Dopo la manifestazione cittadina dei lavoratori Softlab, ieri si è svolto il presidio dei lavoratori Orefice Generators presso la Prefettura di Caserta. Una delegazione è stata ricevuta dal vice vicario Bevilacqua e per l’ennesima volta è stato illustrato la drammaticità della situazione che vivono le lavoratrici e i lavoratori dopo il licenziamento illegittimo da parte dell’imprenditore sardo che si è intascato i soldi di Jabil nel silenzio assordante delle istituzioni. Fiom, Fim e Uilm insieme a Cgil, Cisl e Uil hanno ricordato alla Prefettura che c’era una disponibilità ad attivare la cabina di regia delle crisi industriali del territorio, con tutti i soggetti coinvolti, a partire proprio dalla vicenda Orefice ma purtroppo ad oggi c’è solo un nulla di fatto, perché le istituzioni che hanno avallato i progetti di reindustrializzazione si sottraggono alle proprie responsabilità? Il fallimento delle reindustrializzazioni Jabil coinvolge centinaia di lavoratrici e lavoratori che non possono essere abbandonati dalle istituzioni, Esistono o no le disponibilità, più volte ipotizzate ai tavoli ministeriali, da parte di imprenditori locali di assumere i lavoratori di Orefice che tra poco rimangono senza un minimo di sostegno al reddito? Senza risposte nei prossimi giorni riprenderanno le mobilitazioni per le vertenze Softlab e Orefice, le lavoratrici e i lavoratori meritano rispetto! Ribadiamo a tutta la cittadinanza, alle istituzioni e ai parlamentari eletti sul territorio che è necessario e doveroso sostenere la lotta per la salvaguardia del posto di lavoro, nell’ottica di evitare su questo territorio la perdita ulteriore di capacità industriale e produttiva.
