La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord ha diffuso una nota stampa riguardante un’importante indagine condotta dalla sezione locale di Polizia Giudiziaria – Aliquota Guardia di Finanza di Aversa. L’inchiesta ha portato all’emissione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di imprenditori locali operanti nel settore del commercio di ricambi per autoveicoli. Le indagini hanno evidenziato gravi indizi di reità per i delitti di bancarotta fraudolenta. Gli imprenditori avrebbero sottratto liquidità e altri beni aziendali, commettendo anche operazioni dolose e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte sui redditi e IVA. Ulteriori ipotesi di reato riguardano l’autoriciclaggio, con gli imprenditori che avrebbero distratto l’intero asset aziendale reimmettendolo in una nuova società, continuando l’operatività nello stesso settore. Questa manovra avrebbe portato la società originale in liquidazione giudiziale, tentando di celare la responsabilità amministrativa derivante dal D.Lgs. 08/06/2001 n. 231. L’autoriciclaggio sarebbe stato commesso dalle figure apicali coinvolte, a loro vantaggio. È stato effettuato il sequestro preventivo del complesso dei beni aziendali, che sarebbero stati sottratti illecitamente. Le somme sottratte, pari a 190.047,00 euro, sono state utilizzate per attività illecite, inoltre, si è disposto il sequestro funzionale alla confisca diretta o per equivalente dell’ingiusto profitto derivante dall’illecita sottrazione dei cespiti a garanzia dei debiti erariali, stimato in 1.014.849,62 euro. L’indagine si inserisce in un più ampio filone investigativo sui reati di bancarotta, con particolare attenzione alle attività di imprese collegate tra loro. La Procura della Repubblica di Napoli Nord, in sinergia con la Guardia di Finanza, continua a contrastare l’economia illegale che inquina il tessuto economico del territorio. L’operazione è stata condotta in data 5 febbraio 2025. Questo articolo riassume i punti chiave del comunicato stampa, evidenziando la gravità delle accuse e l’entità del danno economico causato dalle attività illecite.
