Lettera consegnata dalla RSU di Softlab nelle mani del Ministro Urso, durante la sua visita di questa mattina alla Getra di Marcianise: “Gentile ministro Urso, siamo i fantasmi di Softlab, i lavoratori che da Jabil sono stati ceduti attraverso un accordo firmato al Ministero del Lavoro e del Made in Italy ad un’azienda che si è giudicata idonea e a cui si è permesso di accedere ad ogni fondo e agevolazione possibile, senza mai portare lavoro. Da questo passaggio noi, ormai lavoratori zombi della Softlab, assieme alle nostre famiglie, abbiamo avuto la povertà di dover sopravvivere con la cassa integrazione a 0 ore, dal 2020 e, infine, dover imparare a vivere d’aria, perché oggi in Italia si consente agli imprenditori di avere un’azienda senza pagare gli stipendi ma anche di inviare flussi di cassa a proprio piacimento, quindi a volte non arriva neanche la CIGS. Stremati da un rimpallino e l’altro, fra la Regione e la prefettura, dove tutti, a chiacchiere, si stanno occupando di noi e “ci faranno sapere” ma ci sentiamo ormai sempre più trasparenti, fantasmi e mostri che si evitano, come evoca l’odierna ricorrenza di Ognissanti. Ci spiace doverci intrufolare, per provare ad avere un minimo di attenzione, nella festa di una delle poche aziende del territorio ancora sane, dove tutti si pregiano di partecipare, compreso il nostro governatore De Luca, presente fra l’altro anche alla festa per l’inaugurazione di Softlab, ma oggi anch’egli sparito alle nostre richieste di aiuto. Attendiamo una data al MIMIT da due mesi, anche l’ultimo sostegno della CIGS sta per scadere, nell’ormai prossimo dicembre e nessuna via si apre per ridare la giusta ricollocazione a lavoratori presi in giro e derubati degli incentivi che avrebbero avuto dalla multinazionale dove lavoravano, ma che si sono dati nelle mani di un soggetto irresponsabile e senza alcun controllo! Onorevole Urso, non chiediamo altro che un giusto percorso dedicato di ricollocazione, giustizia per quel che è stato tolto a noi e alle nostre famiglie, allo sbando e presi in giro da quattro anni!”
“La vertenza SoftLab – ha dichiarato il ministro Urso – è una chiara dimostrazione di come in passato si sia trascurato il valore del lavoro e dell’impresa italiana. I dipendenti di questa azienda sono in cassa integrazione da ben 5 anni e ad oggi lo stesso sito produttivo sembrerebbe totalmente dismesso. Ho assicurato ai lavoratori incontrati oggi a Marcianise che nei prossimi giorni convocheremo un tavolo al Mimit, per lavorare insieme a una soluzione concreta. Il nostro impegno è chiaro: fare in modo che possano tornare al lavoro, anche grazie alle nuove iniziative che si stanno sviluppando nel territorio campano, come già avvenuto in altre realtà locali – Whirlpool, Fos, Industria Italiana Autobus – in cui abbiamo garantito non solo la salvaguardia dei posti di lavoro, ma anche il rilancio produttivo. Con la stessa determinazione, porteremo avanti anche questa vertenza coinvolgendo tutte le parti coinvolte, affinché si possa trovare una soluzione, anche in altre realtà del territorio, per chi da troppi anni è costretto alla cassa integrazione”.
