Nei giorni scorsi è venuto a mancare a Parma, all’età di 92 anni, Pasquale Bellopede. Ne ha dato notizia “La Gazzetta di Parma” che traccia anche un profilo biografico di Bellopede che, per circa 50 anni (prima da appuntato della Benemerita e poi da membro dell’Associazione Nazionale Carabinieri) “abitò” il Palazzo Ducale di Parma. Nato a Marcianise nel 1930, si arruolò carabiniere volontario quando aveva 17 anni. Alla maggiore età fu inviato in Sardegna, a Nuoro, dove fu impegnato nella lotta dello Stato contro il banditismo. Dopo Roma l’arrivo in Emilia Romagna, prima a Modena e poi, dal 1961, a Parma dove divenne responsabile dell’ufficio del reparto comando. Aveva uno speciale rapporto con il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa la cui famiglia era originaria proprio di Parma. “Quando veniva a trovare la famiglia – hanno raccontato i figli di Pasquale, Roberto e Davide al giornale parmense – il primo contatto con la città di Parma era con nostro padre. C’era grande simpatia e quando il generale fu ucciso a Palermo (strage mafiosa di via Carini 3 settembre 1982 ndr), mio padre chiese, negli anni in cui rimase in servizio, di occuparsi della cerimonia di commemorazione che ogni anno si svolgeva a Parma (dove il generale è sepolto nel Cimitero della Villetta ndr). Era così legato a Dalla Chiesa che andava lui stesso a scegliere i fiori da deporre sulla tomba». Era un punto di riferimento non solo per i carabinieri. Quando nel 1990 andò in pensione animò l’associazione nazionale Carabinieri e con alcuni suoi colleghi facevo spesso da guida turistica nella città dei Farnese. I funerali si sono svolti ieri nella chiesa di San Giovanni Battista a Parma. Lascia la moglie e due figli.
