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Meccanismo alla base della postura | di Bartolomeo Valentino

Un primo gruppo di elementi che entrano nel meccanismo della Postura sono i cosiddetti recettori, quali:
a-Ricettori cutanei, detti anche esterocettori. Vi fanno parte un gruppo vasto, come quelli responsabili del caldo, del freddo, del dolore, della vibrazione ecc. Sono corpuscoli nervosi disseminati sulla cute.
b-Propriocettori, detti anche della sensibilità profonda dell’apparato locomotore. Comprendono gli organi muscolo tendinei del Golgi (OMG) e i fusi neuromuscolari (FN) ). I primi sono localizzati sulle capsule articolari, legamenti, tendini. Svolgono una funzione di “servo- meccanismo”. Infatti, quando eseguiamo una contrazione muscolare, tali OMG, presenti sui tendini dei muscoli, avvertono il muscolo stesso che non può contrarsi più di tanto, pena la sua rottura. I fusi neuromuscolari, invece, sono presenti nelle masse muscolari. Hanno una forma anulospirale ed ogni fuso contiene un gruppo di fibre muscolari. Hanno la funzione di dare a quel muscolo un certo tono. Infatti, alla contrazione del muscolo, tali fusi vengono stimolati, inviano ai centri nervosi dei precisi segnali e come risposta andranno a regolare il tono di quel muscolo .Ricordiamo che per tono muscolare si intende il grado di contrazione minima di un muscolo, che ci consente, per esempio, la stazione eretta, di tenere la testa eretta sul collo, di impedire alla mandibola con tutti i suoi denti di abbassarsi con relativo danno nella funzione dell’apparato stomatognatico.
Organi dei sensi e postura
a-orecchio
Più precisamente si tratta dell’orecchio interno in cui sono presenti gli organi del nostro equilibrio e posturali. In particolare, sono fondamentali i cosiddetti canali semi- circolari, in numero di tre disposti secondo i tre piani dello spazio. In questi decorre un liquido, detto endolinfa, che bagna e stimola meccanicamente delle speciali cellule che tappezzano la loro parete. È evidente che ad ogni minimo movimento della testa, anche quando parliamo, per esempio, il liquido endolinfatico si muoverà in una certa maniera nei canali.
Avviene la stimolazione meccanica delle cellule dei canali. Dai prolungamenti di queste cellule si formano tante fibre che, nel loro insieme, costituiranno il fascio VESTIBOLO- SPINALE che nasce, dunque, nell’orecchio interno e andrà a terminare nel midollo spinale. Da quest’ultimi parte l’ultimo tratto di fibre nervose che andranno ad innervare la muscolatura fondamentale della nostra postura. Naturalmente ciò può avvenire in pochi secondi in quanto lo stimolo meccanico, ovvero contatto tra endolinfa e cellule dei canali, si trasforma in uno stimolo elettrico per il fenomeno della trasduzione meccano-elettrica che consente allo stimolo di decorrere velocemente lungo la fibra per un processo detto di depolarizzazione (alcuni ioni dall’interno della fibra passano all’esterno di essa e viceversa). Dunque, ad ogni minimo movimento della testa, i muscoli posturali si contrarranno in una certa maniera ed aggiusteranno la postura. Un esempio semplice di questo meccanismo si ha quando ci pieghiamo in avanti col busto. Lo possiamo fare fino ad un certo punto (pena caduta con la faccia a terra!) ed il tronco tende subito a raddrizzarsi.
b-occhio
Anche l’occhio svolge il suo ruolo nell’ambito della postura. È il nervo ottico, nato dalla retina, che si collegherà con altre strutture dell’encefalo.
Questo spiega, per esempio, perché ad occhi chiusi e piedi uniti, tendiamo a perdere l’equilibrio fino a cadere. Questo segno si sfrutta molto in clinica.
c-cervelletto
Situato sul polo occipitale del cervello, per i suoi numerosi collegamenti, svolge la sua parte nella postura. Lesioni cerebellari (tumori) portano, tra l’altro, a perdita di equilibrio.
d-sostanza reticolare
È costituita da una complessa rete di fibre sparse nel nostro sistema nervoso che, alla fine, si organizzano nel fascio detto VESTIBOLO-SPINALE che andrà a terminare sempre sul midollo spinale, ed in ultimo sui muscoli posturali.

Bartolomeo Valentino – già Professore di Anatomia Umana II Università di Napoli-Morfopsicologo

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