Nota stampa delle segreterie provinciali di Caserta FIM-FIOM-UILM e FAILMS: “Nella giornata di ieri abbiamo incontrato il Vice Ministro Todde che si è recata presso lo stabilimento Jabil di Marcianise. E’ stata una occasione importante che ci ha permesso di sottolineare nuovamente la grave situazione di forte insaturazione che stanno vivendo le Lavoratrici e i Lavoratori, nonché le drammatiche scelte unilaterali intraprese dal gruppo Orefice nei confronti dei 23 Lavoratori che decisero di aderire volontariamente al progetto di ricollocazione e la mancanza di certezze e di volumi produttivi per i Lavoratori di Softlab. La Vice Ministro ha ufficializzato che è stata costituita una nuova società che vede, nel capitale, la partecipazione di TME e del Governo attraverso Invitalia. Questo nuovo progetto industriale dovrebbe favorire l’assorbimento dei lavoratori che non rientrano nel piano industriale di Jabil.
La scelta compiuta dal #MISE è un importante elemento di discontinuità rispetto alle precedenti reindustrializzazioni ma è necessario conoscere il piano industriale e i tempi di realizzazione per avere concretezza del progetto che i lavoratori volontariamente dovrebbero condividere. Alla dirigenza Jabil presenta all’incontro abbiamo chiesto anche di rivedere il proprio piano industriale che riteniamo insufficiente a garantire il mantenimento e il rilancio del Plant di Marcianise e con il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali (regionali e nazionali) di provare a supportare e ampliare le produzioni per la green economy, che la multinazionale intende intraprendere, anche con l’utilizzo dei i Recovery Fund. Sulla questione dei 23 lavoratori che Orefice aveva scaricato dopo il fallimento del proprio progetto abbiamo apprezzato l’impegno assunto dal Vice Ministro di farli assumere nella nuova società. Inoltre Fim, Fiom Uilm e Failms hanno chiesto di attenzionare maggiormente il territorio di Caserta e di intervenire celermente anche nelle altre vertenze (Softlab, TFA) convocando urgentemente gli incontri richiesti presso il MISE e individuare le soluzioni idonee per dare prospettive occupazionali ad un territorio fortemente penalizzato dalla crisi industriale”.
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