La Direzione distrettuale Antimafia di Napoli sta indagando per favoreggiamento – al momento contro ignoti – per la vicenda del killer evaso durante un permesso premio a Natale e fermato in Francia mentre protestava nei pressi del Parlamento europeo a Strasburgo. Secondo quanto si apprende, il 75enne Antonio Delli Paoli, ergastolano di Marcianise sarebbe stato fermato durante un tentativo di accesso al Parlamento europeo insieme ad un gruppo di agricoltori che, però, stavano protestando per motivi differenti. Il 75enne aveva presentato delle istanze di revisione delle quali non aveva più saputo nulla e, per questo motivo, avrebbe inscenato la protesta a Strasburgo. Dopo aver ottenuto il permesso premio a Natale, non aveva fatto ritorno nel carcere di Carinola (Caserta) dove era detenuto per scontare la condanna definitiva all’ergastolo. Delli Paoli è difeso dagli avvocati Domenico Antonucci e Loredana De Risi e, al momento dell’identificazione da parte della polizia francese, dalla banca dati Interpol sarebbe emersa la sua condizione di evaso. Intanto, la DDA di Napoli (coordinatore il procuratore aggiunto Michele Del Prete) aveva già aperto un’inchiesta per favoreggiamento, affidata agli investigatori della Squadra Mobile di Napoli e Caserta, per identificare possibili complici che hanno reso possibile il mancato ritorno in carcere del 75enne e, soprattutto, le possibili coperture che hanno reso possibile il viaggio per raggiungere Strasburgo.
La DDA indaga sulla fuga dell’ergastolano Antonio Delli Paoli ritrovato l’altro ieri a Strasburgo
17 Gen 2025
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“Pullastriello“, com’era soprannominato all’epoca del suo arresto, è considerato uno storico affiliato della camorra. Fu proprio lui il pomo della discordia che diede vita a una sanguinosa faida di camorra. Nel 1985 fu vittima di un agguato organizzato dai rivali della fazione Belforte di Marcianise (Caserta), ma riuscì a salvarsi, nonostante la fucilata al collo. Quell’agguato fece scoppiare la guerra tra i Belforte, che erano cutoliani, e i Piccolo, vicini a Bardellino e, quindi, ai Casalesi. Uno scontro che provocò numerosi morti. Il 27 maggio 1993 Delli Paoli è stato condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise di Appello capitolina per l’omicidio di Salvatore Ruocchio, avvenuto il 27 giugno 1990 ad Ardea, in provincia di Roma. È detenuto dal 12 febbraio 1994 ma si è sempre professato innocente. Secondo quanto riferiscono i suoi legali ha ottenuto diversi permessi premio per motivi familiari dai quali è sempre tornato. Non l’ultima volta però. Avrebbe dovuto essere in cella, nel carcere casertano di Carinola, alle 18.00 del 30 dicembre. E, invece, da allora di lui nessuna traccia. Almeno fino a l’altro ieri. Malgrado il parere negativo ma non vincolante della magistratura inquirente, i permessi premio gli sono stati sempre concessi, finora, grazie alla sua buona condotta. Da circa un anno era riuscito anche a ottenere una declassificazione che gli ha consentito di scontare la pena non più nei reparti di alta sicurezza delle carceri, cioè quelli destinati ai criminali più incalliti.
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