, conclude. “Oggi Acerra si sveglia con un grave lutto che ha colpito tutta la comunità. Una tragedia forse evitabile sulla quale bisogna fare luce al più presto per accertarne eventuali responsabilità. Da tempo abbiamo lanciato l’allarme sul fatto che molte persone acquistano questi cani, che noi definiamo ‘speciali’, senza avere la minima competenza e conoscenza su come devono essere cresciuti, allevati, accuditi in piena sicurezza per i familiari e per le persone che incontrano. Ci sono norme comportamentali rigide che devono essere osservate ma troppo spesso sono ignorate da padroni inadatti a gestire questi cani. Prendersela con gli animali è troppo semplice e non aiuta a prevenire nuove tragedie simili. La verità è che servirebbe un patentino rilasciato dalle autorità veterinarie con l’obbligo di controlli periodici comportamentali per chi detiene questi cani. Servirebbero più controlli sull’utilizzo di precauzioni semplici come le museruole e il guinzagli nei luoghi affollati di bambini. Cose che avvengono molto di rado. Adesso è il momento di rispettare il lutto e noi ci stringiamo al dolore della famiglia”. Questo il commento del deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli e del portavoce regionale di Europa Verde Rosario Visone.
“La bambina sbranata ad Acerra è purtroppo soltanto l’ennesimo episodio di morte di persone aggredite dai cani: avevo proprio la scorsa settimana illustrato al ministro dell’Ambiente, competente per materia, Gilberto Pichetto Fratin, i dati ufficiali che vedono ogni anno in Italia circa 10 persone, la metà bambini, perdere la vita perché sbranati dai cani, e migliaia finire in ospedale perché azzannati”. Lo afferma in una nota Carlo Giovanardi, di Popolo e libertà, ex ministro per i Rapporti con il parlamento. “Nessuno contesta – continua Giovanardi – il diritto di 7 milioni di italiani di tenere in casa un cane, ma bisogna avere la consapevolezza che doberman, pit bull, rottweiler ecc. possono trasformarsi in un attimo in spietati killer soltanto per un gesto malinteso. Le potenti lobbies animaliste, invece che contestare la presenza degli animali nei circhi, dove si perpetua una tradizione secolare con rigorosi controlli sulla sicurezza e sul benessere animale, dovrebbero mobilitarsi contro questa strage, associandosi alla richiesta di introdurre nella legislazione precise regole per poter detenere animali pericolosi”.
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