“I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta – è scritto in una nota – hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 9 persone (5 agli arresti domiciliari e 4 all’obbligo di presentazione alla p.g.), ovvero imprenditori del verde pubblico e pubblici ufficiali dei Comuni di Caserta e San Nicola La Strada (il Dirigente del Settore Programmazione Urbanistica e Lavori Pubblici per il Comune di Caserta e il Responsabile dell’Area Tecnica per il Comune di San Nicola La Strada), ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di “associazione per delinquere”, ” falso in atti pubblici” e ” turbata libertà degli incanti” Il provvedimento cautelare riflette gli esiti di un’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, riguardante la Pubblica Amministrazione e, in particolare, l’affidamento di lavori a gestione diretta dei Comuni di Caserta e San Nicola la Strada. Le investigazioni hanno consentito di far emergere – nella fase delle indagini preliminari – un quadro associativo secondo il quale gli indagati avrebbero creato un “accordo-cartello” di imprese che, con la correità di pubblici ufficiali dei due Comuni, avrebbero alterato o turbato il normale e lecito andamento delle aggiudicazioni di lavori pubblici – prettamente per la cura del verde, in entrambi i Comuni – per un importo complessivo stimato in oltre 500 mila euro. È stato disvelato un vero e proprio fraudolento “sistema gare”, consistente nella scelta “ad hoc” delle ditte da invitare (tutte facenti parte del “cartello”) – con la classica tecnica dell’invito a partecipare rivolto a consapevoli ditte “spalla” – ciascuna già consapevole del proprio “turno” di aggiudicazione, in base al quale, pertanto, nelle procedure per le quali non erano interessate omettevano di presentare l’offerta, oppure la presentavano con minore ribasso, così da risultare economicamente svantaggiosa rispetto a quella che, preordinatamente, si era deciso doveva aggiudicarsi la gara. Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare è stata adottata anche a seguito del vaglio degli interrogatori preventivi degli indagati medesimi”.
“Siamo di fronte a una vicenda che conosciamo dal lontano 2020: all’epoca già ci furono delle attività giudiziarie rispetto ai fatti di cui si parla. Già allora applicammo il Piano Anticorruzione, facendo ruotare i dirigenti, cambiando le deleghe. Infatti, da quel momento, il dirigente Biondi è stato esonerato da quelle competenze. Negli anni, poi, il Piano Anticorruzione è stato più volte applicato fino al provvedimento adottato pochi giorni fa, a seguito del quale in capo all’ingegnere Biondi non sono praticamente rimaste più attività gestionali. Abbiamo fiducia nella magistratura, ma naturalmente auspichiamo che i diretti interessati rispetto a questa vicenda potranno chiarire nelle sedi opportune la propria posizione. Ci troviamo in una fase iniziale dell’azione giudiziaria: ricordo a tutti che in Italia esiste la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva di condanna”. A dichiararlo è il Sindaco di Caserta, Carlo Marino, che ha così commentato le vicende giudiziarie emerse nella giornata odierna.